Exoprimal – La Recensione

exoprimal

Si parte a caccia di Dinosauri!

Capcom sta vivendo un ottimo periodo. Proprio in questi giorni ha festeggiato i 5 milioni di copie di Resident Evil 4 Remake, Monster Hunter Sunbreak e Street Fighter 6 continuano a macinare record e in generale i titoli proposti in questi mesi, dalle raccolte di Mega ManGhost Trick ottengono buoni riscontri.

Release Date
14 Luglio 2023
Genere
Hero Shooter, Action, Coop
Sviluppato da
Capcom
Distribuito da
Capcom
Piattaforme
PS5, Xbox Series X|S, PC
Our Score
7.5
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Eppure c’è però una zona grigia per la casa di Osaka, quella del gioco online.

Se per i titoli single player non è seconda a nessuno, quando si parla di multigiocatore le cose si complicano. E se è vero che Monster Hunter e Street Fighter sono l’eccezione che conferma la regola, godendo di una solida fanbase e di una naturale propensione al gioco di gruppo, gli altri esperimenti non riescono a convincere in tal senso, sparendo prematuramente dai radar, proprio come è successo a Resident Evil Re:Verse.

Capcom però sembra non voglia darsi per vinta e ci riprova con Exoprimal, un frenetico hero shooter in terza persona, dove con la nostra squadra dovremo fronteggiare orde infinite di dinosauri, mescolando dinamiche PVE e PVP.

Avevamo già avuto modo di provare Exoprimal durante la fase di open beta e, come scritto in anteprima eravamo rimasti positivamente sorpresi, trovandoci fra le mani un titolo fresco nelle idee e divertente da giocare, in particolar modo in gruppo.

E, una volta uscito siamo di nuovo qua a riconfermare quelle sensazioni, dopo una prova intensa che ci ha portato via oltre 50 ore a sterminare dinosauri e altri giocatori online.

Uno degli aspetti che abbiamo potuto approfondire rispetto alla beta è stata la storia che accompagna Exoprimal. In un futuro non troppo lontano un’intelligenza artificiale chiamata Leviathan obbliga un gruppo di soldati a rivivere un giorno ben preciso nel passato, caratterizzato dalla misteriosa invasione sulla Terra da parte di orde di ferocissimi dinosauri, con lo scopo di raccogliere dati attraverso delle battaglie simulate per contrastare questo fenomeno. Dopo il filmato iniziale che vedrà il nostro gruppo precipitare sull’isola Bikitoa, verremo subito introdotti al gioco e buttati nel vivo dell’azione attraverso una missione tutorial che spiega le semplici basi del gioco e le caratteristiche principali delle varie classi degli eroi.

Exoprimal non propone quindi una modalità Storia a sé stante, ma integra il racconto come intramezzo fra le varie battaglie, introducendo la Mappa Analitica, un archivio che raccoglie tutti i dati e le informazioni ottenute permettendoci di progredire così negli eventi e conoscere tutta la verità su Leviathan e le simulazioni.

Di per sé la storia è anche coinvolgente, ma vincolarla in questo modo alla progressione online e frammentandola così ne fa perdere di spessore e di efficacia. Tra l’altro se si accumulano progressi nella mappa e non si sbloccano i nuovi dati, rimarremo bloccati ad affrontare le solite missioni, che al contrario aggiungeranno nuovi elementi e varianti man mano progrediremo nel racconto.

A livello strutturale invece Exoprimal si ripropone esattamente come nella Beta, con un’unica opzione di guerra simulata selezionabile, Sopravvivenza.

Qua, in due team da 5 giocatori, dovremo sfidare l’altra squadra in una corsa contro il tempo nel completare il più velocemente possibile gli obiettivi richiesti, siano questi l’uccisione di un numero prestabilito di dinosauri, conquistare una determinata zona o abbattere un mostro extra large. Archiviata questa fase accederemo alla missione finale, e anche in questo caso avremo un ventaglio di possibilità che verrà scelto casualmente, come trasportare un cubo energetico al traguardo, utilizzare un martello per distruggere delle barriere che ci precludono la strada o raccogliere dati affrontando in velocità ulteriori orde. ù

Se nella prima parte non sarà possibile interagire con l’altra squadra, sebbene saremo costantemente aggiornati sui loro progressi, nella fase finale sarà possibile ingaggiarli in combattimento, in accesi scontri PVP volti ribaltare gli esiti della partita.

Per bilanciare le partite e non avere mai situazioni di squilibrio schiacciante entrano in gioco un paio di aiuti. Ad esempio la squadra più lenta, se impiegherà troppo tempo a concludere la prima parte verrà “graziata” e fatta avanzare al superamento del 20% circa dell’obiettivo da parte degli avversari. Così la squadra che si trova dietro verrà dotata prematuramente di un dinosauro da evocare con il quale disturbare i nemici e rallentarli nella loro scalata alla vittoria.

