Chorus, la Recensione

Fishlabs e Deep Silver presentano il loro space shooter oscuro e adrenalinico

Chorus, ecco l’opera prima su console di Fishlabs

Annunciato a maggio 2020 da Fishlabs, software house tedesca che si è fatta le ossa nei giochi mobile, l’intrigante space shooter Chorus è finalmente sbarcato su console e PC. Nonostante fosse uscito dai radar dopo l’annuncio dello scorso anno e arrivato in completa sordina, da ex giocatore di Ace Combat per console old-gen, la mia curiosità verso il titolo distribuito da Deep Silver era rimasta comunque particolarmente alta. E proprio grazie a Koch Media ho avuto l’occasione di provare il gioco di Fishlabs su PlayStation 4 Pro, quindi allacciate le cinture, preparate i vostri cannoni e siate pronti a scheggiare nella galassia in questa recensione di Chorus.

In Chorus impersoneremo Nara, ragazza con un doloroso passato, sottoposta in giovane età ad un rigido addestramento e fuggita dal folle culto religioso della Cerchia in una remota galassia lontana lontana. Difatti la ragazza nei suoi anni di militanza nel culto, era l’eletta e arma prediletta del Grande Profeta, tirannico capo della Cerchia che grazie a Nara e a poteri donatoli da essere conosciuti come Faceless ha conquistato gran parte della galassia riducendo le popolazioni in schiavitù. Con tutte le forze ribelli messe fuori gioco e con Nara protagonista di un genocidio di un intero pianeta, la ragazza subisce un crollo nervoso e capendo di aver passato un punto di non ritorno decide di fuggire e lavorare come mercenaria. Ma la Cerchia non dimentica e con un attacco a sorpresa ai clienti di Nara nel sistema di Stega, la nostra protagonista capisce che fuggire non servirà a niente. Nara apprende che è destinata ad affrontare il suo passato, ma per fare questo ha bisogno dell’aiuto di un suo vecchio amico, Forsaken, nonché la sua senziente navicella spaziale con cui Nara ha affrontato numerose battaglie per la Cerchia. Con Forsaken titubante su Nara che l’aveva abbandonato in un sito spaziale parecchi anni prima, rancoroso anch’esso verso il Culto decide di aiutare comunque la ragazza visto l’obiettivo comune. Una volta riuniti, toccherà a loro fermare il Culto in una battaglia per la salvaguardia della Galassia. Ha così inizio Chorus.

 

Per quanto riguarda il gameplay, ci troviamo difronte ad uno space shooter in terza persona in un mondo semi open world in cui useremo sempre e unicamente una nave spaziale durante le sequenze in game. Nello story mode in cui potremo scegliere quattro livelli di difficoltà, saremo in grado di volare in vari sistemi spaziali dove potremo affrontare le missioni principali e secondarie composte da sezioni con enigmi da risolvere o esplorare semplicemente la mappa in cerca di crediti per migliorare il nostro caccia stellare o andare alla ricerca dei ricordi di Nara che esploreranno ampiamente la lore del titolo. Parlando dei comandi di gioco, il sistema di controllo del titolo richiederà inizialmente un po’ di pratica, anche quando il sistema di puntamento a tratti risulterà troppo confusionario, non aspettatevi una difficoltà inaudita nel manovrare il vostro caccia, perché una volta imparati i tasti vi sentirete come Han Solo alla guida del Millennium Falcon.

