Final Fantasy XVI (PC) – La Recensione

Final Fantasy XVI PC

Come accaduto a tutti i più recenti capitoli del franchise, anche Final Fantasy XVI si è dimostrato un titolo controverso. Un titolo in grado di soddisfare appieno una precisa fetta di videogiocatori, ma allo stesso tempo di deluderne un’altra. Un risultato inevitabile, dato che l’identità stessa di Final Fantasy è al giorno d’oggi poco chiara. Se Final Fantasy XII ha messo le basi per una struttura lontana dai combattimenti a turni e più vicina a quella di alcuni MMORPG, Final Fantasy XIII ha fatto un passo indietro, deludendo tutti coloro che cercavano dal franchise una mossa più coraggiosa. Se Final Fantasy XIV ha abbracciato appieno la strada del succitato genere dei MMO, Final Fantasy XV ha virato verso il GDR d’azione. Con questa confusione nel cuore, Square Enix ha deciso di optare per una strada ancora diversa: l’action puro.

Final Fantasy XVI è infatti molto più simile a Devil May Cry rispetto ai precedenti capitoli della saga. Capitoli con i quali mantiene però un forte legame narrativo, mettendo sul piatto creature e situazioni riconducibili ai tòpoi della Fantasia Finale.

Nonostante le innegabili problematiche evidenziate nella nostra recensione della versione PlayStation 5, chi vi scrive è un grande estimatore di questo sedicesimo Final Fantasy. Merito soprattutto di una trama avvincente (tra le più belle dell’intera saga) e di un gameplay che migliora ora dopo ora, sfociando poi nella difficoltà introdotta con il New Game +.

A partire dal 17 settembre, Final Fantasy XVI è approdato anche su Steam ed Epic Games Store, portando con sé diversi miglioramenti tecnologici. Siamo stati molto felici, quindi, di tornare a Valisthea per rivivere l’epica avventura di Clive Rosfield. Siete curiosi di capire come l’opera diretta da Hiroshi Takai si comporti su PC? Allora afferrate la vostra fidata spada, fate un fischio a Torgal e seguiteci in questo epico viaggio.

Versione testata: PC (Steam) e Steam Deck
Final Fantasy XVI PC

UN FINAL FANTASY MAESTOSO…

Prima di passare all’analisi della versione PC, permetteteci di fare il punto della situazione. Come già accennato, Final Fantasy XVI è un’opera incredibile. Un’opera che sacrifica qualsiasi siparietto comico tipico dei JRPG giapponesi per costruire una trama matura, drammatica, violenta ed emozionante. La storia scritta da Kazutoyo Maehiro è più simile ai toni di Game of Thrones, con intrighi e tradimenti, colpi di scena e con tematiche che vedono fondere politica ed etica, il tutto con una spruzzata di magia tale da donare al tutto un tocco fiabesco. I narrative designer sono riusciti però a mantenere il mood di Final Fantasy, implementando evocazioni, creature e situazioni che i fan della serie apprezzeranno di certo. Come se non bastasse, siamo di fronte al miglior world building mai visto nell’intera saga di Square, con una cura nella documentazione e nella struttura del mondo tale da lasciare a bocca aperta.

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Final Fantasy XVI abbandona (quasi) qualsiasi elemento ruolistico per passare a un gameplay fortemente action. Merito del combat system di Ryota Suzuki (Devil May Cry 5), che ora dopo ora aggiunge nuovi elementi e permette al giocatore di vivere in prima persona l’evoluzione di Clive Rosfield. Il gioco si basa infatti sulla continua alternanza dei poteri dei vari Eikon, in grado di donare abilità differenti al nostro protagonista. Garuda ci permette di avvicinare gli avversari e di combatterli in aria, Titano garantisce una solida difesa, Ramuh di attaccare da lontano e via dicendo (evitiamo di entrare nel dettaglio per lasciarvi il piacere di scoprire il resto da soli). Questa alternanza di poteri crea un ritmo di gioco frenetico e appagante, nonostante le innegabili sfumature negative.

Final Fantasy XVI PC

… MA NON SENZA DIFETTI

Nonostante si tratti di un’opera imponente, Final Fantasy XVI non è esente da difetti. Il succitato combat system si scontra infatti con dei nemici che assorbono i danni come spugne, protraendo a lungo alcuni scontri e risultando così potenzialmente fastidiosi per alcuni giocatori.

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Se su questo argomento si può essere d’accordo o meno, lo stesso non si può dire delle missioni secondarie. Tra un capitolo e l’altro sarà infatti possibile aiutare gli abitanti di Valisthea con dei compiti più o meno semplici. Il problema è che sembra di trovarsi di fronte alle quest secondarie di Final Fantasy XIV, un MMORPG (giustamente) pieno di fetch quest dove ci si può accontentare di raccogliere l’oggetto di turno e di riportarlo al committente. Dove una missione può significare semplicemente andare a parlare con un altro NPC dall’altra parte della mappa. Gli sviluppatori si sono impegnati per ricompensare i giocatori con frammenti sempre differenti della lore del mondo di gioco. Questo, però, non si rivela sufficiente nella maggior parte delle volte. Un’affermazione vera soprattutto se si paragona queste missioni alla maestosità della main quest.

