Granblue Fantasy: Relink è finalmente disponibile su console PlayStation e PC.
In ambito gaming non è raro imbattersi in titoli dallo sviluppo travagliato, e negli sono stati molti i casi in cui i lavori di determinati titoli è ripartito da zero, magari dopo la rottura di certi equilibri all’interno del team. Granblue Fantasy: Relink è proprio uno di quei giochi, la cui gestazione è durata per ben 8 anni, un tempo che ha visto l’abbandono di Platinum Games dal progetto iniziale e il ritorno ad uno sviluppo interno da parte Cygames che ne ha ripreso le redini fino alla sua pubblicazione. E quando lo sviluppo è seguito da tutti questi problemi è facile che a risentirne sia il prodotto finale.
Ed oggi siamo qua per scoprire se tutta questa attesa per Granblue Fantasy: Relink è stata ripagata.
Versione Testata: PlayStation 5
Granblue Fantasy è uno dei gatcha giapponesi più di successo degli ultimi anni, che ancora oggi tiene testa nel fitto mare di giochi mobile. Questo successo ha spinto Cygames ad esplorare ed espandere l’universo di Granblue Fantasy con una serie di progetti transmediali, tra cui troviamo adattamenti light novel e manga, una serie anime e degli spinoff, come l’apprezzato picchiaduro ad incontri Granblue Fantasy Versus: Rising (di cui trovate qua la nostra recensione) e appunto Granblue Fantasy: Relink, un action-JRPG che vi porterà a vivere le avventure della Grandcypher e della sua compagnia di eroi erranti.
Al posto di riadattare le vicende di Granblue Fantasy come un racconto di origini, Relink compie un’operazione un po’ controtendenza ambientando la sua storia dopo la sconfitta dell’impero di Erste, introducendo all’interno del racconto un segmento inedito ambientato nell’inesplorata contrada celeste di Zegagrande.
Granblue Fantasy: Relink inizia senza troppi preamboli, e vede i nostri eroi attaccati improvvisamente da un gruppo di viverne. Nel tentativo di difendersi Lyra evocherà il potente Bahamut, perdendone stranamente il controllo e finendo su una delle isole dell’arcipelago fluttuante di Zegagrande. Recuperata la situazione il gruppo si stabilirà in uno degli avamposti di zona, collaborando con gli abitanti locali e portando a termine missioni di varia natura, nell’attesa di riparare la propria nave distrutta da Bahamut. Ed è qua che troveranno l’aiuto di Rolan, un “aggiustatutto” che offrirà loro una mano in cambio di una collaborazione e che li porterà ad indagare sul mistero che sta portando fuori controllo le divinità primordiali della contrada celeste di Zegagrande, con esiti del tutto inaspettati.
La storia di Granblue Fantasy: Relink ha il pregio di lasciarsi apprezzare da tutti, dai fan del “mobage” che ritroveranno tutti i riferimenti del caso, a chi si avvicina per la prima volta alla serie, che grazie ad un racconto efficace (nella sua semplicità) e a qualche aiutino extra dato dal glossario e da dei piccoli riassunti, riescono a dare un’idea abbastanza chiara ed esaustiva degli eventi pregressi, che qua appaiono come un contorno non necessario per poter godere a pieno del racconto.
Per quanto la campagna sia estremamente piacevole e ben raccontata, soffre di alcune criticità “strutturali” all’interno della narrativa: da un lato abbiamo un racconto che si consuma con estrema velocità, dall’altra la presenza di diversi personaggi, cattivi compresi, che non riescono ad emergere come si spererebbe, rimanendo nelle retrovie del racconto.
Granblue Fantasy: Relink si snoda all’interno di 10 capitoli, che una volta conclusi vi apriranno la strada verso il Capitolo Ø, una sorta di end game che fa da epilogo alle avventure degli eroi della Grandcypher, e che propone una nuova porzione di storia intervallata da una serie di contenuti secondari, tra cui spicca un’interessante modalità online simil-MMORPG.
Se l’opera a cui si ispira è un gatcha game caratterizzato dalla presenza di tantissimi personaggi, Granblue Fantasy: Relink ripropone questa pluralità del cast anche in questo JRPG, ampliando il roster iniziale con nuovi membri del party ottenibili scambiando l’apposito ticket nello shop locale. In questo caso i nuovi compagni non avranno un ruolo attivo all’interno del racconto, ma la loro storia può essere approfondita attraverso gli Episodi del Destino, una serie di racconti dedicati al singolo personaggio che si sviluppa alla stregua di una visual novel, con alcuni eventi che permettono anche di sbloccare dei potenziamenti.
A livello invece di regia, Granblue Fantasy: Relink è un ottimo anime RPG che non ha da invidiare nulla agli esponenti del genere più famosi. Le sequenze animate godono di una bella taglio registico, così come la costruzione delle battaglie con i boss, con più fasi e passaggi da eseguire per poter abbattere il nemico di turno.
Da questo punto di vista, spostandoci a parlare del gameplay, Granblue Fantasy: Relink ha qualcosa da dire nell’affollato mare degli action RPG. Un gameplay dalle meccaniche semplici, ma che si lascia giocare con piacere, grazie ad una progressione ben equilibrata, che lascia il grosso del grinding al post game, dove dedicarsi alle missioni avanzate e più difficili.
