Dopo il grande successo avuto per la versione PC, il franchise Assetto Corsa dell’italiana Kunos Simulazioni arriva anche su console grazie al supporto di 505 Games. Assetto Corsa Competizione si è fatto subito conoscere, nell’ormai lontano 2018 (anche se la versione definitiva è disponibile solo da un anno), per essere uno dei SIM racing più realistici e meglio realizzati in circolazione. La strada condotta da Kunos Simulazioni in questi 14 anni non è stata semplice, ma fin da subito hanno dimostrato di avere una grande stoffa. NetKar Pro, uscito nel 2006, era caratterizzato da una grandissima cura dinamica per le auto includendo addirittura un abitacolo totalmente interattivo.
Successivamente arrivò Ferrari Virtual Academy con tanto di licenza ufficiale della casa di Maranello dove era possibile pilotare la Ferrari F10, la Ferrari 150° Italia e la Ferrari 458 Italia tutte interamente riprodotte con CAD ufficiali e con la supervisione di esperti del calibro di Fernando Alonso e Felice Massa. Quello fu l’inizio dell’uso della tecnologia laser scan per riprodurre i tre circuiti del gioco e questa stessa tecnologia è stata usata anche per Assetto Corsa Competizione su circuiti del calibro di Suzuka, Monza, Mount Panorama, Spa e Nürburgring Nordschleife. In questi anni la software house ha anche acquisito licenze importanti come ad esempio McLaren, Mercedes, Porsche, BMW, Audi, Lexus e ovviamente Ferrari. Vediamo quindi come si comporta su console dopo l’eccellente risultato su PC.
Assetto Corsa Competizione: tante modalità, compreso il multiplayer competitivo
Assetto Corsa Competizione, una volta avviato sulla nostra PlayStation 4 Pro, presenta esattamente le stesse caratteristiche del gemello PC: sono presenti le identiche opzioni di gioco, la stessa modalità Carriera e la modalità Campionato, una modalità libera per esercitarsi nelle varie piste a disposizione, la modalità hotlap in cui è possibile gareggiare in alcuni importanti eventi predefiniti, la modalità personalizzata in cui si può organizzare un weekend di gara personalizzato e le tanto richieste lobby competitive. Il titolo, però, dà molta priorità al GT World Challenge (nonché il nuovo nome della Blancpain GT Series) e quindi presenta auto, piloti, scuderie, circuiti e regolamenti del campionato fedelmente riprodotti. Ogni modalità avrà un piccolo tutorial, ma la più caratteristica è quello della modalità Carriera con tanto dove partiremo dall’Academy Lamborghini e a poco a poco intraprenderemo una vera carriera agonistica il tutto seguiti da alcuni piccoli spezzoni del campione Mirko Bortolotti. Finito il lungo, ma interessante tutorial potremo scegliere il team con cui correre e potremo dare un nome al nostro pilota e ai nostri compagni di scuderia con cui poi competeremo nella Sprint Series ufficiale. La complessità è certamente uno dei punti cardini del franchise, ma una delle modalità più toste è certamente il Campionato dove vestiremo i panni di un pilota reale scegliendo fin da subito la scuderia, l’auto e addirittura il numero e la livrea della vettura. Qui abbiamo concretamente la possibilità di prendere parte a delle Gare Endurance dalla durata reale di tre, sei, dodici e addirittura 24 ore come per la Spa Francorchamps. Il tutto è confezionato ad arte grazie alla presenza di un meraviglioso ciclo giorno e notte e da un meteo variabile di forte impatto sulla fisica e sul realismo, ma di questo ne parleremo più avanti.
Restando, quindi, in ambito singleplayer possiamo certamente affermare che questa è molto ricca di attività che regalano una longevità praticamente infinita. Abbiamo, però, anche notato un grosso problema che è la mancanza di un vero e proprio sistema di punteggio e di classifica che si limita a comparire solo durante le sessioni di qualifica per indicare la posizione dei piloti sulla griglia di partenza. Questa mancanza nel corso delle gare di campionato, limita non poco il realismo e l’immedesimazione e a tratti anche la competizione che si traduce unicamente nel fare bene una determinata gara per soddisfazione personale e per il raggiungimento di alcuni obiettivi del team. In compenso l’intelligenza artificiale dei piloti avversari dona una buona dose di competizione grazie alla loro velocità e correttezza in pista. Anche in questo caso, purtroppo, abbiamo notato alcuni piccoli problemi nelle partenze e durante gli incidenti. In quest’ultimo caso pare siano stati settati per seguire esattamente una traiettoria e più volte abbiamo provato a metterci proprio nel mezzo di questa traiettoria per assistere al loro comportamento: in tutti i casi, anche a difficoltà più alte (dato che è possibile settare da 0 a 100 la difficoltà degli avversari) tenderanno a scontrarsi con noi invece di evitarci. Alcune volte lo fanno a tutta velocità, altra volte frenano, ma comunque non cercheranno mai di evitarci. Si tratta di un aspetto correggibile con qualche patch, considerando anche che al momento della recensione la versione del gioco è la 1.3.7, uscita su PC qualche mese fa e quindi mancano tutti gli ultimi aggiornamenti arrivati da marzo 2020 in poi.