Attenzione però perché pure loro ad un certo punto potranno usarlo e rendervi pan per focaccia.

Per quanto ci sarebbe piaciuto avere maggior scelta nella selezione delle modalità di gioco, la sola sopravvivenza offre abbastanza varietà come diversificazione degli obiettivi, anche se tutto si riduce ad eliminare dinosauri il più velocemente possibile.

Notevoli invece le missioni Raid, boss fight decisamente più impegnative che servono a veicolare gli sviluppi di trama, nei quali affronterete minacce ben oltre le vostre capacità. Questi Raid non solo sono scenografici a livello di coreografia e costruzione, ma anche stimolanti da giocare, alzando il giusto il livello di sfida (con tanto di rientri limitati in caso di sconfitta) e unendo le due squadre in un unico team da 10 giocatori, rendendo il gioco di squadra qualcosa di veramente palpabile ed essenziale.

La cooperazione è quindi un elemento fondamentale di Exoprimal. E senza un buon teamplay andrete poco lontani.

Exoprimal vi metterà a disposizione ben 10 Exocorazze differenti, divise in 3 categorie fra Assalto, Colosso e Supporto.

Gli assaltatori sono l’equivalente dei DPS, hanno il compito si sfoltire le ondate di dinosauri e la capacità di infliggere il maggior numero di danni. Sono anche quello che offrono maggior differenziazione fra ranged e melee, dando a tutti la possibilità di trovare un personaggio adatto alle proprie esigenze.

Al contrario i Colossi si rivelano fondamentali nel dare un po’ di respiro alla squadra, attirando su di sé l’attenzione dei nemici e bloccandoli con scudi e barriere. Lo stesso vale per la classe di supporto, capace di tenere in vita l’intero team anche nelle situazioni più disperate. Fra cure ad area, mirate o da “remoto” è impensabile affrontare un match senza un healer tra le nostre fila.

Indipendentemente dalla classe scelta, come ogni buon hero shooter, ogni Exocorazza ha delle abilità uniche da usare rispettando i tempi di cooldown, alcune delle quali da far interagire fra di loro per ottimizzare al meglio l’attacco o la difesa di quel personaggio.

Exorpimal mostra anche un certo aspetto legato alla personalizzazione e all’ottimizzazione delle Exocorazze, tramite l’impiego di strumenti e moduli.

I primi sono equipaggiamenti di supporto da affiancare al nostro arsenale, come cannoni aggiuntivi, spara cure ausiliari, scudi temporanei e così via.

I moduli invece scendono nel campo del tuning, dandoci la possibilità di rivedere alcune statistiche o abilità e potenziarle ulteriormente così da sfruttare al meglio la nostra suite da combattimento. I moduli migliori li otterremo giocando, in quanto ogni personaggio al raggiungimento di un determinato livello permetterà di sbloccarne di nuovi e più potenti, così da renderci più performanti in battaglia.

Oltre al livello singolo dell’Exocorazza, ne esiste uno inerente allo stato del giocatore che servirà a sbloccare dei bonus di personalizzazione, soldi e nuove estetiche sia per le armor che per il profilo giocatore.

Come ogni buon titolo online che si rispetti è presente anche il Pass Sopravvivenza, l’ormai immancabile season pass, che nei suoi 50 livelli inserisce estetiche leggendarie ed epiche per tutti i personaggi del gioco, uno stimolo in più per spingerci a rimanere sul gioco.

Ma una volta completata la modalità storia e raggiunto il livello massimo del pass cosa resta di Exoprimal?

Questa è una domanda difficile a cui trovare una risposta, perché Exoprimal è un titolo veramente divertente e ben congegnato ma soffre di evidenti problemi, in parte dovuti alla sua natura di Game as a Service.

Terminata la campagna principale si renderà disponibile una nuova voce chiamata Sfida Selvaggia, che viene dipinta dagli autori come una sfida estremamente impegnativa e che sembra riprendere il concept dei raid che intervallano le varie missioni. Peccato però che al momento non sia attiva e bisognerà aspettare il primo aggiornamento che arriverà secondo la road map di Exoprimal il 28 Luglio.

Al momento quindi l’unica attività è quella di Sopravvivenza dove ripetere in loop la stessa tipologia di missione.

Altro elemento critico risiede nel prezzo. 60/70 euro sono una cifra importante per un titolo che al momento offre oggettivamente poco a livello contenutistico, rivelandosi un’incognita sui futuri sviluppi del gioco.

È vero che su Xbox è disponibile gratuitamente attraverso Game Pass, e come abbiamo avuto modo di riscontrare gran parte dell’utenza incontrata in queste 50 ore era su Xbox (console o PC), complice anche il ritorno della promozione ad 1 euro per un mese.

