Il seguito di Chocobo Racing è qui: ecco Chocobo GP.
In questo 2022 la serie di Final Fantasy festeggia i 35 anni di carriera, e Square Enix ha in cantiere diversi titoli ed eventi per celebrare questo gioiosa ricorrenza, a partire da questo Marzo, che ha visto l’uscita di ben due giochi legati a Final Fantasy.
Se Stranger of Paradise Final Fantasy Origin, pur seguendo la strada dello spin-off, va a reinterpretare il canone della serie, spetta invece a Chocobo GP, il titolo in esame oggi, rappresentare la quota leggera ed ironica di Final Fantasy, riportando sugli schermi di Nintendo Switch il seguito di un classico racing game uscito sulla Playstation originale.
Anno 1999. PS1. Chocobo Racing (e come lui tanti altri) cercava di detronizzare l’egemonia Nintendo nei racing game arcade, capitanati da Matio Kart 64 prima e Diddy Kong Racing successivamente. Pur non riuscendo a rivaleggiare contro quei due cavalli di razza pura, Chocobo Racing ebbe il merito di raccogliere i favori del pubblico, quel pubblico che aveva riscoperto la serie di Final Fantasy proprio grazie al settimo capitolo.
Dopo anni di nulla Square Enix decide di dare nuova vita alla serie, con un seguito moderno non solo nello stile di gioco ma anche nella formula di vendita, con una doppia edizione completa e freemium, un po’ come va di moda oggi con i vari giochi mobile.
Questa scelta sulla carta funziona alla perfezione. Vuoi il gioco completo, con l’accesso allo story mode, a tutti (o quasi) i personaggi, ai vari tracciati e a modalità extra? Bene, paghi 50 euro (49.99€ per l’esattezza) e in cambio ricevi la Chocobo GP “full experience”, compreso un bonus per acquistare il primo Season Pass ed accedere così ai 2 personaggi extra (Cloud e Squall) della season.
La versione Lite invece offre poco o nulla, se non il prologo (per invogliare il giocatore a passare alla versione completa di Chocobo GP), la possibilità di giocare con gli amici che possiedono il gioco, una manciata di piloti base e la possibilità di gareggiare nella modalità evento principale, ovvero quella che da il nome al gioco, la Chocobo GP.
E fin qua tutto ha senso. Chi scarica la versione Lite del gioco magari lo fa perché non gli interessa lo story mode e decide di investire il suo tempo gareggiando online, magari investendo nell’acquisto del pass stagionale o nelle estetiche dei personaggi sbloccati. Tutto legittimo.
Peccato però che la prova su strada di Chocobo GP non sia poi così piacevole, e tutte le buone intenzioni del caso si scontrano contro una realtà che prende la piega peggiore dei giochi freemium, e in qualche modo influenza anche chi nel gioco ci ha voluto credere ed investire soldi comprando la versione completa.
Prima di tutto il Pass Stagionale consente di ottenere maggiori ricompense rispetto a quello gratuito, ma è pur vero che la progressione dei suoi livelli è tremendamente lenta e vincolata ai vostri piazzamenti all’interno del torneo. Torneo che andrà ripetuto infinite volte per raggiungere il primo vero premio del pacchetto (il motivo per cui deciderete di acquistarlo), ovvero Cloud da Final Fantasy VII. C’è quindi la possibilità che si decida di acquistare il pass e di non riuscire ad arrivare nemmeno al primo reward di “valore”, ne tanto meno a quelli avanzati dislocati a più riprese nei livelli più alti del pass, nel caso non si riesca a giocare con costanza a Chocobo GP.
Ma i problemi non finiscono qua. Nell’eventualità che si decida di non acquistare il pass premium ma di sfruttare solamente quello gratuito, non solo verremo automaticamente tagliati fuori dallo sblocco di Cloud (giustamente), ma le possibilità di sbloccare l’altro personaggio legato all’Evento Stagionale ed accessibile a tutti, Squall (FF VIII), si allungano tremendamente in quanto i Guil richiesti (in valuta in game) saranno ottenibili molto lentamente con la sola progressione dei livelli o completando le sfide giornaliere e settimanali (senza mettere mano al portafogli, sbloccare Squall vi porterà via all’incirca una quindicina di giorni).
Senza contare poi una terza valuta di scambio presente nel Negozio Biglietti, che servirà ad acquistare alcune estetiche (semplici reskin a conti fatti) ed ottenibile solamente completando certe sfide nello story mode, o in assenza di quello con le già citate attività giornaliere.
