Vivi, muori, ripeti
Dopo essere stato protagonista di tutte le ultime conferenze a tema videogiochi, finalmente Deathloop è arrivato sul mercato, con tutta la sua follia e divertimento inaspettato che lo rendono indubbiamente uno dei titoli da non lasciarsi scappare di questo 2021. Arkane Studios costruisce una storia semplice ma articolata con un’ambientazione colorata ed un gameplay che mischia l’action e stealth facendo un uso intelligente di indizi ed enigmi ambientali da scoprire col tempo o per meglio dire da scoprire giorno dopo giorno.
Avviato il titolo ci ritroveremo nei panni di Colt, risvegliatosi senza memoria in una spiaggia durante l’alba e le stesse sensazioni provate dal protagonista verranno immediatamente trasmesse al videogiocatore. I primi momenti saranno infatti parecchio nebulosi e solleveranno molti punti interrogativi ma man mano che passeranno i minuti e si inizieranno a posare i tasselli del puzzle, il tutto diventerà più chiaro e si comincerà a prendere dimestichezza con le meccaniche di gioco. Dopo aver fatto fatto conoscenza via radio della misteriosa Julianna che si opporrà al nostro protagonista per tutta la durata del titolo, recupereremo le prime armi ed equipaggiamenti ed avanzeremo quindi tra le strade di Blackreef dove incontreremo i suoi abitanti chiamati eternalisti che tenteranno di fermare la nostra avanzata verso un obiettivo ancora ignoto sia a Colt che al videogiocatore stesso. Dopo pochi minuti però il titolo ci porterà forzatamente tra le calde e confortevoli braccia della morte che però non daranno la meritata pace al nostro protagonista ma lo metterà di fronte alla cruda realtà.
Scopriremo quindi di trovarci bloccati all’interno di un Loop della durata di 24ore, terminate le quali o andando incontro alla morte dovremo ricominciare tutto dal principio. A darci il buongiorno ad ogni nostro risveglio troveremo sempre la voce di Julianna, che tenterà in tutti i modi di convincere Colt ad accettare lo status quo corrente impedendogli di spezzare il Loop. Compito non facile, in quanto l’unico modo possibile per far si che ciò accada sarà quello di uccidere tutti gli 8 Visionari a capo degli eternalisti in un unico ciclo di 24 ore. Colt potrà infatti muoversi tra i quattro distretti di Blackreef (il Complesso, Updaam, La Baia di Karl e Fistad Rock) in quattro momenti diversi della giornata (Mattino, Mezzogiorno, Pomeriggio e Sera). La combinazione di questi momenti e luoghi darà vita ad una mappa di gioco variopinta che vedrà diverse disposizioni dei nemici, luoghi aperti o chiusi ed oggetti che saranno presenti solo in base al momento della giornata esplorato. I vari indizi che troveremo di volta in volta saranno i nostri tasselli del puzzle che via via prenderà sempre più forma facendoci tornare a visitare i distretti in diverse occasioni per arrivare alla soluzione finale di questo macro enigma e spezzare finalmente il loop. Nostro fidato compagno durante tutta la storia sarà lo strumento di hacking che ci permetterà di bypassare sensori per aprire porte o finestre, disattivare i rilevatori di movimento ed hackerare le torrette meccaniche per convertirle alla causa di Colt e poterle lasciare ad esempio in mezzo ad un gruppo di eternalisti pronte a dare fuoco al loro arsenale e seminare il caos tra le vie di Blackreef. Dopo l’introduzione al titolo che ci servirà come una sorta di tutorial del gioco e delle sue meccaniche sbloccheremo quattro cose di fondamentale importanza che ci apriranno nel pieno di Deathloop: la capacità di raccogliere residuo, le piastrine, le tavolette e la possibilità di giocare come Julianna.
Durante le prime fasi di gioco al termine di ogni giorno o morte Colt perderà infatti tutti i collezionabili raccolti fino a quel momento, cosa che cambierà dopo aver guadagnato la capacità di raccogliere residuo. Ogni Visionario o Eternalista ucciso rilascerà una quantità di residuo,che potrà inoltre essere raccolto anche da eventuali oggetti sparsi per l’area di gioco o sacrificando dal pannello della dotazione i collezionabili doppi o inutili per il nostro approccio al gioco. Grazie al residuo potremo quindi infondere le armi, le piastrine e le tavolette trovate durante le nostre visite ai distretti per poterle conservare e trovarle nell’inventario all’inizio di ogni ciclo.
