Hi-Fi Rush, La Recensione del gioco su PlayStation 5

Pronti a fare del buon rock and roll sulla console di Sony?!

Il gioco rhythm-action di Tango Softworks sbarca finalmente su PlayStation 5 in grande stile

Uscito lo scorso anno come esclusiva Xbox, Hi-Fi Rush è sicuramente stato sorprendentemente uno dei titoli più importanti del 2023, con il gioco di Tango Gameworks che oltre a far incetta di elogi dagli addetti ai lavori e dei giocatori, si è portata a casa anche diversi premi tra cui il prestigioso Best Audio Design dei The Game Awards. Da ora il titolo prodotto da Bethesda Softworks è anche disponibile su PlayStation 5, così da amante del rock ed estremamente curioso di provare questo gioco, ho avuto la fortuna di poterci mettere mano grazie ad una key gentilmente offerta da Bethesda. Dopo diverse ore di pura adrenalina e di vero rock and roll, ecco quindi la nostra recensione del gioco su PS5:

Per chi non conoscesse ancora il gioco, Hi-Fi Rush propone un’avventura in terza persona dalle forti tinte cyberpunk-rock amalgamate in un gameplay in cui il combat system unisce elementi action a quelli di un classico rhythm game. Iniziando il gioco, vestiremo i panni di Chai, un ragazzo di 25 anni con dei problemi ad un braccio e che di conseguenza si propone per degli esperimenti innovativi affidandosi ad una società super potente nel settore della tecnologia: la Vandelay Technology. Avviato il “Progetto Armstrong”, qualcosa però va storto, visto che le macchine della Vandalay oltre a donare al ragazzo un nuovo braccio bionico, impiantano per errore e sfortuna degli eventi, il lettore musicale di Chai nel suo cuore.

Genere
Stylish Action/Rhythm
Modalità
Singleplayer
Sviluppato da
Tango Softworks
Editore
Bethesda Gameworks
Piattaforme
PlayStation 5, Xbox Series X/S, PC
Versione testata su
PlayStation 5
Il nostro Punteggio
9
Dopo che il suo cuore è stato fuso con il lettore musicale, Chai viene etichettato come “difetto da eliminare”, ma è proprio qui che il ragazzo scopre di avere dei poteri che vanno a ritmo delle palpitazioni del suo nuovo “cuore” e della sua musica. Così ha inizio l’avventura ribelle di Chai contro questa malvagia corporazione, che vedrà il ragazzo, insieme a dei nuovi amici, fronteggiare tanti nemici robotici e boss fight contro i vertici della compagnia della Vandelay. A dare subito nell’occhio dopo i primi minuti di gioco, devo dire che sono proprio gli scontri a caratterizzare specialmente questo titolo, dove ho trovato similitudini con un gameplay hack ‘n slash alla Devil May Cry o Bayonetta, ma dove per innescare le varie combo non basterà solo premere i giusti tasti in sequenza, ma dovremo anche seguire il ritmo dei battiti di Chai.

I comandi sono pressoché molto semplici, si va dal colpo base con la pressione del tasto quadrato, al colpo caricato con triangolo, potendo formare 15 possibili combo e implementando anche lo scatto o il braccio-rampino con la pressione dei rispettivi tasti L1 e R1 o del salto con il tasto x. Inoltre avanzando nel gioco Chai potrà usufruire anche dell’aiuto di amici e di mosse speciali utilizzando la barra del riverbero, che si riempirà tramite le batterie dei nemici uccisi e sarà attivabile in base con il tasto L3+R3, scatenando una potente mossa coreografica sui nemici. Ogni scontro inoltre sarà valutato con un voto da S a D in base al nostro tempismo, punteggio, tempo di completamento e del bonus di riverbero rimanente. Il voto aumenterà non solo seguendo il ritmo, ma anche utilizzando i parry e variando le combo che potranno essere acquistate nel negozio del gioco.

Lo shop, che talvolta troveremo disponibile anche durante le missioni o nel covo di Peppermint (una nostra alleata) e del suo felino robotico 808, ci darà modo anche di acquistare gli attacchi speciali ed oggetti per migliorare la vita di Chai, la barra del riverbero, potenziamenti vari e bevande energetiche, il tutto utilizzando la moneta del gioco che potremo raccogliere durante l’avventura sottoforma di ingranaggi che saranno sparsi nella mappa. All’inizio potrà sembrare non semplicissimo seguire il ritmo e il gameplay di Hi-Fi Rush, ma vi assicuro che è solo questione di pratica. In caso di estrema difficoltà comunque rimane valida anche la possibilità di attivare tramite le opzioni, le azioni automatiche, la parata a ritmo automatica e l’assistente per le attività ritmiche 2D, anche se a mio avviso così si perde il vero cuore pulsante dell’esperienza del gioco.

