Nebula Astro
Dopo aver usato in numerose gite fuori porta il cugino più grande, il Nebula Capsule Max, nelle ultime settimane ho avuto il piacere di testare il Nebula Astro, il nuovo mini-proiettore dalle dimensioni ridotte prodotto dalla divisione di Anker dedicata ai proiettori. Partiamo subito con l’esaminare il contenuto della confezione, nella quale troviamo:
- il proiettore Nebula Astro
- Il caricatore da muro
- un cavo USB type-C
- il telecomando
- la guida rapida
Aperta la confezione quello che subito salta all’occhio sono le ridotte dimensioni dell’Astro, non più grosso di un arancia con i suoi 91,2 x 82 x 89,2 mm e con un peso di 369,96 grammi. Con un design che ricorda tantissimo Wheatley dal videogioco Portal, l’Astro presenta frontalmente la lente, la cui messa a fuoco è regolabile dalla rotellina posta sulla destra ed il sensore Eye Guard che interrompe l’emissione della luce ogni volte che rivela la presenza di persone o oggetti di fronte all’obiettivo.
Lateralmente troviamo le griglia di protezione per lo speaker interno da 3W che offre un audio potente e pulito nonostante persista quel leggero effetto ovattato del suono unito al rumore della ventola di raffreddamento, difetto però presente in qualsiasi proiettore anche di fascia decisamente più alta. Sul retro troviamo il sensore IR per il controllo dal telecomando ed i due ingressi HDMI e Usb Type-C.
Nella parte superiore è presente la pulsantiera che consente solamente il controllo del volume, il passaggio alla funzione di cassa bluetooth e l’accensione e spegnimento del dispositivo. Per muoversi poi all’intero del menù potremo usare il telecomando incluso nella confezione o la comodissima app Nebula Connect, che come con tutti proiettori targati Nebula, può essere usata come telecomando o tastiera e mouse virtuale.
Da segnalare ancora sulla parte sottostante un cerchio gommato antiscivolo ed una filettatura ¼-20 per montare facilmente l’Astro su un qualsiasi cavalletto.
Caratteristiche Hardware
Andando ad esplorare il prodotto al suo interno troviamo un Quad Core A7 Smartphone Chipset come CPU, affiancato da 1 GB di RAM DDR3 ed 8GB di memoria interna. La memoria ridotta difficilmente però sarà un problema in quanto sul proiettore è installata una versione custom di Android 7.1 che dà rapido accesso a tutte le principali app di streaming scaricabili dall’App Store tra cui Amazon Prime video, Youtube, Netflix, Disney+ e molte altre scaricabili direttamente dallo store grazie al WiFi 802.11a/b/g/n che permette una rapida connessione alla rete.
Parlando della qualità della proiezione, la risoluzione è di 854 x 480 con correzione del trapezio automatica e con una scarsa luminosità di soli 100 ANSI lumens, che permettono di apprezzare al massimo l’immagine solo in condizione quasi totale di buio ma che nel complesso offrono un’immagine ottimale e nitida fino ad un 100 pollici. La lampada al suo interno offre secondo il produttore circa 30.000 ore di proiezione e la batteria integrata da 3250 mAh assicura 2 ore e mezza di riproduzione prima di essere collegato alla corrente.
Software e considerazioni finali
A differenza dei prodotti cugini, Nebula Astro si presenta chiaramente come un prodotto dedicato principalmente ai più piccoli. L’interfaccia del Sistema Operativo è semplificata ai massimi storici e si presenta colorata ed accattivante con la possibilità di attivare il controllo parentale ed impostare un limite giornaliero di utilizzo.
Nonostante questo l’Astro si comporta alla grande e grazie alle sue dimensioni ridotte mi è capitato in qualche occasione di “lanciarlo” in fondo alla tracolla per collegarlo poi alla console di qualche amico tramite l’ingresso HDMI 1,4 che riesce anche a reggere discretamente un 1080p upscalato. Il prezzo di 299€ è il più basso di sempre tra tutti i proiettori di Nebula e se siete alla ricerca di qualcosa di entry level da far usare ai più piccoli o semplicemente qualcosa di comodo e poco ingombrante l’Astro fa decisamente al vostro caso, senza dimenticare la possibilità di utilizzare l’Astro solamente come cassa bluetooth, andando così a migliorare la qualità del suono grazie all’assenza del rumore della ventola di raffreddamento che rimarrà spenta. Se cercate invece una qualità audio e video superiore pur mantenendo la portabilità vi indirizziamo nuovamente al Capsule Max.