Risulta molto curata, invece, la componente multiplayer di Assetto Corsa Competizione la quale presenta un vero e proprio sistema di rating fondamentale per accedere ai server Competizione. Questi non sono altro che delle vere e proprie gare giornaliere con cui è possibile correre contro utenti di tutto il mondo. Per poter entrare in questi server, però, servono dei requisiti specifici e obbligatori: conoscere a menadito ogni circuito ottenendo in ognuno le tre medaglie per raggiungere la Track Competence di almeno 99 e contemporaneamente serve assoluta correttezza in pista perché al minimo incidente o alla più piccola uscita di pista verremo pesantemente penalizzati. Per garantire la correttezza in pista nel gioco è presente il Safety Rating che indica efficacemente e precisamente la correttezza di ogni giocatore non solo durante le gare, ma anche nel corso delle qualifiche e delle prove libere. Per poter aumentare questo valore è necessario lottare con i piloti, ma senza avere il minimo contatto o un’uscita furba di pista magari con dei sorpassi azzardati. Il sistema è molto intelligente, ma non infallibile: in alcune piste, come ad esempio Monza, in alcuni punti della pista, piccole manovre sul cordolo vengono segnalate come uscita di pista e altre volte invece le uscite di pista non vengono conteggiate. Per quanto riguarda, invece, il sistema non riesce a riconoscere chi compie una manovra errata per sbaglio e chi invece per volontà di dar fastidio e rovinare una gara, penalizzando in egual modo i due giocatori. Chiaramente parliamo di un processo puramente algoritmico e matematico che mostra inevitabilmente i difetti quando si scontra con il realismo più profondo. Inoltre, purtroppo, mancano le lobby private per organizzare, eventualmente, delle corse con gli amici.
Una cura nei dettagli mai vista prima in un simulatore di corse automobilistiche su console
Tolte queste due importanti modalità, restando ancora gli eventi speciali con una classifica mondiale con la quale possiamo vedere quanto siamo veloci in alcune piste rispetto ai giocatori del resto del mondo, e le modalità pratica e hotlap con le quali possiamo sperimentare vari assetti o provare le singole auto del gioco. Queste sono le vere protagoniste di Assetto Corsa Competizione che pongono il titolo sul podio dei simulatori automobilistici più realistici mai realizzati su console. Il modello delle auto è realizzato con una cura dei dettagli incredibile, merito anche delle CAD ufficiali date direttamente dalle case automobilistiche e il modello di guida è quanto di più vicino alla realtà si sia mai visto. Ogni vettura, infatti, è diversa dalle altre in ogni singola situazione: in curva, in frenata, con la pioggia soprattutto e così via. Ognuna di esse deve essere ben padroneggiata col tempo per poter sperare di utilizzarla durante la competizione online o durante le importanti competizioni singleplayer. Kunos Simulazioni in questo ha fatto un lavoro impeccabile permettendo ad ogni giocatore di mettere in pratica il proprio stile: se si cerca, ad esempio, un’auto dotata di grande sottosterzo ma facilmente domabile può ricadere su un’Aston Martin Vantage V8 o su una Mercedes-Benz AMG GT3, se invece si è la ricerca di un’auto più performante e dal facile utilizzo allora si può andare sulla McLaren 720 GT3 o sulla Lamborghini Huracàn LP620-2 Super Trofeo, infine se si vuole dimostrare di essere piloti professionisti la scelta può ricadere su una Porsche 911 GT3 o sulla grossa Bentley Continental GT3. Insomma, ce ne sono per tutti i gusti e vi consigliamo caldamente di non disattivare gli aiuti elettronici come l’ABS e il controllo di trazione soprattutto su circuiti bagnati, per fare questa scelta dovete essere consapevoli che ciò che ne uscirà fuori sarà un vero inferno.
