Video hentai con Tifa di Final Fantasy VII interrompe un convegno del Senato italiano

Il video è apparso durante il convegno "Per una pubblica amministrazione trasparente"

Final Fantasy VII

Video hentai con protagonista Tifa di Final Fantasy VII irrompe incredibilmente durante un convegno del Senato italiano in diretta su Zoom e su Senato TV

Ha dell’incredibile, ma è tutto vero! Nella giornata di ieri durante un convegno online del Senato italiano in diretta su Zoom, qualcuno si è intrufolato interrompendo incredibilmente la riunione e condividendo grazie al suo schermo un video hentai di Final Fantasy VII con protagonista Tifa (personaggio iconico del titolo di Square Enix).

Così Maria Laura Mantovani, senatrice del Movimento 5 Stelle ha commentato l’accaduto ai microfoni dell’ANSA, senatrice del Movimento 5 Stelle:

“Dopo mezz’ora dall’inizio, alle 15.30 circa, alcune persone, entrate nella riunione con nomi probabilmente fasulli, hanno condiviso lo schermo“, “e per meno di un minuto si sono viste scene di sesso tra un uomo e una donna in forma stilizzata e senza i volti, probabilmente era un manga o un cartone animato”.

Il tutto è successo durante il convegno “Per una pubblica amministrazione trasparente” e dove evidentemente di trasparenza e trasparenze, l’artefice del fatto ne ha volutamente fatta vedere fin troppa interrompendo il convegno e pubblicando il video hentai con protagonista Tifa Lockart. Tra le altre cose tra l’imbarazzo generale, il video è andato anche in diretta su Senato TV, trasmessa direttamente da Palazzo Madama e con il video che a quanto pare è durato quasi un minuto e che una volta tolto ha proseguito solamente con l’audio per qualche manciata di secondi. Inoltre per arricchire il tutto e rendere questa storia ancora più incredibile, il meeting su Zoom vedeva anche la presenza del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi che ha visto poco prima del suo intervento la particolare performance di Tifa.

Nonostante ancora non sia chiaro come sia accaduto il fatto, la Mantovani ha sporto una denuncia alla Polizia Postale in cerca del colpevole.