Fire Power 1 – Recensione

La nuova opera di Robert Kirkman

Robert Kirkman si butta sulle arti marziali

Questo 2020 popolato da mille disgrazie e problemi è stato anche il primo anno senza The Walking Dead, la graphic novel a tema Zombie più famosa degli ultimi anni. L’anno scorso con un annuncio a sorpresa Robert Kirkman, autore dell’opera, dichiaro che il prossimo volume in uscita sarebbe stato l’ultimo dando così una degna conclusione ai suoi personaggi e lasciando finalmente più tempo a disposizione per lo sceneggiatore da dedicare ad altre opere. Una delle prime a vedere la luce è stata Fire Power, realizzato con il disegnatore di Daredevil Chris Samnee e che proietta il lettore nel mondo delle antiche arti marziali.

Fire Power vede come protagonista il giovane Owen Johnson, che dopo aver viaggiato in tutto il mondo allenandosi di maestro in maestro nella nobile arte delle arti marziali giunge finalmente all’antico tempio del maestro Wei Lun con molto domande sul passato dei suoi genitori apparentemente legato a quel luogo. Tra duri allenamenti, pose armoniose e scontri all’ultimo pugno, Owen dovrà dimostrare di essere degno delle lezioni del maestro e delle risposte alle sue domande, cercando di scoprire il segreto del Pugno di Fuoco. La storia è la classica di tutti i film di questo genere con lo straniero che arriva al tempio, viene malvisto dai compagni che lo reputano non degno, vive una breve storia d’amore e così via. Storia semplice ma efficace. Soprattutto per quelli che come il sottoscritto in un fumetto di arti marziali si aspettano nel 80% dei casi, pochi dialoghi e tanta, tanta azione. Nonostante Owen sia ben caratterizzato, il bizzarro maestro Wei Lun ruba la scena al protagonista. Questo vecchietto con le Air Jordan che segue l’antica via shaolin non rinunciando a tutte le comodità dei tempi moderni con smartphone ed ipod compresi. Il primo volume intitolato Preludio e portato in Italia come sempre da Saldapress è esattamente quello che dice il titolo, un’anticipo di una storia pronta ad espandersi ed il finale vi farà solo far crescere numerose domande sul futuro e sulla strada che percorrerà l’opera.

Il vero punto di forza però è dato dal sempre magistrale tratto di Samnee, pulito, chiaro, ridotto all’essenziale ma in grado da trasmettere al lettore tutta la dinamicità dei movimenti shaolin e la potenza dei colpi sferrati. Gli anni passati sul diavolo di Hell’s Kitchen di casa Marvel hanno dato al disegnatore tutta l’esperienza possibile per la rappresentazione delle pose e dei movimenti che fluiscono come una danza tra le varie vignette intagliate saggiamente per seguire i movimenti dei personaggi.

Il tutto è supportato dal sapiente uso dei colori di Matt Wilson che si diverte con un’ottima alternanza di colori freddi e caldi.

 

Parlare poi della qualità del volume di Saldapress ormai risulta quasi ridondante. Se vi è capitato di tenere in mano almeno una volta uno dei loro volumi non rimarrete sicuramente sorpresi dalla qualità riposta nel primo volume dell’opera. Composta da 160 pagine a colori racchiuse nell’ormai solita cartonatura con dettagli lucidi. Presenti inoltre al fondo a completare il tutto, le tavole di Samnee sul design dei personaggi.

Fire Power Vol. 1 Preludio è solo un assaggio di quello che verrà. Una storia semplice, volutamente stereotipata ma ricca di azione e scontri. Un fumetto, la cui lettura scorre fluida e rapida e che sicuramente risulta piacevole e divertente.

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Fire power: 1
  • Kirkman, Robert (Author)