Data di uscita
03/12/2021
Sviluppato da
Fishlabs
Distribuito da
Deep Silver
Piattaforme
PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Stadia, Luna e PC
Versione testata su
PlayStation 4 Pro
Il nostro Punteggio
8
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Per manovrare il caccia dovremo usare le levette analogiche che ci permetteranno con lo stick di sinistra di muoverci lentamente o fermarci, mentre con quello di destra che non dispone di lock-on, muoveremo il cursore della camera e saremo in grado di mirare con le nostre armi. Con il tasto L2 invece potremo aumentare i giri del nostro motore dandoci una spinta che abbinato al tasto L1 ci aiuterà con il drift a girare su se stessi per aiutarci ad agganciare rapidamente i caccia nemici che voleranno alle nostre spalle, mentre con il tasto L3 attiveremo il motore sub-luce che ci permetterà di percorrere la galassia in pochissimo tempo. Grazie invece ai tasti direzionabili classici del pad, potremo scegliere tre armi diverse che saranno i cannoni gatling, quelli laser o quelli dotati di razzi, che faranno fuoco con il tasto R2 e dotati tutti di un sistema di cooldown che non permetterà l’uso infinito dell’arma alla potenza massima. Inoltre tra i comandi di Forsaken, Nara potrà utilizzare un drone che riparerà la navicella nei momenti di maggiore difficoltà ripristinando lo scudo e la nostra vita nei momenti più concitati del gioco. Nara però non sarà solo in grado di manovrare Forsaken, ma è dotata di poteri speciali chiamati Rituali che si sbloccheranno man mano nel gioco e che ci doneranno i poteri di teletrasportarci dietro i nemici, colpirli con onde d’urto energetiche, rompere scudi e molto altro ancora. Talvolta però ho trovato i poteri di Nara strutturati in maniera altalenante, come durante l’utilizzo del potere della percezione che risulta talvolta impreciso e dove spesso mi ha lasciato per parecchi minuti in cerca dell’obiettivo per poi individuarlo anche solo per puro caso. Inoltre presso vari hangar sparsi nella galassia, grazie ai crediti ottenuti durante le missioni principali e secondarie, potremo migliorare il nostro caccia aumentandone la potenza d’attacco e difesa con nuovi innesti e tecnologie che renderanno Forsaken una minaccia veramente ostica per la Cerchia. A chiudere le voci di miglioramento disponibili nel gioco, troviamo la Maestria, che con l’accumulare di svariate statistiche come effettuare alcune manovre o uccidere nemici in determinate condizioni, andranno a potenziare le nostre armi, rituali e combattimento.

 

In Chorus troveremo diverse tipologie di nemici tra cui caccia stellari base, Sentinelle, bombardieri, navi da guerra e mostri, dove dovremo utilizzare diverse strategie per combatterli cercando di capire i punti deboli di ognuno e sfruttarli a nostro vantaggio durante l’attacco, oltre a capire e scegliere se converrà eliminare prima i nemici meno forti ma veloci oppure quelli più corazzati e letali soprattutto quando ci ritroveremo diversi sciami agguerriti alle calcagna. Combattere i nemici non sarà sempre facile, ma anzi già a difficoltà Normale le probabilità di morire sono molteplici, visto che basteranno pochi colpi a distruggere il nostro scudo e perforare lo scafo facendo esplodere Forsaken. Difatti continuare cocciutamente ad attaccare in condizioni precarie non è sicuramente una buona idea, ma un buon consiglio è quello di mantenere le distanze rigenerando la nave per poi ripartire all’attacco più agguerriti che mai. In pratica, la strategia e studiare l’avversario e l’ambiente intorno a noi soprattutto nei posti più ristretti sarà assolutamente importante. Infine per i più audaci, ci sarà la difficoltà Permadeath che alla prima morte in game azzererà ogni salvataggio e vi obbligherà ad iniziare il gioco completamente dall’inizio.

