EA Sports WRC è il nuovo approccio di Codemasters nel mondo dei rally con licenze ufficiali. Numerosi alti e solo qualche basso indicano un buon punto di partenza per un futuro della serie che si prospetta roseo.
Tra gli studi di sviluppo più celebri al mondo spicca sicuramente la britannica Codemasters soprattutto per quanto riguarda i giochi di corse automobilistiche. Dopo l’acquisizione dello studio da parte di Electronic Arts nel 2021, molti giochi hanno cambiato il titolo, ma non la sostanza. Siamo, infatti, qui per parlarvi del nuovissimo EA Sports WRC, un franchise celebre per non dire unico per gli amanti delle corse di rally che vi porterà in giro per il mondo su ghiaia, ghiaccio, fango, neve e un più tranquillo asfalto.
Dopo grandi classici come Colin McRae Rally o il più recente DiRT Rally 2.0, Codemasters ha deciso di avventurarsi nei giochi di corse con licenza ufficiale sotto il marchio di EA Sports. Con Unreal Engine 4 come motore grafico al posto dell’EGO, WRC si rivela un solidissimo titolo di rally, giocabile per tantissime ore e ricco di dettagli, ma può ancora migliorare sulle modalità di gioco e il comparto tecnico.
Un’impronta più universale
È ormai risaputo che i giochi di rally fanno parte di una ristretta nicchia di titoli perlopiù giocati dai veri appassionati. Sia per il fattore popolarità che per la complessità del gameplay, i giochi di rally rispondono a esigenze nettamente differenti rispetto ad altri titoli automobilistici come Forza Motorsport, Gran Turismo, The Crew o lo stesso F1 sviluppato sempre da Codemasters.
Tuttavia con EA Sports WRC abbiamo potuto osservare il tentativo, non senza difficoltà, dello studio britannico di attirare quanti più giocatori possibile soprattutto i principianti. Questo è osservabile fin dal menu principale dove è possibile trovare la scuola di rally, una sorta di “omaggio” ai classici Gran Turismo, dove si possono imparare le basi del gameplay con un istruttore e varie prove. La Scuola, abbastanza completa nonostante le prove non siano tantissime, funge da solida panoramica allo sport in generale perché spiega efficacemente i comandi, la funzione del copilota nelle varie tipologie di gare e in piccola parte anche la storia stessa del rally.
Una volta avviata la modalità Carriera, la quale presenta a sua volta una difficoltà con un climax tendenzialmente crescente, anche se non sempre in maniera costante, è possibile osservare tutti gli aspetti positivi di un titolo che presenta licenze ufficiali. Questa, infatti, è fedelmente riproposta rispetto alla realtà ed è possibile scegliere se iniziare dalla divisione Junior WRC, dalla WRC 2 o direttamente dalla categoria massima. Poi si può decidere se correre per un team già esistente o crearne uno da zero con tanto di possibilità di creare una propria auto scegliendo anche i componenti meccanici ed estetici con tanto di usura tra usati, ricondizionati o nuovi.
Una volta iniziata la modalità, non potrete interromperla quindi ogni decisione va presa con attenzione e oculatezza, tuttavia potrete impostare la difficoltà a seconda della vostra esperienza con i titoli di rally. In ogni caso già dalla scelta o meno di crearvi un’auto, capite bene come un altro elemento fondamentale della modalità carriera sia il sistema economico interno con un budget settimanale determinato da vittorie, risultati nei vari eventi e sponsor.
Spendere soldi non è complesso, anzi rischierete davvero di essere dei pozzi senza fondo. Nelle prime corse innanzitutto dovrete fare i conti con le riparazioni, poiché nel caso sceglieste l’impostazione di danni simulati, basterà poco per creare grossi danni al veicolo. Poi per partecipare ad alcuni eventi sarà necessario possedere la giusta auto ed è presente un concessionario con oltre 70 veicoli tra cui scegliere (oltre alla sopracitata possibilità di crearvi l’auto che è sempre presente).
E infine dovrete migliorare il vostro team di ingegneri e di staff, per sfruttare al massimo le potenzialità delle auto e la funzionalità delle stesse. Guadagnare, però, non è semplice e dipende soprattutto dal piazzamento nelle varie tappe e dal risultato finale delle gare. Migliore è quest’ultimo, maggiore saranno i fondi che riceverete dal proprietario del team e dai vari investitori. Vi è anche una barra dell’umore che influisce sullo sviluppo del team, sui meccanici, sugli ingegneri e su tutta la squadra che richiede motivazione e riposo per essere in forma durante il più o meno lungo campionato (scegliete voi la lunghezza).
Tanti contenuti, con qualche dubbio sul futuro
EA Sports WRC, comunque, offre una montagna di contenuti con ben 17 località WRC attuali e vecchie glorie, più di 200 tappe con orografia e climi differenti e più di 600 chilometri di corse. Le 70 automobili citate poco sopra, comprendono sia quelle attuali del WRC, WRC 2 e Junior WRC, ma anche grandi classici degli ultimi 25 anni di rally. L’aspetto più curioso è che ogni macchina funziona in modo diverso, ha una prospettiva dell’abitacolo individuale e molto dettagliato e soprattutto può essere personalizzata nei minimi dettagli per quanto riguarda l’assetto, la livrea e le gomme. Dal punto di vista estetico è stato fatto un lavoro pazzesco, classico dei titoli Codemasters: potrete realizzare le vostre livree preferite, utilizzare quelle predefinite e personalizzarle e, come accade con F1, superando alcuni step del season pass, otterrete premi per aumentare la personalizzazione. Tuttavia questo aspetto, come vi spiegheremo più avanti, nasconde delle insidie che potreste già immaginare.