Il realismo è anche osservabile nelle piste e nelle regole. Come citato poco sopra, il sistema regolamentare si basa su un “copia e incolla” di quello reale pertanto avremo a disposizione solo due mescole di gomme da poter scegliere (asciutto e bagnato) che a sua volta possono essere limitate o illimitate in base a quanto vogliamo rendere realistiche le gare e il numero di pit stop permessi. In questo caso è possibile anche cambiare l’impianto frenante scegliendo quello più adatto alle nostre esigenze perché ogni aspetto dell’auto porta ad avere consumi e prestazioni differenti. Questo ha portato anche ad un miglioramento dei modelli degli pneumatici che ora tengono conto di ben 5 punti di contatto che portano ad un risultato disastroso nel caso in cui si dovesse prende un cordolo in maniera troppo brusca perché può portare alla perdita di pressione di una gomma o addirittura ad una grave foratura. Al riguardo sono molto importanti anche il ciclo giorno e notte e il meteo dinamico. La notte ad esempio raffredda il tracciato e diminuisce la pressione delle gomme, il giorno caldo invece ne aumenta la pressione riscaldando l’asfalto. Se le superfici si bagnano diminuisce l’aderenza e anche la pressione aumentando il rischio foratura e se si sbagliano i punti di contatto della pista si può rischiare anche di sbandare per l’aquaplaning. Insomma, il realismo è ai suoi massimi livelli con un’ottima gestione delle piste con tanto di pozze d’acqua nei punti più incavati o con piccoli fiumiciattoli nelle parti più rialzate e pendenti.
Comparto tecnico che arranca pur mantenendo alti i livelli
Passiamo quindi al comparto tecnico che si pone su livelli molto altri con delle oggettive differenze con la versione PC. Il titolo offre una grafica di altissimo livello con una risoluzione costante di 1080p su PS4 Pro. L’aspetto più interessante è l’illuminazione e il modo in cui questa interagisce con l’ambiente, l’abitacolo e il terreno rendendo il tutto molto più coinvolgente anche grazie alle animazioni realistiche del pilota in ogni situazione specifica. Assetto Corsa Competizione presenta anche delle chicche grafiche molto interessanti come i freni che si surriscaldano durante le frenate più dure e gli scarichi delle auto che diventano incandescenti in accelerazione.
La resa meteo è incredibile per quanto riguarda le gocce di acqua che si infrangono sul parabrezza o che vengono spazzate via dalla velocità delle auto, e altrettanto incredibili sono i danni alla vettura in caso di incidenti. Le differenze con la versione PC, però, si notano quando si guardano gli aspetti più tecnici e legati al gameplay. Innanzitutto il frame-rate è esattamente la metà bloccato a 30FPS granitici, ma che portano ad alcuni casi di ghosting quando i modelli poligonali sono maggiori su schermo. Inoltre anche il numero di auto in griglia è più che dimezzato passando dalle 54 auto alle massimo 20 della versione console per quanto riguarda il circuito di Spa. Per quanto riguarda, infine, il comparto audio questo viaggia su binari altisonanti. Dal punto di vista del realismo dei suoni delle auto siamo su livelli molto alti. Il rombo di ogni vettura è stato registrato tramite microfoni posizionati sia all’interno che all’esterno della vettura, e i risultati sono meravigliosi. Il suono della trasmissione, dei freni ancora freddi o usurati è da pelle d’oca soprattutto con le cuffie. Quindi se dal punto di vista del realismo audio dei veicoli siamo su livelli altissimi, un po’ meno d’impatto sono i suoi ai pit stop, quelli ambientali e soprattutto negli incidenti con suoni molto ovattati e quasi vicini a quelli udibili con le autoscontro al Luna Park. Interessante la voce dell’ingegnere che ci avvisa di cosa accade, ma anche in questo caso avremmo gradito un maggiore realismo magari con consigli o commenti di incitamento nei momenti più concisi.
Volante e pedaliera o pad?
Prima di concludere la recensione è giusto porre un accento sul fattore pad o pedaliera e volante. Si sa, Assetto Corsa Competizione è un simulatore di corse di altissimo livello, finora elogiato anche da noi come il migliore sulla piazza, pertanto è lecito chiedersi se il Dualshock (o il controller Xbox) influisca molto sulla resa del gameplay o è accettabile vista la natura console del titolo. Noi lo abbiamo giocato con entrambi e questo è stato il risultato in soldoni: vanno bene entrambi e addirittura, forse, è meglio usare il pad. Tutti i simulatori, ormai, supportano il Force Feedback, ovvero una forza contraria alla nostra che si innesta al verificarsi di una particolare situazione portando il volante ad indurirsi su un lato e a vibrare come se ci trovassimo davvero in quella situazione. Questo, per ovvi motivi, non avviene nel pad e in quest’ultimo non è nemmeno presente uno specifico livello di sensibilità e non sono presenti neanche le funzioni dei tasti macro attivabili dal volante. Se si possiede una pedaliera, inoltre, si può godere di una sensibilità incredibile mai ottenibile con i trigger posteriori del controller. Ma, ed ecco il grande e importante ma, nella versione console del gioco i 30fps influiscono pesantemente sul Force Feedback portando ad inevitabili ritardi soprattutto durante la perdita di aderenza delle vetture in curva. Sebbene, quindi, il feedback al volante rimane comunque di altissimo livello per essere un gioco console, è decisamente distante da quanto visto su PC e quindi, prima di passare a spese folli per volante e pedaliera, vedete innanzitutto se il gioco fa per voi e poi potete anche accettare il compromesso del Dualshock (o del controller Xbox).