Per quanto questo sistema sia lento e confusionario, il vero problema di Chocobo GP non coinvolgerà troppo gli utenti della versione Lite, consci di accedere ad una versione castrata (ma gratuita di Chocobo GP) ma quelli che acquistano il gioco completo, trovandosi tutte le problematiche e le meccaniche degli utenti freemium, con il solo vantaggio di avere accesso ad uno story mode che altro non è che un semplice pretesto per sbloccare il parco piloti e auto di Chocobo GP.
Riguardo proprio lo story mode questo si sviluppa nell’arco di circa 10 capitoli, con tanto di epilogo e prologo, e vedrà protagonisti il tenero pennuto giallo e il suo inseparabile amico Atla in un’avventura automobilistica nella quale aiuteranno il misterioso Pilota X ad arruolare partecipanti per organizzare un torneo, il cui premio permetterà al vincitore di esaudire qualsiasi suo desiderio.
Nell’arco della modalità storia sarà possibile incontrare alcuni volti noti della serie, dalle varie summon come Ifrit, Shiva e Ramuh, ai protagonisti dei vari capitoli di Final Fantasy tra cui Terra, Vivi o Steiner e alcuni ritorni dai giochi dedicati ai chocobo, come Shirma, Camilla e Irma. Un cast ricco, per un totale di 24 piloti, che non brilla particolarmente di carisma ma che offre almeno una buona varietà per quanto riguarda le statistiche fra velocità, aderenza, accelerazione e derapata, che potranno essere modificate ulteriormente acquistando (sempre con i biglietti) le varianti dei modelli, uno votato alla maneggevolezza, l’altro alla velocità.
Una volta completata la modalità storia potremo affrontarla nuovamente ad un livello di difficoltà maggiore, ottenendo così nuovi extra, tra cui un personaggio segreto e nuovi veicoli.
Archiviata la storia e le sfide proposte per la raccolta dei biglietti, potremo scegliere se dedicarci allo studio delle piste, con le modalità off-line come Corsa contro il Tempo, il classico time attack, o prendere parte alle Gare in Serie, una playlist di gare da affrontare in solo o con un amico in split screen, dalla difficoltà crescente.
Le altre opzioni di gioco riguardano invece il competitivo online, e permettono di sfidare amici e giocatori da tutto in mondo, con la possibilità di impostare regole di gioco e personalizzare l’esperienza mutigiocatore a proprio piacimento e creare lobby da più piloti.
Per quanto giocare online, specie in compagnia, sia l’aspetto più funzionale e vincente dell’intero gioco, il multigiocatore classico viene fagocitato dalla modalità Chocobo GP, l’unica che darà incrementi di livello al pass stagionale. E di per sé non sarebbe assolutamente un male dato che si tratta di una modalità estremamente ben studiata e divertente.
A metà strada fra il classico torneo ad eliminazione e un battle royale, Chocobo GP vede sfidarsi contemporaneamente 64 giocatori divisi in 8 batterie, in ognuna delle quali passeranno solamente i primi 4 classificati, che otterranno l’accesso al round successivo e così via, fino alla vittoria del gran premio.
Chocobo GP è una modalità fresca, veloce, da consumare gara dopo gara cercando di battere più avversari possibile e guadagnare punti nella scalata al season pass.
Una modalità capace di catturare così tanto il giocatore da fargli sorvolare su un sistema di guida non proprio pulitissimo.
Anche perché diciamocelo, come si entra nel regno di Mario Kart è impossibile non finire sotto la lente di ingrandimento, e il confronto con il “RE” dei kart game è quasi inevitabile.
E Chocobo GP lo sa bene, dato che gran parte del gameplay, e del design delle piste pesca a piene mani, e nemmeno in maniera troppo velata, dalla serie Nintendo.
Proprio come nei giochi di guida dell’idraulico, gran parte delle meccaniche di gioco si basano sul drifting e sull’effetto turbo che scaturisce quando entreremo in curva derapando. Basterà premere un dorsale per effettuare un piccolo salto che farà slittare la macchina e, controllandola, si attiveranno due livelli di turbo, che daranno la spinta necessaria al veicolo per guadagnare maggior velocità.
