Blasphemous 2 – La recensione

Blasphemous 2

Si torna ad imprecare in Blasphemous 2!

Blasphemous è stato sicuramente uno dei titoli più di successo degli ultimi anni. Dalla strabiliante campagna Kickstarter al lancio del gioco, Blasphemous ha saputo attirare a sé le attenzioni del grande pubblico, mescolando meccaniche “soulsiane”, una difficoltà ben al di sopra della media e un’esplorazione platform da metroidvania.

I buoni riscontri di critica e pubblico si sono trasformati in un ottimo supporto al gioco, che dal lancio fino allo scorso Dicembre, ha visto 3 importanti aggiornamenti contenutistici, compreso un ultimo DLC che concludeva le avventure del Penitente con un inedito finale che traghettava la storia verso il suo seguito, Blasphemous 2, disponibile dal prossimo 24 Agosto su console e PC.

Versione Testata: Nintendo Switch

Risvegliatosi in una terra sconosciuta, lontano da dove le sue spoglie avevano trovato l’agognato riposo alla conclusione del DLC Wounds of Eventide, la storia del Penitente riparte proprio da lì dove si era interrotta, con l’annunciazione del ritorno del Miracolo e la nascita di un nuovo bambino miracoloso, pronti a gettare nuovamente gli abitanti di Cvstodia in un incubo senza fine. Toccherà quindi di nuovo a noi avventurarci in un viaggio fatto di pene e sacrifici, per porre definitivamente la parola fine al regno di sofferenza del Miracolo.

Storia a parte, che vi lasciamo l’onere di scoprire da soli, le novità più importanti di Blasphemous 2 le troviamo fin da subito, non appena avviato il gioco.

Preso il controllo del Penitente e superata la schermata del risveglio, saremo chiamati a scegliere quale arma impugnare ed iniziare così questa nuova avventura (tranquilli, le altre due si sbloccheranno nel corso dell’avventura). Abbandonata la fedele spada Mea Culpa, che ci ha aiutato a giustiziare centinaia di mostruosità nel primo capitolo, adesso è il momento di esplorare un arsenale più vasto e funzionale, potendo scegliere fra una rosa di 3 nuove e letali armi.

Ruego Al Alba è una potente scimitarra in grado di stordire facilmente i nemici e rispondere ai colpi con potenti contrattacchi. Concettualmente siamo vicini come utilizzo a quello della Mea Culpa, con la possibilità di attivare il Patto di Sangue, una modalità che ci consente di potenziare gli attacchi e nelle forme più avanzate anche di recuperare la salute persa.

Sarmiento e Centella sono invece una coppia di pungenti fioretti, dal danno contenuto, ma capaci di attraversare i nemici e punirli con una scossa elettrica se saremo bravi da evitare di essere colpiti.

Conclude il trittico del nuovo arsenale Veredicto, un turibolo da incenso, qua usato a mo’ di mazzafrusto, lento nelle animazioni di attacco ma decisamente più devastante nei risultati, specie se caricato nel colpo o se attivato il suo attacco secondario, le Fiamme Mitigate, che aggiungono un effetto infuocato per ogni colpo portato a segno.

L’aggiunta di queste 3 nuove armi non solo modifica sostanzialmente l’approccio ai combattimenti, adesso vincolati ad animazioni ben precise per ogni arma, ma anche la resa in battaglia, portandoci ad cambiare spesso quella impugnata a seconda di chi chi troveremo davanti.

Ruego Al Alba, Sarmiento e Centella, e Veredicto hanno un forte impatto anche nell’esplorazione, altra novità di questo capitolo che va a correggere una delle critiche più grosse del primo capitolo.

L’influenza da metroidvania qua è più marcata e meno lineare rispetto al passato, con dei paletti nella progressione legati allo sblocco delle armi e ai poteri che otterrete con esse, che vi permetteranno gradualmente di accedere a nuove aree, proprio come il genere richiede. Si sente quindi maggiormente il backtracking, alleggerito da portali per il teleport e scorciatoie, ma saremo comunque costretti a girovagare fra i corridoi dei livelli di gioco alla ricerca di nuovi passaggi da percorrere con i nuovi poteri ottenuti. Ad esempio Veredicto avrà la capacità di suonare delle campane, così da far materializzare per breve tempo delle piattaforme fluttuanti, Ruego Al Alba può fruttare la sua potenza di attacco, per effettuare un assalto in caduta e distruggere dei muri fragili con l’onda d’urto generata o ancora Sarmiento e Centella attiveranno un sistema di specchi per dei rapidi spostamenti all’interno dello stage.

Ogni stanza nasconde quasi sempre un segreto, sia questo un oggetto chiave che ci servirà per la storia, sia uno dei tantissimi collezionabili da restituire al loro legittimo proprietario, che ci sbloccherà nuove funzionalità e poteri. Abbiamo terminato Blasphemous 2 in circa 16/17 ore, con una percentuale di completamento del 91%, ma i misteri a cui dobbiamo dare una risposta sono ancora molti, e la voglia di tornare sul gioco resta alta anche dopo la sua conclusione.

Ogni arma sarà poi potenziabile spendendo punti Martirio, ottenibili sia come premio nelle casse, sia ottenibili uccidendo nemici, e spendibili in un semplice skill tree (uno per ogni equipaggiamento), che ci permetterà di ottenere nuove abilità o aumentare semplicemente i danni inferti.

