Provata la line up del 2019 di Nintendo Switch.
Martedì scorso siamo stati ospiti di Nintendo Italia al VGP di Milano, nella stanza in cui, ormai da qualche anno, si tiene il consueto evento Post E3 dedicato a tutti i titoli in uscita per le piattaforme Nintendo.
Due i grandi assenti in arrivo a breve sulla piattaforma ibrida, Fire Emblem Three Houses, in uscita il 26 Luglio, e Daemon X Machina, disponibile dal 13 Settembre. A godere invece di una presentazione a video, ma senza la possibilità di metterci effettivamente mano, Astral Chain, il nuovo promettente gioco di Platinum Games.
In questo articolo andremo ad analizzare brevemente tutti i giochi presenti all’evento, in modo da darvi un assaggio della seconda parte dell’anno di casa Nintendo.
Astral Chain (30 Agosto)
Il perfetto punto di congiunzione tra un action e un gioco investigativo, ho assistito a circa una ventina di minuti di gameplay del nuovo lavoro di Platinum Games. Purtroppo il titolo non era giocabile quindi mi posso limitare semplicemente a riproporvi quanto mi è stato raccontato e quanto mi ha trasmesso il gameplay. Il protagonista di Astral Chain è arruolato insieme al proprio gemello/a nel corpo di polizia per la difesa contro le chimere, mostri antropomorfi che causano la sparizione dei civili. L’abilità principale del nostro avatar è quella di controllare una Legion, ovvero un’ex-chimera catturata e sottomessa. Ogni Legion ha pregi e difetti e starà al giocatore sfruttarne le abilità per superare gli enigmi ambientali o le boss fight. Nelle sezioni mostrateci abbiamo potuto vedere all’opera la Legion Spada, in grado di tagliare di netto le aree (come accadeva in Metal Gear Rising), inoltre grazie alla catena che le lega all’Avatar è possibile attaccare in sincrono, dando la sensazione di danzare col proprio legion e di comandare due personaggi contemporaneamente. Astral Chain sembra una fusione tra Bayonetta e Nier Automata, ed è un action che tutti gli amanti del genere dovrebbero tenere d’occhio.
Marvel Ultimate Alliance 3 : The Black Order (19 Luglio)
Sarà il primo titolo della line up Nintendo ad uscire tra quelli che ho provato con mano, e sarà un ritorno atteso (quantomeno dal sottoscritto) da più di dieci anni. Il terzo capitolo di Marvel Ultimate Alliance ci metterà contro Thanos e l’Ordine Nero, con un nuovo team di sviluppo alle spalle: Team Ninja.
Sebbene graficamente il titolo non brilli, tranne che per i modelli dei vari super eroi, il lato tecnico mi ha piacevolmente sorpreso. Pur essendo in tre giocatori (sul massimo di quattro supportati) e circondati da un’orda di nemici, il frame rate è rimasto stabile e non ha zoppicato nemmeno durante l’esecuzione delle mosse speciali. Team Ninja è riuscita a mantenere lo stesso spirito dei precedenti due capitoli, con tanto di interfaccia di selezione degli eroi e telecamera fissa sul giocatore uno. Proprio la telecamera potrebbe risultare il più grande nemico di Ultimate Alliance 3, o almeno delle partite a più giocatori. Non è permesso separarsi troppo dal caposquadra, a meno di rischiare di non vedere più il nostro personaggio o di compromettere l’intera missione. Gli eroi invece hanno tutti la loro mossa e abilità peculiare, e sono sicuro questo terzo capitolo riuscirà a piacere agli amanti dei fumetti Marvel. Non mi aspetto di certo un capolavoro ma un buon gioco per passare il tempo tra un titolo e l’altro.
