Alan Wake Remastered: Dopo 11 anni il titolo di Remedy ritorna in una veste completamente rimasterizzata
Per parlare di Alan Wake Remastered, non si può non parlare prima di Sam Lake, creatore di personaggi iconici nel panorama videoludico come Max Payne, Jack Joyce, Jesse Faden e proprio Alan Wake. Tra i più influenti e importanti sceneggiatori nel mondo dei videogames, lo scrittore di Remedy Entertainment è capace di creare spesso storie profonde e complesse. E la sua bravura la si nota ancor di più quando vediamo all’azione i suoi protagonisti pregni di carisma e caratterizzazione.
Quando scrisse Alan Wake, Lake insieme a Mikko Rautalahti e Petri Järvilehto fecero sentire tutta la loro influenza proveniente dai libri di Stephen King e serie tv come Twin Peaks. Difatti, il gioco è pieno di citazioni cinematografiche e affini, trovando menzioni al Jack Nicholson di Shining, Gli Uccelli di Hitchcock, per passare alle similitudini con il libro Secret Window di King. Anche l’impostazione del gioco gestito con sei episodi come in una serie tv, con annessa sigla finale e il proverbiale “Negli episodi precedendi..” tra un capitolo ed un altro, fanno capire tutta l’influenza e passione cinematografica degli sviluppatori.
Ma il vero asso nella manica, con sommo stupore dei fan, Sam Lake lo tira fuori dopo l’aver creato proprio come il Marvel Cinematic Universe un suo universo condiviso, annunciato ufficialmente nel 2020. Il Remedy Connect Universe creato da Lake, praticamente unisce tutti i giochi dello sviluppatore in un unico universo di gioco condiviso, che verrà costruito e incastrato, titolo dopo titolo, nel corso del tempo. E dopo aver visto nel 2020 il DLC AWE in Control inerente proprio al caso di Alan Wake, Remedy dopo 11 anni di attesa ha riacceso finalmente la luce e pubblicato questa remastered per rilanciare la saga.
Versione testata: PlayStation 4
In Alan Wake Remastered troveremo un gioco ripulito, migliorato e comprensivo dei due DLC, Il Segnale e Lo Scrittore, ma senza il successivo gioco American Nightmare. Ma soprattutto per la prima volta il titolo di Remedy, approda finalmente anche sulle console di casa Sony. Grazie a Epic Games ho avuto di rigiocare al gioco su PlayStation 4 Pro dopo 11 anni dalla mia prima esperienza su Xbox 360, quindi bando alle ciance, munitevi di torcia e batterie e andiamo a far luce sulla recensione di Alan Wake Remastered.
Benvenuti a Twin Peaks..ehm Bright Falls
La storia di Alan Wake ci porta a vivere nei panni di uno scrittore di best seller horror che dopo molteplici successi, da due anni ha il cosiddetto “blocco dello scrittore”. Così, insieme alla moglie Alice, Alan decide di spostarsi dal caos di New York per ritrovare un po’ di tranquillità. Arrivati nella cittadina di Bright Falls, Alan si reca ad una tavola calda a ritirare le chiavi del cottage prenotato, ma per sbaglio ritirerà delle chiavi da una tetra è misteriosa anziana signora con le indicazioni per raggiungere il luogo.
La coppia, si reca quindi in un cottage molto suggestivo sul lago di Cauldron Lake arrivando in tarda serata. Alice avendo paura del buio, chiede ad Alan di andare ad accendere le luci che nella serata si spegneranno di colpo dopo una lite tra i due coniugi. Lo scrittore, che era uscito di casa dopo la lite, sente le urla della moglie e si lancia in suo soccorso, mentre il cottage sembra essere invaso da una misteriosa forza oscura. Ed una volta raggiunta la donna, la forza oscura avvolge Alice e la fa precipitare nel lago ai piedi della casa, con Alan che si tuffa per salvarla. Ma misteriosamente, dopo essersi tuffato nelle profonde acque del lago, lo scrittore si risveglia solo, ferito e a bordo di un auto incidentata.
Lo scrittore da li a poco si ritroverà nei boschi a combattere con questa forza oscura che ha preso possesso dei cittadini di Bright Falls. Qui, grazie ad una voce fuori campo, scoprirà che l’unico modo per sconfiggere questa oscurità sarà una fonte di luce. Nel suo cammino inoltre lo scrittore troverà pagine di un suo manoscritto mai composto prima. Una volta raggiunto il primo telefono per chiamare soccorso, la polizia si accerta delle sue condizioni e Alan viene a conoscenza che non esiste nessun cottage a Cauldron Lake. Che sia impazzito? Qualcuno lo starà ingannando? O le forze oscure sono veramente reali? In cerca di Alice, resterà a noi svelare il mistero che si cela dietro tutto ciò e dove l’unica cosa su cui potremo fare affidamento sarà solo la luce. Ha cosi inizio, Alan Wake Remastered.
