Ys X: Nordics – La Recensione

Ys X: Nordics

Una nuova avventura vi aspetta in Ys X: Nordics!

Falcom negli anni si sta dimostrando una software house affidabile. Nonostante una certa avversione ad aggiornare tecnicamente i propri titoli agli standard odierni, lato narrazione e gameplay i suoi giochi non deludono mai le aspettative dei fan. Ed è questo proprio il caso della serie di Ys.

Arrivata al suo decimo capitolo (11 se prendiamo in considerazione anche Origin) la serie di Ys segue le vicende del giovane avventuriero Adol Christin, che in questo nuovo capitolo, esplora nuovamente il suo passato, in una nuova avventura prequel ambientata prima degli eventi narrati in Memories of Celceta.

Ed è proprio durante il viaggio in nave per raggiungere la regione di Celceta che l’imbarcazione viene assaltata da una squadra della Balta Seaforce e dirottata ad uno dei porti sicuri del golfo di Obelia. Nonostante le avversità con i suoi “rapitori” Adol si troverà a dover collaborare con Karja, una principessa Norman, per respingere l’attacco dei Griegrs, creature apparentemente imbattibili e dotate di una forza disumana. Nonostante i due riescano a salvarsi ed aiutare una parte degli abitanti del villaggio, le perdite subite sono ingenti, tanto da spingere i due a collaborare nuovamente non solo per aiutare il villaggio a rimettersi in piedi, ma anche per scongiurare una volta per tutte la minaccia dei Griegrs. Questa collaborazione nasce però forzatamente, dato che Adol e Karja verranno legati da un legame indissolubile che gli obbligherà a restare momentaneamente uniti, ma che gli permetterà di sfruttare l’incredibile potere del mana da usare proprio contro il loro nemico comune.

Ecco che Ys X: Nordics fa il primo passo per differenziarsi notevolmente dai precedenti capitoli. Se in passato abbiamo avuto una storia ricca di personaggi che si univano a noi nel corso dell’avventura, entrando a far parte del nostro gruppo e potendone sfruttare tutto il potenziale combattivo, qua ci troveremo ad usare solamente Adol e Karja. Ma non preoccupatevi, nonostante la riduzione del party a solo due membri, le dinamiche combattive funzionano come in passato, e la varietà nel sistema di combattimento non mancherà.
Siamo nuovamente di fronte ad un action RPG dalla forte impronta hack’n’slash, dove Adol e Karija possono sfruttare in combattimento diverse abilità, sia in modalità solitaria che sfruttando il potere di attacchi combinati, che andranno a prosciugare la barra del mana, che potrà essere riempita nuovamente eseguendo attacchi normali, delineando così il flow dello scontro. I due protagonisti godono poi di un set di skill piuttosto variegato, con nuove abilità sbloccabili salendo di livello o masterando le abilità ottenute.

C’è poi tutto un sistema di personalizzazione tramite le Release Lines, che spendendo dei mana seed sarà non solo possibile eseguire profonde modifiche alle caratteristiche dei personaggi (incrementi di statistiche, modifica del tipo di attacco e relativo danno, ecc.) ma anche sbloccare nuove abilità Duo, indispensabili per affrontare i boss più coriacei.

Ys X: Nordics compie un altro cambio drastico per quanto riguarda l’esplorazione, introducendo una nuova meccanica che sembra ispirarsi alle avventure piratesche di Assassin’s Creed Black Flag. Ad un certo punto della storia saremo chiamati a controllare una possente nave pirata grazie alla quale potremo solcare i mari del nord e riportare la pace fra le acque del golfo di Obelia. A noi spetta il controllo diretto della nave, grazie alla quale potremo esplorare la baia ed avventurarci nelle varie isole, alla ricerca di nuovi membri dell’equipaggio o tesori nascosti. I nuovi componenti della ciurma, permetteranno di potenziare le caratteristiche della nave, permettendoci di aumentare la potenza di fuoco, rendere l’imbarcazione più maneggevole o dotarla di funzionalità extra, utili per la nostra avventura. Non solo, ogni personaggio porterà con sé una serie di quest personali, grazie alle quali approfondire il racconto e il legame con loro.
Nel corso dell’avventura poi Adol guadagnerà alcune abilità uniche dedicate all’esplorazione, grazie alle quali potrà accedere a nuove zone o recuperare tesori prima inaccessibili. Questo rappresenta un buon espediente per tornare sui nostri passi e rivisitare aree già battute, per recuperare magari un pezzo di equipaggiamento più potente.

