[ads]E rieccoci finalmente a chiacchierare di nuovo della serie del momento, giunta ormai alla penultima puntata della prima stagione.
Il nono episodio introduce una quantità di novità e sviluppi paragonabile a quelli vista con il precedente, ma lo fa con molto più ordine e classe.
Conviene ribadire, come sempre, che l’articolo conterrà SPOILER; se quindi non siete in pari con la serie, fino ad ora di nove puntate, NON PROSEGUITE con la lettura.
Direi di cominciare con una analisi generale e più veloce possibile, per poi passare ad una parte finale di ipotesi e teorie più o meno nuove.
La nona puntata, più di altre, si racconta tramite un montaggio alternato tra diversi luoghi e diversi tempi. Forse procedere all’analisi della trama per mezzo dei singoli protagonisti può aiutarci a comprendere meglio gli avvenimenti.
Cominciamo con
MAEVE.
Il personaggio interpretato da Thandie Newton è stato certamente il più discusso e criticato sino alla scorsa puntata, ed ancora oggi resta uno spiacevole buco di logica il trattamento di favore riservatole da parte dei due “chirurghi-macellai”. Nonostante le critiche, continuo a non condividere lo scetticismo in merito ai suoi nuovi ‘poteri‘, poiché non è certo la prima volta che un personaggio riesce a farsi obbedire incondizionatamente dagli automi, tantomeno la prima volta in cui proprio un automa riesce a farlo (Bernard stesso usa comandi vocali con gli altri automi).
Ma torniamo agli avvenimenti di questa puntata. L’episodio si apre proprio con un dialogo tra lei e Bernard, e di nuovo dobbiamo assistere al dramma interiore di quest’ultimo, costretto a scoprire un’altra volta di non avere una natura umana. Sarà proprio questo evento a srotolare il fil rouge dei prossimi 50 minuti di girato.
Dopo essere stata riassegnata al parco, Maeve riesce a localizzare Hector e la sua cricca, convincendo il bel fuorilegge a fidarsi di lei e lasciarsi bruciare vivo durante un amplesso, per andare a caccia di Dei. Il che sarebbe logicamente forzato, se non fosse che la prostituta gli dimostra di poter prevedere il futuro, gli riporta in mente quella volta in cui lui l’aveva pugnalata per scovare un proiettile tra le sue budella e gli dimostra che lo scopo della sua vita, la cassaforte, non è altro che uno specchietto per le allodole. Quindi sì, credo che a quel punto pure io mi sarei concesso alle fiamme guidato da una cieca fiducia.
WILLIAM
Del giovane William abbiamo forse lo sviluppo dal minutaggio più breve ma caratterialmente più ampio. Gli sono dedicate due o tre scene ed in pochi minuti lo vediamo: remissivo ed in cerca di pietà, terrorizzato e sconvolto, rassegnato e sereno, violento e risoluto. Il quadro più importante per la trama è certamente quello nel quale Logan gli passa la foto di quella che sarà la sua futura moglie: la stessa foto che verrà trovata dal padre di Dolores prima di dare inizio alle vicende principali dell’intera stagione (si confermano le timeline più volte teorizzate, e in questa chiave spicca l’interno meccanico e antiquato di Dolores). Sempre di più, di puntata in puntata, sembra assottigliarsi il divario caratteriale tra William ed il personaggio anziano in nero interpretato da Harris.
ED HARRIS – CAVALIERE NERO
Avevamo lasciato, quello che riteniamo da tempo essere lo stesso William da vecchio, legato vicino ad un falò e lo ritroviamo nella stessa posizione, con un Teddy morente (non era morto!) e l’automa bionda rivelatasi essere alleata di Wyatt. È proprio lei a confidare al giovane cowboy che ciò che crede di ricordare del suo passato non coincide con la realtà dei fatti, che il suo destino è riunirsi a Wyatt ma che, per ora ed in questa vita, non sarebbe ancora in grado di farlo. Quindi lo pugnala e Teddy muore. Di nuovo.
Ma tornando all’uomo in nero, dopo essere stato stordito scopriamo nuovi dettagli sul suo passato, e nemmeno di poco conto. Scopriamo che da tempo conosce Charlotte e Theresa, e che il suo voto sarebbe di grande importanza in sede di consiglio il giorno in cui si decidesse di estromettere il signor Ford, nonostante quest’ultimo sia già stato aiutato a rimanere in carreggiata in passato proprio dal personaggio di Ed Harris, che chiede infine alla giovane ragazza di lasciarlo in pace. Di lasciargli proseguire il gioco.
Ultima cosa che mi preme far notare è che il vecchio visitatore si risveglia legato con un cappio ad un cavallo che potrebbe impiccarlo da un momento all’altro. Sembrerebbe una struttura fin troppo articolata per far morire qualcuno, ma ricordiamoci che con ogni probabilità gli automi seguaci di Wyatt non possono uccidere i visitatori, ma a quanto pare hanno il desiderio di farlo. Per questo sono costretti a realizzare un meccanismo che uccida, senza che nessuna mano debba premere un grilletto o inferire un colpo di lama che risulti mortale.
BERNARD
Il fidato automa di Ford è di nuovo costretto a subire lo shock della scoperta sulla sua vera natura. Questa volta, però, non per volontà del suo creatore ma di Maeve ed è per questo motivo che può liberamente indagare sui segreti del parco e di Ford, all’insaputa di quest’ultimo. Riceviamo la conferma definitiva non solo dell’inesistenza di quelli che crede siano ricordi passati, ma anche della già adombrata teoria che lo voleva costruito sulle esatte fattezze di Arnold, la cui fisionomia gli era preclusa digitalmente dalla foto che diverso tempo prima gli aveva mostrato il personaggio di Anthony Hopkins. Le scoperte di Bernard lo porteranno ad un drammatico suicidio, ma sono convinto che gli sceneggiatori non lasceranno sparire così facilmente un personaggio così ben scritto.
