Hawkeye, la recensione senza spoiler dei primi due episodi

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I primi episodi di Hawkeye introducono Kate Bishop, in un action natalizio che strizza l’occhio a Die Hard.

Per i Marvel Studios è stato un 2021 parecchio importante: oltre al ritorno al cinema dopo l’anno di stop dovuto alla pandemia, ha visto il debutto delle serie TV, tanto apprezzate quanto, purtroppo, criticate. Hawkeye sarà la quinta e ultima serie Marvel Studios di quest’anno ad arrivare su Disney+ e, dopo l’excursus spaziale con Eterni, ci riporterà coi piedi ben saldi per terra al fianco di Clint Barton (Jeremy Renner).

Grazie a The Walt Disney Company, ho visto i primi due episodi di Hawkeye, che saranno disponibili da domani, 24 novembre, sul servizio in streaming. Il primo incontro con la Kate Bishop di Hailee Steinfeld convince ed è un ulteriore cambio di genere per gli show a puntate dei Marvel Studios. Scopriamolo insieme in questa recensione completamente priva di spoiler.

Se non fosse stato abbastanza esplicito durante questi mesi, mentre ci si avvicinava alla serie, dopo la visione del primo episodio vi sarà molto chiaro: Hawkeye deve innanzitutto presentare Kate Bishop. Al momento non ci è dato sapere se Hailee Steinfeld prenderà il ruolo da protagonista in futuro o se verrà comunque accompagnata dall’esperienza di Jeremy Renner, ma quello che viene messo in chiaro fin dai primi due episodi è che Kate è qui per restare.

Mancano sei giorni a Natale, per via di una serie di vicende, Kate torna a casa dalla madre per le feste e incontra il nuovo fidanzato di quest’ultima, il borioso aristocratico con la passione per le lame, Jacques Duquesne (Tony Dalton). Più tardi, quella stessa sera, si darà il via a una catena di eventi che metterà il costume di Ronin nelle mani di Kate, e che la porterà a incontrare il suo beniamino Occhio di Falco.

Nel frattempo Clint, sta passando qualche giorno in città coi suoi figli, tra un musical dedicato a Steve Rogers e agli Avengers e una cena in famiglia, l’arciere si sente ancora colpevole per le proprie azioni di Endgame, e per aver lasciato andare la sua migliore amica. Quando Clint scopre che un vigilante con il costume di Ronin è stato avvistato in città, decide di intervenire, e questo lo porterà di fronte alla sua fan numero uno, Kate Bishop.

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Fin dai primi minuti del primo episodio comunque, viene messo in chiaro il motivo per cui Kate è ossessionata dall’Avenger, e il secondo episodio punta parecchio sul rapporto. Rapporto che , con tutta probabilità, andrà a evolvere nelle prossime quattro puntate, che ci accompagneranno fino a Natale. L’altro degli argomenti più importanti che spero la serie si prenda il suo tempo per affrontare, è la questione del lutto verso Natasha. Clint non è più lo stesso di Endgame: non lo è fisicamente, e non lo è tanto meno mentalmente.

È un uomo stanco, acciaccato, e che si sente colpevole per la morte della sua migliore amica. Come verrà a patti con questo sarà da vedere, ma da quanto anticipato in questi due episodi, è un peso che Clint si porta costantemente sulle spalle.

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Rhys Thomas, regista dello show, ha messo in scena una buona action comedy, citando la run a fumetti di Matt Fraction e David Aja, ma cambiandone ovviamente il linguaggio per poterlo comunicare a un pubblico più ampio. La forza della run ormai divenuta storica di Hawkeye infatti, stava proprio nell’utilizzare i linguaggio a fumetti per fare qualcosa di inedito, sbalordendo numero dopo numero il lettore. Difficilmente la serie tv potrà compiere la stessa rivoluzione, anzi è alquanto improbabile, ma le strizzate d’occhio sono a ogni modo presenti (soprattutto nelle sigle), come ogni prodotto Marvel Studios.

Non ci sono solo i fumetti tra le ispirazioni di Thomas, ma anche tutta quella serie di film action comedy degli anni ’80 e ’90. L’atmosfera natalizia è pervasa da momenti alla buddy movie (in cui i tre protagonisti fanno da padroni), con qualche goccia di Die Hard.

Ottimo lavoro anche per le coreografie delle risse con i membri della mafia in tuta, anche se sicuramente ancora non abbiamo visto nulla del vero potenziale della coppia di arcieri.

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Insomma, questi primi due episodi di Hawkeye mantengono intatta la formula Marvel Studios per le serie TV, e la coppia Steinfeld-Renner sembra avere una buona alchimia, condita da qualche fugace apparizione di Lucky, il golden retriever che chiude la sgangherata squadra. Ovviamente è troppo presto per dare un giudizio complessivo, ma queste due puntate troveranno il favore di chi ama il lato urbano dei Marvel Studios, e di chi apprezza Clint Barton. Kate Bishop è finalmente arrivata anche nella sua versione live action e sono veramente curioso su cosa ci riserverà in futuro il personaggio di Hailee Steinfeld.

Abbonati a Disney+ per poter vedere Hawkeye dal 24 novembre.