Forse piazzare il gioco ad un prezzo inferiore, o addirittura pensare ad una formula freemium con pass stagionale avrebbe sicuramente invogliato anche gli utenti delle altre piattaforme.

C’è poi la questione cross play. Capcom sta lavorando molto per ampliare l’offerta online dei suoi titoli e creare un’unica community evitando nuovamente la frammentazione avvenuta con Monster Hunter Rise con la fine dell’esclusività su Switch.

Quindi di base Exoprimal permette di giocare con altri giocatori indipendentemente dalla console o dal PC su cui si trovano. Peccato però al momento questo sia limitato solamente agli incontri casuali, mentre è del tutto impossibile poter invitare amici al gruppo appartenenti ad un altra piattaforma. Un limite non da poco, che con molta probabilità ha impattato ulteriormente sulle vendite iniziali e che speriamo venga al più presto integrato all’interno del gioco.

Dove invece siamo rimasti colpiti, oltre al gameplay, è nel comparto grafico.

Il RE Engine si riconferma un motore di gioco estremamente valido e performante, in grado di gestire a schermo una mole sproporzionata di dinosauri, che come una fiumana si riverserà pericolosamente su di voi con il solo scopo di eliminarvi.

Il design delle Exocorazze è veramente centrato ed originale, ed ogni modello propone delle varianti da sbloccare (con la moneta di gioco o attraverso loot casuali) che ne alterano i dettagli in maniera unica (dando così senso di esistere al pass stagionale). Più sottotono la realizzazione dei personaggi umani, ben realizzati ma nulla che impressioni veramente (salvo Majesty e la provocante somiglianza con Regina di Dino Crisis), complice un set di animazioni, sia fisiche che facciali, un po’ goffe.

A livello di costruzione ambientale, le varie location convincono, con una selezione di zone urbane, canion verdeggianti e una diga. Di per sé la varietà è garantita dalla presenza di più percorsi, che vi porteranno affrontare le varie aree passando da strade diverse, ma la percezione è quella di trovarsi però sempre nella stessa zona indipendentemente da dove ci si arrivi. Anche in questo caso i nuovi contenuti arriveranno solamente ad Agosto, e nel frattempo dovrete accontentarvi di quello che il gioco offre.

Lato sonoro ci ha lasciato interdetti a presenza di un doppiaggio a metà. Le voci dei personaggi del gioco sono doppiate solamente in lingua inglese, mentre Leviathan, la voce che vi accompagna durante le missioni del gioco è in italiano (o nella lingua che desidererete settare), creando a volte, specie nelle cut scene di storia, un effetto disturbante per il sovrapporsi di sue lingue differenti.

Tutto sommato però, per quanto caricaturale, il doppiaggio dei protagonisti funziona bene, mentre Leviathan, forse per il fatto di essere una IA, risulta più monotono nelle intonazioni e nella pronuncia degli accenti di alcune parole (tipo usatèlo al posto di usatelo).

I testi invece sono adattati in un buon italiano, e i sottotitoli fanno da supporto nel case abbiate problemi con la lingua inglese.
Anonima invece la colonna sonora, che passa in secondo piano per via della caoticità dell’azione a video senza farsi notare più di tanto, se non con giusto con il brano che accompagna i titoli di coda, l’unico vero slancio creativo di tutta la soundtrack.

Passare queste ore in compagnia di Exoprimal è stato molto divertente e gratificante, un titolo multiplayer abbastanza spensierato che porta qualche spunto interessante nel genere degli hero shooter e che in qualche modo riesce a dire la sua.
Peccato però che il gioco soffra di un problema intrinseco nella natura dei “Game as a Service”, con una mole contenutistica molto limitata e un piazzamento a livello di prezzo che andava valutato meglio per spingere il gioco e le relative vendite.
Confidiamo in Capcom e nel supporto al gioco, e che riesca a dare ad Exoprimal la giusta attenzione che merita, perché il materiale di partenza è veramente ottimo, e sarebbe un dispiacere vederlo sparire dai riflettori troppo prematuramente. Se siete abbonati a Game Pass, o avete intenzione di farlo, vi consigliamo di dagli un’occasione, perché il divertimento è garantito.

Exoprimal è disponibile su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC.

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Exoprimal – La Recensione
Pro
Hero Shooter ben congeniato ed estremamente divertente
Buona varietà al lancio nelle Exocorazze
Da ovviamente il meglio di sé nel gioco di gruppo
Contro
Al momento impossibile giocare con amici di altre piattaforme
A livello contenutistico la versione "vanilla" offre poco
Prezzo di piazzamento decisamente alto
7.5
Voto