Le vicende ci introducono alcuni dettagli che sicuramente torneranno utili in futuro, primo tra tutti l’esistenza di una ‘back door‘ di sicurezza introdotta da Ford nei codici degli automi, di modo che sia assolutamente impossibile aggirare il suo completo controllo.
DOLORES
Forse lo sviluppo di trama più difficile da decifrare. Partiamo dalla fuga con il ventre squarciato. Dopo la visione della puntata, mi verrebbe da affermare che tutto ciò che vedremo fare a Dolores in questo nono episodio debba essere debitamente collocato nella timeline corretta. Cerco di mettere in una ipotetica linea del tempo i fatti mostrati.
Siamo nel passato più remoto, Dolores scende abitualmente nei laboratori in gran splendore situati sotto la chiesa e intrattiene dialoghi con Arnold, dopo averle detto di cercare il labirinto, lei torna a dirgli che la scoperta dello stesso le ha portato solo dolore. Per qualche motivo Dolores uccide Arnold.
Siamo ora nel passato del giovane William, la donna pronuncia una frase davvero significativa che prova il già avvenuto contatto con il suo creatore: “C’è bellezza in questo mondo, Arnold l’ha fatto così, e voi continuate a rovinarlo!”, poco dopo fugge nel bosco con la pancia gravemente ferita. Sente la voce di Arnold: “Ricorda!”, cade a terra.
Dolores si rialza, la ferita è scomparsa, siamo quindi nella timeline presente, ma perchè stia indossando abiti da cowgirl non riesco a spiegarmelo, a meno di accettare che si tratti di un ricostruzione nella sua mente, più che della realtà. L’automa si dirige di nuovo verso la chiesa, mossa dal ricordo, scende tramite il confessionale nei meandri dei laboratori e trova tutto abbandonato e pieno di morte. Dolores ricorda di aver ucciso Arnold. Una volta tornata in superficie ad accoglierla c’è l’uomo in nero, a riprova della contemporaneità della scena che stiamo osservando.
La storia è complessa ma con un po’ di attenzione si lascia seguire ed apprezzare. Sono certo che con la prossima puntata verremo investiti da una ondata di informazioni fondamentali, o almeno lo spero.
SECONDARI
Tra i caratteri secondari è infine importante tenere conto della conferma sul destino di Elsie, ormai sicuramente vittima di una aggressione di Bernard, ma non ancora mostrata morta allo spettatore, questo mi fa pensare che possa tranquillamente essere ancora viva.
Per quanto concerne Stubbs abbiamo, secondo me, un piccolo trailer di ciò che potrebbe essere il punto focale della nuova attrazione di Ford, ma ne parleremo tra poco.
SPECULAZIONI!
Siamo quindi alla parte finale del nostro discorso, quello delle teorie nuove, di quelle confermate e di quelle disattese.
Si conferma quanto già avevamo annunciato in precedenti articoli (http://nerdmovieproductions.it/2016/11/22/westworld-1×08-analisi-speculazioni/), come ad esempio che Bernard sia l’alter ego automatizzato di Arnold e che William sia ormai quasi certamente presente nella serie sia da giovane che da vecchio.
Per concludere ho deciso di mettere sul piatto 3 teorie che mi stuzzicano e non poco: seguono in ordine crescente di probabile veridicità.
Non sono certo il primo ad iniziare a pensarlo, ma la serie potrebbe stupire con un nuovo colpo di scena, ovvero che Wyatt non sia altro che un nome ed un volto dato a Dolores. Non solo Teddy sembra legato morbosamente ad entrambi i personaggi, ma tutti e due ci sono stati presentati come autori di una strage in due paesini che sembrano fin troppo simili (Escalante) .
La seconda idea riguarda, come già accennato, la nuova attrazione di Ford. O meglio, ciò che potrebbe essere un punto fondamentale di questa: gli automi si ribelleranno e non potranno essere controllati dalla direzione del parco, proprio come Stubbs non ha potuto fare nulla contro i quattro indiani della Ghost Nation che lo hanno assalito. Solo Ford, infatti, dispone della chiave di accesso alla back door delle macchine per poterle fermare, in questo modo potrebbe definitivamente assicurarsi un posto duraturo ed incontrastato alla guida del parco.
Infine la teoria meno plausibile fino a qualche tempo fa, ma molto più possibile oggi: tutti gli addetti a Westworld sono in realtà automi. Ford compreso, ma questo l’ho già spiegato nello scorso articolo (http://nerdmovieproductions.it/2016/11/20/westworld-tiriamo-le-fila-speculiamo-un-po/). Non solo renderebbe interessanti i risvolti narrativi, ma spiegherebbe l’enorme falla di logica relativa alle vicende di Maeve. In parole povere i due ‘chirurghi’ non soltanto non avrebbero potuto fermarla, ma non avrebbero potuto disattendere ciò per cui sono stati programmati, ovvero permettere la presa di coscienza e la fuga di uno degli Host.
Una particolare immagine rafforza questa idea nella mia testa: quando Dolores torna sotto la chiesa, nei laboratori, non trova più lo splendore scientifico ed il fermento lavorativo di anni prima, ma solo morte e devastazione (probabilmente per colpa sua). Ma se sono passati anni dal famoso incidente, se sono passati anni dalla morte di Arnold e dall’ultima visita di Dolores in quei posti, perchè tutti i cadaveri dei tecnici nel corridoio non hanno segni di decomposizione?
Ci aggiorniamo lunedì prossimo, dopo il finale di stagione.