Il combat system è dei più semplici ma non per questo meno divertente da giocare. Ogni personaggio dispone di due tipologie di attacco, alternabili per creare combo, mentre con la pressione di un dorsale è possibile utilizzare una delle 4 arti equipaggiabili, che saranno utilizzabili a cooldown e potenziabili nel tempo in base agli attacchi inflitti. Chiude il ventaglio di possibilità una parata rapida e una schivata che ci riporta subito in fase offensiva non appena eviteremo i colpi nemici con il giusto timing. C’è poi tutto un sistema di crescita del personaggio chiamato “Competenze”, uno triplo skill tree da sbloccare tramite dei punti ottenuti completando le varie missioni e che consentono di sbloccare nuove tecniche e abilità passive, come incrementi di attacco e difesa, maggior vita e altre statistiche varie.
I combattimenti avvengono in maniera abbastanza dinamica. Abbiamo parlato della varietà delle boss fight, ma questo dinamismo lo ritroviamo anche nell’interazione con i nostri compagni di party grazie agli attacchi Legame, una serie di colpi eseguito in tandem con uno dei nostri amici, per poi sferrare un attacco congiunto con tutta la squadra liberando le potenti Arti Celesti e culminando nella raffica a catena.
Nonostante il gioco sia di per sé facile nell’approccio, approfondendo le varie opzioni si nota una stratificazione di meccaniche volte a migliorare la resa dei nostri personaggi, come il Fabbro, che ci consentir di forgiare nuove e potenti armi, o potenziare quelle già in nostro possesso, così come i Sigilli, amuleti installabili all’interno dell’arsenale e che permettono di migliorare ulteriormente le caratteristiche dell’arma e del personaggio. Anche in questo caso durante l’avventura principale non avrete mai grossi problemi nel gestire il vostro equipaggiamento, mentre nel post game potrete approfondire al meglio tutto quello che il gioco ha da offrirvi, dedicando tempo nel recuperare le risorse richieste per gli equipaggiamenti migliori del gioco.
Uno degli aspetti che ci ha più convinto e coinvolto di Granblue Fantasy: Relink è sicuramente la sua modalità online. La possibilità di prendere parte ad una serie di missioni con altri 3 giocatori dona al gioco un sapore da MMORPG. Tramite il matchmaking potremo impostare vari aspetti della missione, oppure buttarci immediatamente nell’azione tramite l’accoppiamento veloce. Nonostante durante il corso dell’avventura abbiamo faticato a trovare qualche partita, probabilmente per il poco interesse nel giocare le prime missioni proposte, non appena arrivati nell’end game abbiamo avuto modo di trovare sempre con rapidità compagni con i quali giocare.
Le missioni sono divise per tipologia, da quelle di esplorazione e difesa, all’affrontare in successione varie orde di nemici. Ma anche in questo caso a dare più soddisfazioni sono quelle dedicate ai boss, che trasformano il gioco in una sorta di hunting game alla Monster Hunter, dei mini raid dove la collaborazione fra giocatori è più efficace che mai, specie ai livelli di difficoltà più alti.
Oltre ad essere un buon mezzo di intrattenimento, la modalità online offre sicuramente il miglior modo per ottenere risorse e “grindare” le statistiche dei personaggi, così da potenziare al massimo il proprio party e affrontare le sfide più toste di Granblue Fantasy: Relink.
Anche sul piano tecnico, Granblue Fantasy: Relink ha il suo perché, con un comparto grafico estremamente solido e piacevole da ammirare. Riprendendo il character design del titolo mobile, Granblue Fantasy: Relink ci costruisce intorno un immaginario da favola, con un cel-shading pastelloso per avvicinarsi alla resa di un anime interattivo. La qualità dell’immagine a video è ottima, e non sarà raro fermarsi ad ammirare certi paesaggi per la loro bellezza scenica. Come abbiamo già accennato qualche riga sopra, siamo rimasti colpiti dalla regia del gioco, e sebbene la storia non brilli troppo di originalità, ha un’incredibile colpo d’occhio e nelle battaglie è un continuo scontro di effetti speciali che contribuiscono a rendere più scenografico che mai il gameplay.
Il livello artistico è decisamente alto e si vede quanto Cygames, nonostante le difficoltà passate, abbia comunque prestato attenzione nel curare il suo titolo non solo per quanto riguarda la grafica, ma anche tutto il comparto sonoro, con ottimi temi musicali ed un doppiaggio giapponese ben confezionato.
Granblue Fantasy: Relink arriva a noi con un adattamento integrale in lingua italiana, cosa ben rara per produzioni giapponesi “minori”, e che sicuramente farà la gioia di quei giocatori che non masticano bene l’inglese e che spesso e volentieri si tengono lontani da certi titoli.
Nonostante i travagliati anni di sviluppo sulle spalle, Granblue Fantasy: Relink è un action-RPG solido ed inaspettatamente divertente. Il titolo di Cygames soffre di qualche problema relativo ad una certa frettolosità nel raccontare gli eventi, o nell’approfondire certi personaggi del racconto, ma nel complesso, pur trattandosi di un prodotto su una licenza così importante, riesce a trovare la sua quadra e ad offrire numerose ore di sano gameplay, grazie a meccaniche ben collaudate, un comparto grafico altamente scenico ed una modalità online che funziona benissimo e riece a coinvolgere il giocatore nell’end game. Se siete fan di Granblue Fantasy con Relink vi sentirete a casa, mentre se questo è il vostro primo contatto con la serie, potrebbe diventare uno stimolo per espandere la vostra curiosità verso un universo narrativo espanso che aspetta solo di essere scoperto. Concludiamo con la speranza che Cygames continui a puntare su questo spin-off JRPG, perché i risultati ci sono stati ed è un ottimo punto di partenza per costruire qualcosa di veramente grandioso in futuro.