È giusto segnalare, inoltre, che esiste una difficoltà denominata “Final Fantasy” che si sblocca una volta completata l’avventura. A nostro parere, questa difficoltà sarebbe dovuta essere disponibile sin dalla prima run, dato che cambia il posizionamento dei nemici e aggiunge persino alcune meccaniche di gioco alle varie creature avversarie. Con l’intenzione di favorire un pubblico più o meno esperto, Square ha reso l’esperienza definitiva del gioco disponibile dopo decine e decine di ore. Una scelta fatta con le migliori intenzioni, ma che riteniamo non abbia fatto bene all’intera opera.

Final Fantasy XVI PC

VALISTHEA NON È MAI STATA COSÌ BELLA

E arriviamo finalmente all’analisi tecnica della versione PC di Final Fantasy XVI. I requisiti minimi diffusi da Square parlano di un processore Intel Core i5-8400, di 16 GB di RAM, di una scheda video paragonabile almeno a una NVIDIA GeForce GTX 1070 e di ben 170 GB liberi un un SSD. Requisiti che, se rispettati, permetterebbero di giocare all’intera avventura con una risoluzione 1080p e un frame rate fisso sui 60 FPS. Noi abbiamo testato però il gioco su una PC con un processore i7-13700KF, 32 GB di RAM e una NVIDIA GeForce 4070, raggiungendo in questo modo i 4K con tutte le statistiche al massimo e rispettando comunque i 60 FPS. Un risultato possibile grazie all’utilizzo del DLSS 3, che abbiamo utilizzato senza attivare il Frame Generation e che ha garantito un’esperienza di gioco ottimale.

Inutile dire, quindi, che da un punto di vista visivo ci siamo trovati di fronte a qualcosa di incredibile. I modelli dei personaggi, degli ambienti e degli effetti particellari ci hanno lasciato a bocca aperta, dimostrando una percepibile evoluzione rispetto alla versione PlayStation 5. Una versione costretta a scegliere tra la risoluzione 4K e un frame rate solido. Questo ha giovato soprattutto all’esperienza di gioco, rendendo i combattimenti più leggibili e spettacolari. Abbiamo però notato degli sporadici cali di frame, soprattutto in funzione dell’attivazione di alcune mosse particolarmente spettacolari. Nulla che l’impostazione “Risoluzione Dinamica” non abbia rapidamente risolto, abbattendo drasticamente il problema.

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Segnaliamo però anche un paio di aspetti negativi di questa conversione. Da un lato, infatti, abbiamo delle specifiche esose per ottenere un buon risultato tecnico. Un risultato possibile esclusivamente grazie a sistemi come il DLSS o l’FSR, ma che altrimenti richiederebbero una 4090 per far girare il gioco in 4K. Dall’altro è evidente la mancata implementazione del Ray Tracing e degli schermi ultra wide, funzionalità richieste da moltissimi giocatori PC. Segnaliamo, infine, la scelta dei dev di mantenere i filmati di gioco a 30 FPS. Una decisione sconclusionata e già aggirata dai modder, ma che speriamo possa essere corretta da una patch ufficiale.

Abbiamo testato Final Fantasy XVI anche su Steam Deck, riuscendo a giocare a 30 FPS con le impostazioni a metà tra “Basso” e “Medio”. Un risultato magari non esaltante, ma sensazionale se si pensa alla macchina ibrida di Valve e al fatto di star giocando a un’opera del calibro di Final Fantasy XVI in portabilità. Attenzione, però, che come spesso accade con i titoli più pesanti, la batteria di Steam Deck difficilmente vi durerà più di un’ora e mezza. In ogni caso, è apprezzabile comunque che Square Enix abbia deciso di supportare questa piattaforma, che si rivela sempre più interessante per coloro che vogliono avere accesso a Steam senza spendere troppi soldi e potendo fruire dell’intero catalogo anche fuori casa.

FINAL FANTASY XVI RAGGIUNGE LA SUA FORMA DEFINITIVA

Final Fantasy XVI su PC è un’opera ancora più maestosa. Sia chiaro: i contenuti rimangono invariati rispetto all’edizione uscita lo scorso anno, con tutti i pregi e i difetti del caso. Da un punto di vista tecnico, però, i passi in avanti sono evidenti e danno vita alla miglior versione possibile del titolo Square. Sono presenti degli angoli da limare ed è evidente la mancata implementazione di qualche feature, ma nulla che comprometta l’esperienza finale. Se amate i giochi d’azione, quindi, non abbiate dubbi e tuffatevi a scoprire Valisthea. La trama matura, il gameplay appagante e il comparto audiovisivo sensazionale di Final Fantasy XVI sapranno senza dubbio stregarvi, trascinandovi in uno dei migliori mondi fantastici degli ultimi anni. Un mondo fatto di violenza, morte e dolore, ma anche di magia, amicizia e di amore. Un mondo che, ne siamo certi, non vi lascerà indifferenti.

Final Fantasy XVI è disponibile su PC e PlayStation 5.

Final Fantasy XVI PC
Pro
Comparto narrativo e sonoro tra i migliori dell’intera saga
Combat System frenetico e appagante
Su PC il gioco è ancora più incredibile da vedere
Contro
Le missioni secondarie ancora non ci hanno convinto
La difficoltà “Final Fantasy” doveva essere resa accessibile sin da subito
I filmati bloccati a 30 FPS sono inspiegabili
9
Voto