Un Gameplay ancora moderno
Il gameplay è composto da un action/shooter in terza persona con ottime meccaniche e nonostante una decade passata anche molto fluido e attuale, ma ad ogni modo con qualche limite dovuto all’età. Fin dall’inizio, potremo scegliere tra tre difficoltà, Facile, Normale e Incubo. Nel gioco, saremo impegnati a vagare all’interno di boschi, vallate e zone urbane con nemici sempre più pericolosi e veloci pronti a sopraffarci. Come dicevamo precedentemente, per sconfiggere i nemici dovremo necessariamente utilizzare la luce. Difatti, avremo a disposizione una torcia per illuminare i nemici, in modo da schernire il loro scudo che li rende immuni ad ogni cosa.
La torcia inoltre potrà essere usata intensificando il fascio luminoso ma a costo di consumare molta più batteria. A questo punto avremo modo di utilizzare la pistola, fucili o una pistola lanciarazzi per eliminare definitivamente il nemico dinanzi a noi. In aggiunta, ci saranno anche oggetti come bengala e granate abbaglianti, che ci aiuteranno di gran lunga con i gruppi di nemici a corto raggio. Ovviamente sparsi per il percorso troveremo rifornimenti di proiettili, batterie per le torce e i vari oggetti di cui parlavamo sopra. Ma non dimenticatevi di usare tutto con parsimonia, perché molto facilmente finirete a corto di munizioni. Inoltre se esplorerete bene il mondo di gioco con la torcia, spesso potrete trovare segni gialli su pareti, rocce o alberi che vi indicheranno la via per casse speciali piene di rifornimento. Se giocherete ad una difficoltà maggiore, queste casse saranno assolutamente essenziali per la sopravvivenza.
Oltre ai nemici già citati che di tanto in tanto muteranno con capacità speciali e diventeranno più forti, la forza oscura, prenderà possesso anche degli oggetti, che conseguentemente ci verranno sferrati contro. Dalla segnaletica della strada, bidoni, blocchi di cemento e perfino trattori e gru, verranno posseduti e lanciati contro lo sfortunato scrittore. Come con i primi nemici, anche con gli oggetti, l’unico modo per farla franca sarà utilizzare una fonte di luce. Avremo modo anche di metterci alla guida di svariati veicoli e falciare i nemici grazie ai fari e al peso dell’auto, perlomeno finché reggerà i colpi.
Per quanto riguarda i movimenti, Alan può scattare anche se per poco, saltare e schivare i colpi. Dovremo però tenere a mente di dosare intelligentemente gli scatti, visto che la resistenza dello scrittore è realisticamente molto bassa. Consumare del tutto la sua resistenza, ci impedirà di schivare i colpi rischiando di venire facilmente sopraffatti dai nemici. Come scritto poco prima, i bengala o le granate, saranno essenziali per evitare orde di nemici più vaste. Anche i fasci di luce dei lampioni saranno un oasi di salvezza, dove i nemici non potranno avvicinarsi a noi. Infine qui, si attiverà anche il salvataggio automatico e troveremo cassette della luce con vari rifornimenti.
In caso ci mettessimo ad esplorare tutti i luoghi di Bright Falls, potremo trovare oggetti collezionabili come i termos di caffè, piramidi di lattine e le pagine del manoscritto misterioso scritto dal protagonista. Proprio le pagine del manoscritto, talvolta saranno particolarmente utili, ma attenzione, perché a volte invece potranno trasmettere molteplice ansia. Uomo avvisato, mezzo salvato. Inoltre sparse nel mondo di gioco ci saranno radio, tv e persone che se verranno ascoltate, aumenteranno di molto la lore di gioco. Infine, un easter egg che magari molti non conoscono è la possibilità di scansionare con il telefono i vari QR Code disseminati nel gioco, che vi indirizzeranno a video su YouTube pubblicati da Remedy Entertainment.
Trattandosi di una remaster, uno dei punti di forza di questa versione sono le migliorie apportate al comparto audio e visivo del gioco. Grazie alle texture aggiornate e rivisitate in maniera impeccabile, i dettagli e i posti del luogo sono completamente migliorati e guadagnano veramente tanto in termini di risoluzione. Anche l”ottimo lavoro con il gioco tra luci ed ombre è qualcosa di veramente fantastico per un titolo di ben undici anni fa e saranno proprio loro le protagoniste di questa esperienza. L’eccellente lavoro svolto della software house finlandese, vi consentirà assolutamente di immergervi in questo titolo. Inoltre, Remedy ha anche migliorato il frame rate e la risoluzione, arrivando a portarlo sul 4K e 60 fps su console next-gen.