Il sistema di combattimento di Blasphemous 2 porta avanti la tradizione dell’arma bianca e degli scontri corpo a corpo, farciti da un livello di difficoltà sopra la media e nemici agguerriti che non ci penseranno due volte a farci fuori in pochi colpi. Non è sicuramente un gioco facile, e tira fuori tutta la sua cattiveria proprio durante gli scontri e le battaglie contro i letali boss, giganteschi e sempre ispiratissimi.

Padroneggiare quindi il proprio arsenale, le abilità e le varie tecniche di combattimento, come la schivata o la parata (non proprio intuitiva per i neofiti vista la poca finestra di esecuzione) è un processo doveroso per la vostra sopravvivenza, che richiede una buona padronanza e tanto buon occhio.

A proposito di abilità, in Blasphemous 2 ritorna il Rosario, i cui grani possono essere personalizzati con resistenze ai danni, siano questi fisici o elementali, permettendoci di variare sul momento a seconda dell’occasione. Diciamo addio invece alle Reliquie del prequel, mentre accogliamo la Pala d’Altare dei Favori, un nuovo sistema di perks che andrà ad influire in maniera tangibile sulle nostre performance, incrementando i danni degli equipaggiamenti o l’efficacia delle varie abilità.

Anche l’utilizzo delle magie viene ripensato in toto, e adesso sono classificate per tipologia, con la possibilità di equipaggiarne 2 diverse fra Versetti e Canti. I primi sono incantesimi rapidi dal moderato consumo di mana, mentre i canti andranno ad impattare maggiormente sulla barra garantendoci però danni ingenti ai nostri nemici.

Come in passato, e vincolato al concetto di “soulslike”, la morte del Penitente non ci toglierà le Lacrime di Redenzione, ovvero l’equivalente delle anime di Dark Souls, ma influirà su un altro valore, la Colpa. Ad ogni nostra morte la Colpa intaccherà un pezzo della barra del mana, limitandoci così l’uso delle magie, oltre a ridurre il numero di Lacrime ottenute. Questo avverrà fintanto che non recupereremo la Colpa caduta, che ripristinerà il tutto, o quasi. Infatti se moriremo senza aver recuperato la precedente perdita, o se le nostre morti avverranno con troppa frequenza, la nostra barra verrà corrotta del tutto, obbligandoci a far visita al confessore affinché con il suo perdono possa riparare la barra.

In Blasphemous 2 c’è un notevole salto in avanti anche per quanto riguarda il comparto grafico.

Restando nel campo della pixel art siamo di fronte a sprite maggiormente dettagliati e dalle dimensioni più generose, così come il parco delle animazioni viene espanso rendendo tutto più fluido ed organico, come ad esempio le esecuzioni finali, sempre uno spettacolo da vedere.

Lo stesso si può dire per i fondali, che guadagnano maggior profondità e, anche in questo caso, dettagli rispetto alla pulizia del passato. Maggior cura è stata riposta anche nei filmati che inframezzano la storia (aumentati anche nel numero) adesso alla stregua di un vero prodotto di animazione. Lato level design ritroviamo le stesse buone intenzioni del primo capitolo, con un gameplay che adesso diventa molto più stimolante grazie alle nuove possibilità offerte dal trittico di armi, con un flow esplorativo molto più gratificante e remunerativo in termini di scoperta.

Abbiamo avuto modo di provare Blasphemous 2 su Nintendo Switch, la stessa piattaforma dove avevamo già giocato il prequel, ma questo incremento grafico sembra aver in qualche modo messo in difficoltà la console Nintendo, con diverse situazioni in cui il frame rate fatica a tenere il passo, con conseguente scattosità nell’azione di gioco. Un problema che non è stato corretto nella patch che troverete al lancio, ma che si spera verrà affrontato il prima possibile con i futuri aggiornamenti.

D’atmosfera il sonoro, che come in passato, riprende temi oscuri che ben si sposano con lo stile corrotto del gioco e che ci accompagneranno nell’esplorazione senza mai lasciarci soli. La presenza di alcune linee di dialogo doppiate impreziosiscono ulteriormente l’opera degli sviluppatori spagnoli, un prodotto decisamente completo sotto tutti i punti di vista.

Nel complesso Blasphemous 2 si comporta come il predecessore, ma le modifiche apportate al sistema di gioco da parte di The Game Kitchen si sentono e ne migliorano qualitativamente ogni aspetto. La netta virata verso una piena formula da metroidvania è un evoluzione naturale di un titolo che peccava proprio in una progressione fin troppo lineare e poco stimolante. L’esplorazione diventa ora il fulcro cardine dell’esperienza di gioco, i combattimenti una continua sfida e i collezionabili vi sproneranno a battere a tappeto ogni singola stanza. E visto il trattamento dato al primo capitolo da parte degli sviluppatori, ci auguriamo che pure Blasphemous 2 riesca ad espandere la sua storia e i suoi contenuti con aggiornamenti futuri. Quindi, se siete amanti dei metroidvania è impossibile non amare anche Blasphemous 2, che diventa di diritto uno di quei titoli fondamentali da giocare se siete appassionati del genere.

Blasphemous 2 sarà disponibile dal prossimo 24 Agosto su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Blasphemous 2
Blasphemous 2 – La recensione
Pro
Le 3 armi diversificano molto il gameplay
La svolta "full metroidvania" è una strada vincente
Impegnativo e stimolante per tutta la sua durata
Contro
Su Nintendo Switch fatica in più di un'occasione
C'è il rischio che la troppa difficoltà sfoci in una certa frustrazione nei giocatori meno scafati
8.8
Voto