A livello grafico Chorus nonostante un budget ridotto si dimostra certamente un ottimo prodotto con pochissimi bug e veramente poco rilevanti. Le atmosfere ed il design dei fondali e soprattutto gli spazi chiusi che ricordano un po’ Control sono riprodotti in maniera ottima, risultando realistici e garantendo talvolta degli scorci mozzafiato e completamente immersivi. Difatti non poche volte mi è capitato durante le mie svolazzate nello spazio di rimanere estasiato mentre guardavo i detriti di relitti spaziali che vagavano nel vuoto o percorrendo portali mentre sfrecciavo tra gli astri e i meravigliosi avamposti della Galassia. Dal mio punto di vista la direzione artistica visiva è veramente ben strutturata e vi garantisco che vi capiterà più e più volte di fermarsi a vedere i luoghi meravigliosi e suggestivi creati da Fishlabs, portandovi a dilettarvi anche nella modalità fotografica del gioco ottenendo scatti incredibili. Inoltre ho trovato molto accattivante e azzeccato anche il design di Nara che con il suo completo total black, un taglio sbarazzino, cicatrici ed un corposo eyeliner nero che mette in risalto i suoi occhi azzurri, la rendono una protagonista dai tratti molto dark e intriganti. Anche per quanto riguarda il comparto sonoro l’ho trovato ottimamente gestito da Fishlabs, grazie ad un buon doppiaggio e con dialoghi spesso e volentieri scritti magistralmente. Sentire nelle cuffie i pensieri profondi, conflittuali ed emotivi di Nara che si intrecciano in sottovoce stile Hellblade: Senua’s Sacrifice l’ho trovata un’aggiunta veramente notevole al gioco e un’ottima e sorprendente interpretazione attoriale di Cassie Bradley che merita assolutamente una menzione d’onore per il lavoro svolto. Ovviamente non sono da meno le conversazioni tra la protagonista e Forsaken che risultano sempre intriganti e interessanti, mettendo in risalto il lavoro certosino della software house di Amburgo. Un pochino meno invece ho trovato il lavoro svolto sulla soundtrack che fa il suo lavoro in maniera altalenante e che forse con una cura più minuziosa avrebbe donato al gioco un’atmosfera ancora più gloriosa ed imponente. Unica vera pecca è la mancanza del doppiaggio italiano che per chi mastica poco l’inglese risulterà un po’ difficile stare dietro ad ogni conversazione mentre saremo alle prese con le manovre di volo o nel disintegrare i nemici. Ovviamente nonostante il gioco non ha l’audio in italiano è completamente e ben sottotitolato nella lingua nostrana, quindi non spaventatevi, perché basterà solo allenare l’occhio e riusciremo a gestire il tutto più facilmente in pochissimo tempo.

Nel complesso il lavoro di Fishlabs offre un gioco piuttosto profondo, emotivo, con una storia affascinante e per nulla scontata che parla di redenzione e di rivalsa. Nonostante la lore non sia prettamente originale prendendo spunti qua e là da kolossal ambientati nello spazio come Star Wars, Battlestar Galactica e Star Trek, il titolo garantisce un universo molto interessante e ben sviluppato della durata tra le 10 e le 20 ore circa di gioco. Nonostante alcuni difetti, a mio modo di vedere questo titolo è sicuramente un ottimo prodotto soprattutto se siete fan dei combattimenti ambientati nello spazio e alla guida di mezzi volanti. Con un’ottima storia e un sistema di combattimento fluido, divertente e variegato, Chorus è sicuramente un gioco che consiglierei grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo, per un comparto tecnico che mi ha stupito più di quanto credessi e garantendo un livello di sfida particolarmente alto. Inoltre entrare nei panni di Nara l’ho trovata un’esperienza di gioco veramente immersiva grazie all’ottima scrittura del personaggio e della sua forte caratterizzazione che vi assicuro non passerà inosservata. A conti fatti questo primo grande passo di Fishlabs su console a mio modo di vedere si può considerare sicuramente un successo e se queste sono le basi, prevedo un futuro radioso per questa software house e per i suoi futuri progetti. D’altronde, come si dice in questi casi “chi ben comincia è a metà dell’opera” e con Chorus che segna questo primo grande passo per Fishlabs, beh…non vedo l’ora di vedere cosa ci riserverà il prossimo.

Vi ricordiamo che Chorus è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Stadia, Luna, PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC.

Chorus
Pro
Trama di gioco ben sviluppata e con bellissimi dialoghi
Combattimenti frenetici, avvincenti e divertenti
Nara è una gran protagonista
Contro
Sistema di puntamento leggermente confusionario e dispersivo
Alcuni bug da migliorare
Poca rigiocabilità
8
Voto