Sebbene funzioni esattamente come in Mario Kart, qua si nota subito l’assenza di quella precisione chirurgica a cui ci hanno abituato i giochi di guida di Mario, cosa che si traduce in un controllo del veicolo non sempre millimetrico e reattivo. La natura arcade di Chocobo GP tira fuori gli artigli grazie a power-up e armi da usare contro i piloti avversari per aggiudicarci la gara. Una volta raccolto su strada uno dei cristalli “cassa” basterà premere il tasto dedicato per utilizzare l’oggetto e trarne immediatamente un beneficio istantaneo, sia questo uno scudo protettivo dai colpi nemici, un teleport che ci farà avanzare senza problemi lungo il circuito o la Magilite, incantesimi elementali ispirati alle magie della serie di Final Fantasy, ognuno dei quali potenziabili e dagli effetti variabili a seconda del tipo.
La componente agonistica è un elemento da tenere sempre in considerazione in questo tipo di giochi, che non va mai sottovalutato, dato che in qualsiasi momento le sorti della gara potrebbero essere sovvertite da un colpo gobbo di qualche nostro avversario. Una cosa che non abbiamo invece apprezzato è la durata degli effetti degli attacchi subiti, che bloccheranno fin troppo a lungo il nostro pilota rendendogli difficile la ripresa e la risalita in classifica, e spesso, specie online, questo comprometterà direttamente la gara.
A disposizione di ogni pilota c’è poi una mossa speciale che si caricherà più volte nel corso della gara, ognuna delle quali permette di sfruttare un potere unico ed avere la meglio sugli altri. Ad esempio Chocobo diventerà invincibile per qualche secondo avanzando a tutta velocità, Steiner potrà attaccare le altre auto con la spada, Shirma alzerà invece uno scudo che rimanderà al mittente tutti gli attacchi.
Al lancio Chocobo GP propone 9 piste ispirate ad altrettante location provenienti dai vari capitoli di Final Fantasy e dai giochi della serie Chocobo, come l’iconica Fattoria dei Chocobo, Zozo da Final Fantasy 6, Alexandria dal IX e Gold Saucer dal settimo capitolo. E se il numero di tracciati dovesse sembrarvi misero, ogni pista presenta alcune varianti che ne modificano sostanzialmente lunghezza e fisionomia per un totale di 21 percorsi nei quali mettere alla prova le vostre abilità.
Tecnicamente ci troviamo tra le mani un prodotto estremamente solido su Nintendo Switch, un racing game che lato grafico riesce a tener testa a produzioni ben più conosciute. Il frame rate è solidamente ancorato a 60fps, le piste sono abbastanza ricche di dettagli e ben articolate nello sviluppo del tracciato, e le corse procedono lisce come l’olio senza alcun problema.
Trattandosi di un titolo “mash-up” della serie di Final Fantasy ci saremmo aspettati un po’ più riferimenti ed easter egg all’interno delle piste, qualcosa che facesse gridare il fan-boy che è in tutti noi. Invece pur essendo tutto piacevole e funzionale, sembra mancare di quel qualcosa in più, quel quid che avrebbe sicuramente aiutato, quantomeno sul fronte citazionistico. Così come per il gameplay anche lato design ritroviamo forti similitudini con Mario Kart e i suoi tracciati, sensazione che culmina con un circuito simil “Pista Arcobaleno”, come per dire “ce lo abbiamo pure noi”.
Molto meglio invece dal lato sonoro del gioco dove Chocobo GP ripercorre un po’ la storia della serie di Final Fantasy, riproponendo alcuni brani riarrangiati per l’occasione, che qua si sposano alla perfezione con lo spirito agonistico del gioco, come ad esempio l’immancabile Battle on the Bridge.
Assente invece la possibilità di selezionare l’audio originale giapponese, obbligandoci ad un doppiaggio inglese abbastanza anonimo e per nulla convincente.
Chocobo GP riporta in vita la serie racing di Final Fantasy e tenta il debutto su Nintendo Switch con un gioco che convince ma non del tutto. Fra gli aspetti che abbiamo apprezzato troviamo sicuramente la modalità Chocobo GP e un comparto tecnico solidissimo a supporto di un sistema di guida che, per quanto derivativo e con qualche problema di troppo, si lascia giocare con piacere. Da rivedere da parte di Square Enix tutto il macrocosmo delle microtransizioni e la progressione dei pass stagionali, elementi che, specie per chi decide di comprare la versione completa del gioco, appaiono decisamente fuori posto e poco coerenti. Chocobo GP avrà un futuro? È difficile dirlo al momento, anche se in cuor nostro ci speriamo. C’è da dire che l’uscita di Chocobo GP arriva con pessimo tempismo a ridosso del rilascio del Pack Espansione di Mario Kart 8 Deluxe, un meteorite che rischia di seppellire il povero Chocobo GP, vittima innocente del “RE” dei kart game.