Le piastrine invece saranno una sorta di potenziamenti da poter equipaggiare alle armi per aggiungere e migliorare alcune caratteristiche o da dare a Colt stesso, fino ad un massimo di 4, per potergli aumentare la salute, il livello di potere e/o dargli abilità come il doppio salto, la ricarica più veloce delle armi, e molto altro.
Per quanto riguarda le Tavolette saranno invece degli equipaggiamenti che Colt potrà raccogliere dai Visionari uccisi che gli conferiranno diversi poteri tra cui il poter spazzare via i nemici con la telecinesi, rendersi invisibile per una manciata di secondi, potersi teletrasportare a corto raggio, collegare tra loro i nemici per causargli lo stesso danno ed infine potersi potenziare temporaneamente per infliggere più danno e subirne meno. Ogni tavoletta potrà a sua volta essere potenziate fino ad un massimo di due potenziamenti e potremo assegnare a Colt solo 2 tavolette alla volta, da scegliere accuratamente in base al tipo di missione. In aggiunta a queste Colt avrà a disposizione una terza tavoletta che porterà sempre con se e che gli conferirà due vite aggiuntive che faranno fare al nostro protagonista un breve “rewind” sulla mappa ad una posizione precedente al luogo della sua morte prima di terminare in maniera definitiva il Loop e passare quindi al giorno successivo.
Ultima ma non in ordine di importanza, la possibilità di giocare come Julianna per proteggere il loop. Questa meccanica introduce sapientemente nel titolo una sorta di Multiplayer. Durante le nostre partite potremo infatti ricevere la visita di poco piacere di un giocatore online nei panni di Julianna che attiverà delle barriere da disattivare per poter uscire dal distretto. L’invasione non sarà sempre scontata e potrebbe arrivare in un momento qualsiasi della nostra spartita, scombussolando completamente il nostro piano o costringgendoci ad uscire allo scoperto dal nostro approccio stealth alla missione. Così come potremo essere invasi, potremo invadere a nostra volta la partita di altri giocatori nei panni di Julianna che avrà una sola vita rispetto a Colt ma avrà anche alcuni poteri aggiuntivi come la possibilità di mimetizzarsi come un comune eternalista. Una meccanica ed una modalità veramente ben gestita che consentirà divertimento da entrambe le parti oltre che essere una fonte preziosa di potenziamenti per le nostre tavolette e per mettere le mani sul prezioso equipaggiamento e sulle armi del nostro avversario.
Giocato su PS5, dove al momento è in esclusiva temporale, Deathloop risulta ineccepibile dal punto di vista tecnico, con un gameplay sempre fluido e nel quale non ho mai riscontrato bug o problemi durante tutta la mia durata della storia di Colt con 60fps inchiodati. Ottimo anche il comparto sonoro e la magnifica colonna sonora ma il vero punto di forza è dato dal MERAVIGLIOSO doppiaggio italiano. Dopo aver dato la voce a Deacon in Days Gone, Francesco Rizzi presta la sua voce a Colt tirando fuori al meglio tutta la rabbia, la frustrazione e soprattutto il colorito linguaggio del personaggio. Dall’altro lato troviamo invece a dare la voce a Julianna una bravissima Alice Bertocchi che tiene testa al Colt di Rizzi dando vita ad uno scambio vocale magnifico tra i due personaggi. Un po’ altalenante invece l’intelligenza artificiale dei nemici. Se vi troverete in mezzo ad un fuoco incrociato, state pur certi che vi risveglierete facilmente sulla spiaggia nel giro di pochi secondi ma vi basterà sparare dai tetti o rimanere invisibili per seminare il caos senza mai essere praticamente visti o raggiunti dagli eternalisti. Le poche volte che sono infatti morto durante la storia di Colt è stato quasi sempre per colpa di un giocatore che mi ha invaso nei panni di Julianna. Anche l’inventario armi risulta poco fornito con circa 7-8 armi differenti da equipaggiare con massimo 3 piastrine. Intelligente invece il sistema di creazione dei codici necessari per accedere a determinate aree all’interno della mappa che vengono generati in maniera randomica e differente per ogni giocatore impedendogli così di seguire guide o trovare codici online per saltare passaggi fondamentali del titolo.
Deathloop è un titolo che sinceramente mi ha estremamente sorpreso in maniera positiva. Su alcuni punti avrete quella sensazione di già visto soprattutto se avete giocato ad altri titoli di Arkane Studios, ma la modalità con la quale si sviluppa la storia con un sistema di progressione costante, con coraggio, colore, un gameplay solido unito all’ottima caratterizzazione del protagonista lo rendono un titolo assolutamente da recuperare e nel quale perdersi per almeno le 15-20 ore necessarie per concludere la storia di Colt.
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Deathloop è disponibile dal 14 settembre in esclusiva temporale per PS5