Anker Soundcore Icon Mini è uno speaker compatto, giovane e potente. Avrà anche dei difetti?
Da poche settimane è disponibile alla vendita il nuovissimo Soundcore Icon Mini di Anker, una delle novità del 2019 per quanto concerne il reparto sonoro dell’azienda. Questo mini altoparlante Bluetooth è stato presentato per la prima volta al Consumer Electronics Show di Las Vegas terminato l’11 gennaio e io l’ho potuto provare da qualche giorno. Dall’aspetto molto minimale, ma colorato e soprattutto dalle dimensioni molto contenute e impermeabile, vediamo insieme come si comporta questo Soundcore Icon Mini.
Materiali e costruzione
Con questo nuovo modello della serie Soundcore (di cui noi abbiamo già recensito gli auricolari Bluetooth Wireless, l’altoparlante Flare 360° e l’altoparlante Boost) Anker ha deciso di cambiare totalmente approccio già a partire dalla scatola. Eravamo ormai abituati alla classica ed economica scatola riciclabile in cartone, ma adesso l’azienda ha pensato bene di utilizzare un imballaggio in plastica semi-rigida trasparente antiurto. Al primo approccio è risultata difficoltosa e scomoda l’apertura, ma ciò è anche sinonimo di sicurezza. In ogni caso la scelta di una plastica trasparente permette di osservare subito il prodotto soprattutto quando è esposto negli scaffali.
Il succo della recensione non è però, ovviamente, la scatola bensì l’altoparlante e anche qui notiamo un capovolgimento di fronte da parte dell’azienda cinese che ha deciso di abbandonare le ormai monotone colorazioni bianche e nere improvvisando con un arancione fluo davvero bello da vedere che conferisce carattere e giovinezza al prodotto. Dopotutto si tratta di un dispositivo utilizzato soprattutto dai giovani e questa scelta non può che giovare al pubblico più esigente. Resta ovviamente anche la colorazione nera per i più classicisti.
Saltano poi immediatamente all’occhio le dimensioni davvero contenute tali da farlo stare in una mano (nello specifico le misure sono 9.5 x 7.5 x 3.5 centimetri e con un peso di poco più di 200 grammi) favorite da un design molto tondeggiante che lo rendono facile e comodo da impugnare. Tutta la scocca è realizzata in policarbonato, materiale famoso per la sua resistenza e longevità, ed è rivestito da una sottile gommatura anti-impronta e anti-scivolamento. L’unica parte differente è la copertura forata che protegge la cassa e i driver, rigorosamente in metallo antiruggine verniciato in arancione in cui spicca la scritta centrale Soundcore in bianco. Da notare che nonostante la forma tondeggiante, in basso sono presenti dei piccolissimi piedini in gomma che ne assicurano la stabilità quando viene poggiato su un piano.
Tutti i controlli sono localizzati sul bordo superiore e sono incassati sotto il sottile bordo di gomma. Troviamo i pulsanti On/Off, Bluetooth, i tasti del volume e il tasto Play/Pausa. Sul bordo destro troviamo invece le porte microUSB per la ricarica e la presa jack audio da 3.5 millimetri entrambe coperte da uno spesso tappo in gomma per rispettare gli standard imposti dalla certificazione IPX67. Infine troviamo nell’angolo destro un foro dove vi è inserito un laccio da polso dello stesso colore del device.
Non si può non notare, quindi, una cura maniacale del prodotto per quanto riguarda, in questo caso, sia il fattore estetico che soprattutto la qualità dei materiali. Anker ha sempre saputo differenziarsi dai concorrenti, ma con questo Soundcore Icon Mini è riuscita a superarsi unendo qualità e design in un connubio perfetto.
Audio
Al di là della qualità costruttiva e dell’estetica, ciò che importa di un altoparlante Bluetooth e non è ovviamente l’audio. Insomma, come si sente? La risposta breve è: benissimo. Anker ha un piccolo difetto ovvero quello di realizzare prodotti meravigliosi e intervallarli da prodotti mediocri nonostante facciano parte dello stesso comparto. In questo caso posso semplicemente dire di non aver mai trovato una cassa a un prezzo contenuto che si ascoltasse così bene e con un audio così alto, nonostante le sue ridotte dimensioni.
Anche qui si vede il tocco ingegneristico e il tocco di design poiché il merito di un audio così cristallino e potente va certamente dato al posizionamento della cassa. Non si tratta infatti di un altoparlante che va posizionato frontalmente all’ascoltatore, ma va appoggiato su un piano con i driver rivolti verso l’alto. Questo permette una diffusione del suono più tridimensionale così che l’ascoltatore si senta avvolto e non infastidito.
La qualità del suono è davvero ottima con un’alta fedeltà nella riproduzione di tutto lo spettro sonoro. Non ci sono ad esempio i problemi di alti riscontrati negli auricolari, qui sono equilibrati con qualsiasi brano musicale, anche i più complessi. Personalmente svolgo un test usando una serie di brani che sono sempre identici per ogni dispositivo testato. Questi sono i risultati: una volta connesso lo speaker allo smartphone ho avviato la riproduzione audio. Ho iniziato con una versione MP3 a 320Kbps su Spotify del brano Red Flag Day degli U2 e l’impatto è stato davvero ottimo nonostante la qualità di input non sia di altissima qualità. La voce era chiara, la batteria e la chitarra elettrica perfette, senza alcuna esagerazione o sfasamento tonale. Sono rimasto davvero stupito dalla qualità riproduttiva dei bassi, forti e appaganti. A quel punto ho deciso di passare a qualcosa di più forte avviando una riproduzione mista tra brani EDM hardstyle, psystyle e brani hardrock e metal in formato Flac. Qui ho potuto notare davvero la meraviglia di questo speaker che mi ha regalato dei bassi splendidi, con un timing eccellente e una ritmica perfetta e nei passaggi di tonalità rapida con molti alti e medi non vi è stata alcuna perdita di qualità timbrica. Per testare ancora questo aspetto ho deciso di passare all’ascolto di due brani degli Audiomachine, in particolar modo Guardians At the Gate e Breath and Life con molti suoni acuti in contrapposizione ad imprevisti bassi e ho notato un soundstage davvero ampio nelle frequenze. Se proprio volessi trovare un pelo, si potrebbe ricercare nei medi che soprattutto nei cambiamenti repentini perdono qualche millisecondo ad adattarsi, ma è davvero una cosa impercettibile. Da segnalare, per fortuna, la mancanza del classico effetto Eco presente anche in speaker di fasci più alta.
Un aspetto molto importante è l’audio in un ambiente umido come potrebbe essere la doccia. Interessante la scelta di usare degli oppressori di suono che non modificano la qualità sonora, ma riducono solo l’audio in uscita che si ripristina una volta che l’acqua ha abbandonato quel determinato foro di uscita.
Commento conclusivo
Anker Soundcore Icon Mini è un inaspettato gioiellino che diventa subito un perfetto compagno d’avventure. Con una sola carica funziona per più di 7 ore consecutive che diventano più di 8 se collegato tramite cavo jack. Insomma, grazie anche alla sua resistenza alla polvere e all’acqua può essere praticamente portato ovunque. Qualitativamente ottimo, esteticamente minimale e grazioso, audio forte e pulito, insomma ad un costo di poco più di 28 euro è assolutamente un best buy da avere.