James Wan ci ha ampiamente abituati allo stravolgimento delle regole del genere horror in ogni suo film, anche in quelli più inaspettati come Aquaman e il Regno Perduto
Fin dai primi giorni della sua carriera, James Wan è riuscito costantemente a reinventare il genere horror. Prima, ha stravolto le regole insieme a Leigh Whannell con il film Saw, poi ha modificato nuovamente alcuni stilemi con Insidious. Dal vasto universo di The Conjuring fino agli eccessi folli di Malignant, l’incidenza di Wan sul genere horror è stato fondamentale per almeno due decenni. Questo si riflette in film distanti dal genere horror, come per esempio il primo Aquaman che ha mostrato una sequenza particolarmente oscura quando ha presentato le creature del Trench. Ora a quanto pare il suo sequel, Aquaman e il Regno Perduto, è pronto a immergersi ancora di più in quel sapore di terrore.
Durante un’intervista con Empire, Wan ha affermato:
“C’era un elemento horror nel primo film, ma questo secondo film ne ha sicuramente di più”.
Questa volta, i riferimenti sono all’horror europeo classico e ai mostri in stop-motion di Ray Harryhausen. Questa la spiegazione di Wan:
“Pianeta dei Vampiri è diventato il punto di partenza del design. Il Regno Perduto ha un look molto retrò, tipico dell’horror degli anni ’60. Abbiamo una grande sequenza d’azione in cui Arthur e Orm combattono i sicari di Black Manta utilizzando l’Octobot, una specie di calamaro meccanico. È stato davvero divertente da girare come scena”.
Aspettatevi, quindi, creature meccaniche inquietanti con un’atmosfera old-school di fantascienza e horror. Gran parte di quest’aria horror sarà legata al ritorno del cattivo interpretato da Yahya Abdul-Mateen II, la cui sete di vendetta contro Aquaman lo porta a impossessarsi del leggendario Tridente Nero, prima di precipitare, letteralmente, nell’oscurità. Non ci resta che scoprirne di più il prossimo 20 dicembre, data di uscita ufficiale del film in tutte le sale cinematografiche italiane.