The Legend of Zelda: Link’s Awakening (20 Settembre)
Nell’attesa di saperne di più sul sequel di Breath of the Wild, il prossimo 20 Settembre potremo metter ele mani su uno dei capitoli 2D migliori della serie, completamente restaurato per nintendo Switch. Link’s Awakening è uno dei miei capitoli preferiti e, dai quindici minuti passati con questo remake, sembra che le musiche e le atmosfere abbiano trovato una perfetta casa sull’ibrida di Nintendo, forte anche della scelta stilistica, che ha trasformato tutto in un piccolo diorama, Link’s Awakening è fedele all’originale, forse fin troppo. È probabile che il sistema di attacco e difesa su due tasti risulti fin troppo facile per il giocatore navigato, salvo l’inserimento di una modalità più difficile dove si subiscono più danni. Nonostante questo, il remake è delizioso da vedere e l’isola Koholint non aspetta altro che essere esplorata (o ri-esplorata). Non ho purtroppo potuto provare l’editor di dungeon mostrato all’E3, dovremo quindi aspettare Settembre per scoprirne di più.
Luigi’s Mansion 3 (TBA 2019)
Al Post E3 di Nintendo c’erano due giochi senza ancora una data d’uscita precisa: Silk Song, l’espansione stand alone di Hollow Knight che ne riprende tutti i punti di forza, e Luigi’s Mansion 3, quello che è probabilmente il cavallo di battaglia Nintendo di quest’inverno. Uno dei titoli che più mi hanno colpito allo scorso E3, ha confermato pienamente le mie buone impressioni. Pad alla mano, Luigi si mantiene fedele ai due precedenti capitoli, mettendo in campo anche Gommiluigi, la copia di slime introdotta nel remake del primo capitolo (disponibile per 3DS). Nei quindici minuti disponibili, ho affrontato uno dei boss del gioco, oltre a dover superare tre stanze dell’hotel. Luigi’s Mansion 3 potrebbe essere la Next Big Thing per l’ibrida Nintendo, proprio per la freschezza e la comicità dell’atmosfera e degli enigmi ambientali offerti. Purtroppo la nuova avventura di Luigi non ha ancora una data d’uscita, ma me lo aspetto per quel fin troppo vuoto ottobre.
Pokémon Spada e Pokémon Scudo (15 Novembre)
Chiudiamo con quella che personalmente è stata la “delusione” del Post E3 2019. Ancora bruciato dalle dichiarazioni di Masuda, che vedono il sacrificio di alcuni Pokémon per migliorare le animazioni e il comparto tecnico in generale, la versione provata di Pokémon Spada e Pokémon Scudo non è all’altezza delle altre produzioni Switch. Ho provato la palestra di Azzurra, sia negli enigmi che nelle battaglie. Purtroppo, a parte rare eccezioni come Cascata, le mosse presentano esattamente le stesse animazioni del passato, e a parte i modelli poligonali più definiti, da questa demo non ho potuto constatare grossi miglioramenti rispetto a Let’s Go Pikachu e Eevee. Certo, bisogna tener conto che si tratta di una build ancora in sviluppo, quindi il risultato finale potrebbe essere nettamente migliore (del resto dal primo al secondo trailer c’è stato già un miglioramento grafico) quindi non ho ancora perso del tutto le speranze. Perfino Mario e Sonic ai giochi olimpici aveva meno cali di framerate rispetto Spada e Scudo.
Parlando del titolo in se, Spada e Scudo non si discostano dalla serie classica, introducendo la meccanica Dynamax, in cui il Pokémon cresce come un Kaiju per tre turni e scatena potenti attacchi (questi sì belli da vedere). Anche qui però non è tutto oro quel che luccica, la Dynamax è bella da vedere ma apparentemente semplifica fin troppo le strategie, eliminando Megaevoluzioni e Mosse Z dal lotto. L’appuntamento è per il 15 Novembre, sperando che durante la campagna marketing vengano dissipati alcuni dei dubbi attorno alla produzione.
Si preannuncia una seconda metà del 2019 ricca di uscite per Nintendo Switch.