Emily in Paris: la recensione della seconda stagione 

Frizzante, divertente e colorata la seconda stagione di Emily in Paris arriva su Netflix il 22 dicembre 

Emily in Paris: la recensione della seconda stagione 

Manca davvero pochissimo all’arrivo su Netflix della seconda stagione di Emily in Paris. La serie dall’atmosfera parigina con protagonista Lily Collins arriverà sulla piattaforma streaming il 22 dicembre. Abbiamo visto Emily in Paris 2 in anteprima e possiamo garantirvi che il ritmo incalzante, gli abiti alla Sex and the City e la frizzantezza che contraddistinguevano la prima stagione restano costanti anche nella successiva. Emily in Paris 2, tuttavia, non è più una novità e alcune ripetizioni risultano stucchevoli. L’attenzione viene distolta dai social personali di Emily e si focalizza sull’aspetto sentimentale della vita della ragazza di Chicaco, il triangolo amoroso è alle porte. Ecco la nostra recensione di Emily in Paris 2. 

Ecco il trailer di Emily in Paris seconda stagione

La recensione della seconda stagione Emily in Paris

Emily in Paris ha conquistato il pubblico di Netflix nel 2020 collocandosi fin da subito tra le serie più viste della piattaforma streaming. La moda, la vita agiata e il lusso sono solo alcune delle similitudini che legano la nuova serie con protagonista Lily Collins al famosissimo show di fine anni ’90, Sex and the City. Gli appassionati della serie HBO con protagonista Sarah Jessica Parker hanno fin dai primi trailer individuato in Emily in Paris una potenziale erede. La prima stagione, infatti, rispettava tutti i canoni di stile, glamour e lusso che apprezzavano gli spettatori delle avventure di Carrie, in oltre, aggiungeva quel pizzico di attualità rigorosamente necessaria. 

La seconda stagione di Emily in Paris reggerà il confronto con il revival di Sex and the City, And Just Like That oppure sarà destinata a cadere ben presto nel dimenticatoio?

Tra conferme e delusioni Emily in Paris 2 resta al passo con la prima stagione?

Emily in Paris 2 mantiene l’irriverenza, la frizzantezza e spensieratazza che avevano caratterizzato la prima stagione della serie Netflix. Purtroppo, però, la nuova stagione non è così travolgente come la prima. Moda, marketing e vita parigina restano le grandi protagoniste di Emily in Paris, un agglomerato di stereotipi francesi non sempre affrontati nel modo giusto. Alcune battute ripetute più e più volte durante le stagioni risultano ridondanti ed eccessive, del tutto fuori luogo. 

Il ritmo permane frenetico in perfetta armonia con la vita di Emily e con la confusione sentimentale che la avvolge. Emily in Paris 2 riprende esattamente nel punto in cui si era conclusa la prima stagione: Emily è alle prese con il senso di colpa per i sentimenti che prova verso Gabriel (Lucas Bravo), lo chef sua amico e confidente, e la consapevolezza di aver ferito l’amica Camille (Camille Rataz), ex fidanzata di Gabriel ancora innamorata del ragazzo. La battaglia sentimentale tra amicizia ed amore, seguire il proprio istinto o il senso del dovere affiancano Emily per l’intera durata della nuova stagione, anche quando un nuovo uomo, Alfie (Lucien Laviscount) si interfaccia con la giovane e per nulla parigina Emily. Il triangolo era abbastanza scontato, tipico di ogni serie romance che si rispetti, non è troppo banale ma il finale sembra essere già scritto. Alfie non fa breccia nel cuore dello spettatore, soprattutto dopo un gesto davvero indecoroso situato nell’ottavo episodio della seconda stagione. Gesto davvero maleducato e tranquillamente evitabile. Gabriel, invece, è affascinate, gentile e premuroso. Incarna alla perfezione i valori dell’uomo ideale dei classici Disney. Un compagno perfetto per Emily, in sintonia con le passioni, le inclinazioni e le aspettative della ragazza di Chicago. Purtroppo, per esigenze di sceneggiatura, lo spazio destinato alla coppia Emily- Gabriel e allo stesso Gabriel è inferiore rispetto alla stagione precedente. Mancano i momenti teneri e ricchi di pathos che avevano fatto sospirare i fan della ship nella prima stagione. Presumibilmente, se Emily in Paris 2 avrà successo, potremo attenderci nuovi spumeggianti frame dei due piccioncini nella terza stagione della serie. 

Tanto francese e non solo Parigi, le novità di Emily in Paris 2

Grande spazio in Emily in Paris 2 è stato destinato alla lingua francese. Molte linee di dialogo sono totalmente in francese, scelta logica e sensata soprattuto quando le conversazioni avvengono solo tra personaggi francofoni. Irrealistico nella prima stagione era il persistete utilizzo dell’inglese anche in assenza di Emily. La cura e l’attenzione per la lingua francese rende onore a Netflix anche se poi perde parte del merito, come accennato poco fa, con le eccessive battute fuori luogo a danno della popolazione parigina. 

In Emily in Paris 2 Parigi non l’unica città che fa da sfondo alle avventure dei protagonisti della serie. Infatti, Emily & company trascorrono uno spensierato weekend nella splendida e soleggiata Saint-Tropez, simbolo di svago e divertimento per il team di Savoir. 

I personaggi comprimari come Mindy (Ashley Park) e Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu) vengono approfonditi e analizzati sotto luci diverse rispetto al passato. Entrambe le donne, forti ed indipendenti, avranno nuove e travolgenti relazioni sentimentali in grado di scavare a fondo nel loro passato, nelle loro insicurezze e fragilità. 

Gli episodi sono 10, come nella prima stagione, della durata ciascuno di 30 minuti circa. Il ritmo resta rapido ed incalzante e le avventure di Emily permangono strettamente legate al suo ambito lavorativo e alla sua vita da turista parigina. Purtroppo in Emily in Paris 2 scompare la sottotrama dedicata al mondo di Instagram ed alla vita da influencer di Emily che aveva affascinato e convinto nella prima stagione. Pochissimi sono riferimenti al profilo social in rapida ascesa della ragazza. Peccato, era uno degli aspetti più accattivanti della serie. 

In conclusione Emily in Paris 2 è scorrevole, intrattiene e diverte ma non conquista né  sorprende come la prima stagione. L’effetto novità e le particolarità della stagione d’esordio sono venute a meno lasciando qualche briciola di retaggio sparse qua e là. Emily in Paris resta comunque apprezzabile alla luce dei difetti.

Arriverà la terza stagione di Emily in Paris? Ancora nulla è stato confermato da Netflix ma, dato il successo che è previsto per l’attesissima seconda stagione, possiamo presumere che la piattaforma streaming non tarderà ad annunciare la notizia del rinnovo della serie. 

Leggi anche: The Witcher: la guida alla serie Netflix