Hi-Fi Rush però non è solo scontri, ma offre anche ottime fasi di platforming durante la sua avventura, con ostacoli da superare, fasi di side-scrolling in 2D e mini-games a ritmo da risolvere. La versione su PS5 inoltre offre tutti i contenuti usciti del gioco su Xbox dopo il lancio, più nuovi costumi, quindi oltre alla storia principale che si assesta sulle 10/12 ore di gioco, potrete gustarvi anche un succoso endgame. Raggiunti i titoli di coda, difatti oltre a poter rigiocare qualsiasi livello nel tentativo di ottenere una S per ogni scontro, si sbloccheranno due tipi di contenuti: La Torre Ritmo e una sorta di New Game+ che permetterà di aprire delle porte inaccessibili durante la prima run.

Per quanto riguarda il primo contenuto, troveremo una modalità a tempo che non sarà per niente un gioco da ragazzi, in cui l’obiettivo sarà quello di scalare i vari piani della torre scontrandosi contro orde di nemici. Il timer quindi sarà da tenere particolarmente sotto controllo, visto che uccidendo gli avversari, ricaricheremo il cronometro, ma acquistando oggetti o potenziamenti nel negozio della torre, costeranno invece diversi secondi da scalare dal tempo disponibile per finire il suddetto piano. Il secondo contenuto invece, legato alla modalità principale, permetterà lo sblocco di porte segrete sigillate, dove al suo interno ci verranno proposte varie sfide da affrontare, con diversi bonus/malus da rispettare per portare a termine la sfida.

Ad ogni modo, gli sviluppatori hanno tenuto conto di voler rendere accessibile il gioco a chiunque, difatti a parte le opzioni di accessibilità, i giocatori potranno scegliere ben quattro difficoltà tra: Facile, Normale, Difficile e Molto Difficile, che cambieranno di conseguenza il tempismo del ritmo, la salute dei nemici e i danni subiti da Chai. Qualsiasi difficoltà sceglierete, il gioco comunque permette di conoscere le nuove implementazione di gameplay proceduralmente durante l’avventura, dando così sempre il giusto tempo per imparare le nuove meccaniche.

Un gioco dallo stile glam, graffiante e portentoso

Oltre ad un bellissimo e innovativo gameplay che sa di qualcosa di fresco in ambito videoludico, i ragazzi di Tango Softworks hanno fatto anche un lavoro sontuoso per quanto riguarda il comparto tecnico. Con uno stile grafico a dir poco eccezionale a mio avviso, che trae ispirazione da titoli come quelli di Persona, ad anime come Gurren Lagann, Scott Pilgrim e ai fumetti americani, la software house nipponica è riuscita a fondere al meglio tanti e diversi generi, riuscendo a proporre una qualità visiva magistrale e che ne fa veramente una gioia per gli occhi. Pure il mondo di gioco non è da meno, con dettagli ben curati sotto ogni aspetto nei vari livelli e un’ottima palette di colori dai toni accesi e vivaci, che danno il meglio nelle fantastiche boss fight di fine stage.

A farmi impazzire però sono state le cutscene del gioco, che sono assolutamente stupende, che sembrano uscire da un cartone animato di qualità sopraffina e che spesso e volentieri mi hanno lasciato a bocca spalancata per l’ottima resa. Anche sul comparto narrativo, gli sviluppatori sono riusciti ad esprimere il meglio, offrendo una storia semplice d’amicizia, ma allo stesso tempo accattivante e soprattutto divertente tramite ispiratissime gag. E i suoi protagonisti? Beh, ogni personaggio di Hi-Fi Rush è super curato e ben caratterizzato, da Chai ai suoi amici e ai suoi favolosi villain, di cui è impossibile non innamorarsene. Anche qui, si vede che il team ha utilizzato tutta la sua esperienza, traendo il meglio da personaggi iconici di altri giochi o film, come Kill Bill di Quentin Tarantino, Jack il Bello di Borderlands 2 o personaggi tratti dalle opere di Edgar Wright.