Durante i viaggi in nave non saranno pochi i momenti in cui, timone alla mano, dovrete affrontare accese battaglie navali, stando attenti a non finire sotto il fuoco dei cannoni nemici, ma al contempo posizionarvi strategicamente per sferrare i vostri attacchi.

Quella delle battaglie navali è una novità del gameplay abbastanza riuscita e sicuramente più stimolanti delle fasi da tower defense di YS: Nox, e l’averla legata narrativamente al gameplay risulta tutto molto più coeso a livello di contestualizzazione e risultato. Inoltre occuperà gran parte del vostro tempo, gestendo al suo interno anche quest secondarie legate appunto all’esplorazione marina e a quella delle isole circostanti.

A livelli normali Ys X: Nordics tenderà a diventare abbastanza facile da gestire, e sarete invogliati ad aumentare gradualmente il livello di difficoltà per ricercare una sfida maggiore e al tempo stesso ricompense migliori.

Dove però la produzione Falcom crolla miseramente è il suo comparto grafico, che come nel caso del precedente capitolo, è fermo a due generazioni fa di console. I modelli dei protagonisti e dei nemici raggiunge a stento il minimo sindacale, e laddove le animazioni di combattimento si salvano, tutto il resto appare abbastanza indietro per i tempi odierni. Le ambientazioni poi sono realizzate con fin troppa semplicità, apparendo abbastanza scarne e prive di un qualsiasi design che possa attirare l’occhio del giocatore. E nonostante ci venga servito il minimo livello possibile, non sempre riesce a girare in maniera pulita, in particolar modo durante le sezioni esplorative via mare. È un peccato che Falcom si ostini a non investire nei suoi titoli, cercando di fargli fare quel salto qualitativo che la serie di Ys aspetta di fare da anni. Se da un lato abbiamo ottime storie e gameplay collaudati, dall’altra il comparto tecnico viaggia con il freno a mano tirato, svalutando incredibilmente quanto di buono questa serie ha da offrire.

E se è vero che la grafica in un videogioco non è tutto, è altresì vero che anche l’occhio vuole la sua parte, e quello che gli sviluppatori dovrebbero fare è cercare un equilibrio fra questi due aspetti creando un traino per i giocatori e rinfrescare l’interesse verso Ys.
Per quanto riguarda invece le musiche e il doppiaggio, Ys X: Nordics si mantiene in linea con i capitoli che lo hanno preceduto, con un buon accompagnamento musicale che da il giusto brio durante i frenetici combattimenti, e la possibilità di scegliere fra due tracce vocali, gli ormai classici inglese e giapponese, dove il secondo riesce a spiccare maggiormente per qualità e coerenza dell’opera. L’assenza di un adattamento in lingua italiana invece può rivelarsi un ostacolo per chi fatica con l’inglese, sebbene la difficoltà dei testi sia mediamente abbordabile anche da chi è alle prime armi.

Falcom non si smentisce e con Ys X: Nordics ci ripropone un ottimo action-RPG. A brillare maggiormente il suo rinnovato gameplay che si basa sull’alternanza di due soli protagonisti, in grado di agire all’unisono e sprigionare il loro potere d’attacco. La svolta piratesca, con l’esplorazione via mare e i combattimenti navali si integrano bene con le atmosfere del racconto, offrendo qualcosa di alternativo alle solite battaglie.
Peccato solamente per un comparto grafico arretrato su cui Falcom dovrebbe investire maggiormente per dare risalto ad una serie che non ha nulla da invidiare agli action RPG più blasonati, ma che a causa di questo suo aspetto decisamente migliorabile resta imprigionato nella sua nicchia, adorato dai fan storici ma snobbato dal resto del mondo videoludico.

Ys XNordics è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch e PC.

Ys X: Nordics
Ys X: Nordics – La Recensione
Pro
Grameplay solido ed appagante come sempre.
La meccanica della nave aggiunge quel tocco in più alla serie.
Uno dei punti di riferimento fra gli action-RPG di stampo nipponico.
Contro
Tecnicamente non ci siamo proprio
L'avventura è solo in inglese
8.3
Voto