Come è tipico dei rally, in EA Sports WRC non si gareggia direttamente contro gli avversari, ma si guida esclusivamente contro il tempo e si inseguono così i tempi migliori. Ma non importa se state correndo attraverso le tortuose foreste della Svezia o sulle piste del Cile o della Spagna, vi è sempre bisogno di una giusta attenzione. Se non rimanete concentrati per un attimo, difficilmente potrete evitare un incidente. Non è prevista la funzione di riavvolgimento, a meno che non attiviate degli aiuti limitati, e anche la retromarcia in pista è punibile con penalità di tempo. Naturalmente, questo provoca occasionalmente momenti di frustrazione, ma aumenta anche l’intensità e la tensione, soprattutto nelle tappe lunghe.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, oltre alla modalità Carriera, al Campionato, alla Scuola e all’online, per gareggiare con gli amici o con il resto degli utenti in giro per il mondo (che riceverà una modalità e-sport nel 2024), c’è un innovativo tipo di contenuto: i Momenti. Sono tappe che si basano su tracciati iconici con la partecipazione di auto che hanno fatto la storia de WRC. In poche parole non sono solo gare con l’obiettivo di fare punti, ma un vero e proprio caleidoscopio di ricordi per tutti gli appassionati del rally che possono toccare con mano i momenti leggendari di questo difficile sport.
Questa speciale modalità riceverò col tempo nuove tappe e nuove sfide sia gratuitamente, sia purtroppo a pagamento. È proprio quest’ultimo elemento il vero inghippo, perché alcune aggiunte estetiche, ma anche alcune tappe e auto, saranno disponibili solo per chi ha un abbonamento attivo a EA Play. Quanto sarà predominante rispetto ai contenuti gratuiti? La speranza è che non abbia la priorità, ma purtroppo le probabilità che lo diventi non sono basse.
Un comparto tecnico che mostra i muscoli, ma non troppo
Tecnicamente, EA Sports WRC utilizza per la prima volta l’Unreal Engine 4 e lo fa in maniera molto soddisfacente, anche se non perfettamente. Il livello di dettaglio dell’ambiente è buono, ma su PlayStation 5 non è perfetto e non è raro osservare alcuni momenti in cui pur di caricarlo velocemente, calano di frame rate o la grafica ambientale risulta leggermente rallentata. In ogni caso si può impostare il livello di prestazioni, prediligendo il frame rate, la grafica o scegliendo un approccio più bilanciato. Il lavoro più grosso, comunque, è stato svolto sugli effetti meteorologici dinamici: le gare notturne sotto la pioggia o sulla neve sono tanto complesse quanto belle da guardare.
A tal proposito, infatti, la fisica di guida è stupenda e il gioco fornisce un ottimo feedback sulle condizioni del terreno. Il rally è estremamente intenso e ogni terreno regala delle emozioni uniche. Per esempio, quando si guida sulla ghiaia, possiamo letteralmente sentire ogni pietra e i vari ciottoli che picchiettano contro il veicolo. Sfrecciare tra le montagne o nelle piccole strade cittadine dona un piacere incredibile, tanto quanto cercare di non finire fuori strada.
Il realismo non è perfetto e forse nemmeno Codemasters voleva che lo fosse considerando i numerosi aiuti che si possono attivare per mitigare la difficoltà, tuttavia poteva essere svolto un lavoro più certosino sui danni ai veicoli. A volte si assiste a comportamenti eccessivi in caso di collisione con alcuni oggetti e a danni troppo pesanti rispetto alle dinamiche dell’incidente. Nulla che compromette il gameplay, ma a volte tocca fare riparazioni potenzialmente evitabili nella realtà.
Menzione d’onore anche sul comparto sonoro perché presenta delle chicche non di poco conto. Innanzitutto è interamente localizzato in italiano, anche nel doppiaggio e questo è fondamentale in un gioco che per il 50% si basa sui comandi attenti e puntuali del copilota. Gli effetti sonori sono di buon livello e rappresentano al meglio anche eventuali danni ai vari componenti meccanici dell’auto. Infine la presenza di EA Sports, così come già osservabile in altri titoli del produttore, garantisce una playlist musicale di tutto rispetto con tante licenze e diversi generi musicali per un coinvolgimento massimo.
Conclusioni
Nel complesso, EA Sports WRC è un ritorno in grande stile nel mondo del rally con licenza da parte di Codemasters. La vera forza del gioco risiede nei tracciati che oltre a essere numerosi forniscono un feedback veramente eccellente per quanto riguarda sia le diverse superfici sia la gestione dei veicoli su di esse. Il gameplay è selvaggio e ostico, ma estremamente giocabile e divertente anche per i non avvezzi al genere rally. Tuttavia, Codemasters deve stare attenta ai dettagli come per esempio un migliore uso dell’Unreal Engine 4 e una gestione oculata delle modalità di gioco cercando di bilanciare al meglio i contenuti a pagamento con quelli gratuiti. WRC resta ancora un gioco assolutamente consigliato per puristi, ma questo nuovo capitolo rappresenta un importante segnale di partenza per una prossima grande serie dello studio più aperta a tutti.