Ma alla fine cosa cambia da Xbox a PlayStation? Il DualSense. Difatti il team è riuscita ottimamente ad implementare le qualità del pad di Sony nel miglior modo possibile, sfruttando sia i grilletti adattivi, sia l’altoparlante, capace di riprodurre i battiti in determinate sezioni del gioco e dare il meglio di sé durante le boss fight. In termini di contenuti bisogna dire che Tango Softworks non si è solo soffermata sulle modalità di gioco, ma ha anche impreziosito il titolo con una modalità foto e un “armadio” dove cambiare l’aspetto dei personaggi, in cui troveremo molteplici outfit da poter indossare, capigliature, oggetti, chitarre e tanto altro da modificare. Da elogiare anche tutta la parte inerente all’aspetto tecnico inerente a problemi come bug, glitch o cali di frame-rate, che durante la mia avventura non si sono praticamente mai palesati.

Ma veniamo alla “créme della crème”: il comparto sonoro! Bene, fin dalle prime battute del gioco si può captare la qualità enorme di essa, visto che il titolo esordisce con la stupenda “Lonely Boy” dei The Black Keys e ha tra le sue file brani dei Nine Inch Nails, The Prodigy, Number Girl ed ottime tracce curate dal team di Bethesda che sono tra le altre cose anche ottimizzate per gli streamer. Inoltre, ciliegina sulla torta, il titolo dispone anche di un buon doppiaggio completamente in lingua italiana, che dal mio punto di vista è un surplus aggiuntivo non di poco conto vista il periodo storico in ambito videoludico inerente al doppiaggio in lingua nostrana.

This Party’s Getting Crazy…Let’s Rock!

Considerando tutto il lavoro svolto da Tango Softworks, la software house di Tokyo è riuscita a creare un titolo assolutamente divertente e coinvolgente, dove grazie al suo ritmo incalzante e le sue fantastiche musiche che pervadono il mondo di gioco costantemente è riuscita a farmi sentire addirittura parte integrante del gameplay. Difatti, come per Chai sembrava che pure io avessi un lettore mp3 impiantato al posto del cuore mentre giocavo, dove il ritmo mano a mano si adattava sempre più al mio battito e viceversa, scaricandomi del sano rock and roll nelle vene. Ed è proprio questa la bellezza di Hi-Fi Rush, che da un lato ti prende musicalmente e visivamente e te ne fa godere a pieno, e dall’altro ti regala divertimento grazie ad un gameplay completamente immersivo.

Ma quindi vale la pena giocare Hi-Fi Rush su PlayStation 5? La risposta è assolutamente si! Soprattutto se non avete avuto modo di recuperarlo prima, visto che su PS5 sembrerebbe anche ottimizzato meglio data l’uscita del gioco dopo quasi un anno dal suo debutto su Xbox. E se non siete ancora convinti dell’acquisto, vi basti sapere che il produttore esecutivo del gioco è Shinji Mikami…non uno qualunque, ma uno dei più famosi producer e director di alcuni dei titoli più imponenti in campo videoludico, come Resident Evil, Dino Crisis, Devil May Cry, Vanquish, The Evil Within e Ace Attorney, ergo sinonimo di qualità, cosa che il titolo di Tango Softworks offre a dismisura.

Inoltre, offrendo anche tutti i contenuti già precedentemente usciti ad un prezzo accattivante di 29,99 euro per la Standard Edition e 39,99 euro per la versione Deluxe, il mio consiglio è di correre a far vostro questo titolo per aggiungerlo nella vostra libreria. Se siete amanti della musica rock e dello stile anime/cyberpunk, questo titolo vi porterà ore e ore di divertimento, ma soprattutto ad amarlo alla follia, coinvolgendovi in un’avventura scanzonata, adrenalinica e sopra le righe. Alzate il volume a palla, munitevi di pad e date inizio alle danze…Come direbbe Dante di Devil May Cry: “This Party’s Getting Crazy…Let’s Rock!”

Hi-Fi Rush è disponibile su Xbox Series X/S, PlayStation 5 e PC.

Hi-Fi Rush
Pro
Gameplay divertente e coinvolgente
Comparto sonoro e grafico di ottima qualità
Modalità extra che offrono ulteriori ore di gioco
Ottima implementazione del DualSense
Contro
Il gameplay ritmico potrebbe impensierire di primo acchito se si ha poca pazienza
9
Voto