Anche sulle cutscene è stato fatto un buon lavoro, dalla sincronizzazione del lip sync alle animazioni facciali, nettamente migliorate e ripulite. Gli unici difetti però, li ho proprio trovati sul comparto grafico facciale, che a volte ne risente degli anni passati. Le cutscene, sfortunatamente soffrono di scatti e cali che a volte sono evidenti e anche in-game talvolta si noterà qualche sbavatura. Niente di drammatico, considerando come era il gioco quando è uscito e come lo è adesso. Qui di seguito, potete vedere un video di comparazione tra le due versioni, quella vecchia e quella moderna, in modo da farvi un’idea migliore sul gioco.
Ma il vero punto forte del titolo di Remedy, rimane la narrativa. Sam Lake, ci dimostra quanto sia bravo nello scrivere e nel raccontare una storia, ma soprattutto ha la capacità di far rimanere incollati alla tv. Infatti, difficilmente riuscirete a schiodarvi dal divano e spegnere tra un capitolo ed un altro senza domandarvi cosa succederà dopo. Difatti Alan Wake trae tantissima ispirazione dalle opere di David Lynch e dal suo stile onirico, con la bilancia tra reale e paranormale che porterà il giocatore a domandarsi cosa stia veramente succedendo confondendoci più e più volte durante l’avventura. Inoltre pur andando avanti in cerca della soluzione e più sembrerà allontanarci da essa, proprio come se vagassimo in un labirinto tetro e oscuro. Tutto questo, farà in modo di trasmettere al giocatore una storia avvincente e soprattutto coinvolgente, che non vi deluderà assolutamente se siete fan del genere.
Parlando del comparto sonoro, l’audio è veramente, ma veramente ottimo, i rumori intorno a noi, i momenti di jumpscare, la natura e la colonna sonora composta da Petri Alanko sono coinvolgenti e resi ottimamente in gioco. Anche il doppiaggio in italiano è veramente confezionato bene, con il protagonista doppiato da Alessandro Zurla e con la partecipazione di doppiatori del calibro di Ivo De Palma, Gianluca Iacono, Marco Pagani e Pietro Ubaldi. Una nota in più la spendo per la meravigliosa colonna sonora che comprende artisti come David Bowie, Roy Orbison, Nick Cave & The Bad Seeds e la bellissima “Haunted” di Poe. Il mio consiglio, per una immersione totale del gioco è quella di munirvi di un buon paio di cuffie e di goderne altamente di tutto questo abbondare.
A distanza di dieci anni Alan Wake rimane a mani basse un ottimo titolo, con il suo punto più forte che rimane la narrativa. Il gioco risulta sempre attuale e coinvolgente, lasciando sempre attiva la suspense grazie ad una storia impostata stile serie tv e densa di cliffhanger. La software house gioca con il mistero, con l’ansia e a confonderci fino alla fine e difatti questa mossa risulta assolutamente vincente.
Il lavoro svolto da Remedy poi è di assoluto valore considerando che questa è solamente una remaster e non un remake. Il titolo quando uscì divise a metà critica e pubblico, ma nel tempo è diventato un vero e proprio cult. Per ogni appassionato di horror psicologici, Alan Wake Remastered è sicuramente un titolo da recuperare. Mentre per ogni fan di Remedy non bisogna neanche dirvelo, già lo so che siete muniti di torcia pronti a lanciarvi nuovamente in questa fantastica avventura.
Infine, consiglio questo titolo a chiunque se lo sia perso 11 anni fa quando uscì per Xbox 360. Se vi piacciono i single player e un’ottima storia, Alan Wake Remastered fa assolutamente al caso vostro. Tirando le somme, secondo il mio punto di vista è quello di avere tra le mani una piccola perla videoludica. Alla fine ci troviamo dinanzi ad una storia intricata, coinvolgente e che rapisce come pochi giochi sanno fare e questo non è per niente facile da trovare e realizzare in un videogame. Nonostante non sia esente da difetti, con qualche piccola sbavatura visiva e un gameplay che a volte risulta un po’ fastidioso/legnoso (tipo con le schivate), il lavoro di Remedy merita tutti gli elogi ricevuti. In conclusione, con questo rilancio della saga e il Remedy Connected Universe, ora non ci resta che augurarci di vedere al più presto un Alan Wake 2.