Hyrule Warriors: L’Era della Calamità – Anteprima

Solo la principessa Zelda e i suoi guerrieri possono impedire che la Calamità Ganon si abbatta su Hyrule

era della calamità

Un futuro infausto, sempre più vicino, c’è modo di impedirlo? Ecco un assaggio di Hyrule Warriors: L’Era della Calamità.

A inizio settembre, con un trailer a sorpresa, Eiji Aounuma, producer della serie The Legend of Zelda, annunciò una collaborazione con Omega Force e Koei Tecmo, presentando al pubblico Hyrule Warriors: L’Era della Calamità.

Non un capitolo classico della serie principale, bensì un nuovo episodio di Hyrule Warriors, il musou ambientato nel mondo di Link e soci. Questa volta però Omega Force non avrebbe raccontato una storia inedita e in un universo alternativo, ma si sarebbe concentrata su ciò che è successo cento anni prima di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Il titolo sarà disponibile dal 20 novembre in esclusiva per Nintendo Switch chiudendo il 2020 dell’ibrida della casa di Kyoto. Nel frattempo potete provare il primo capitolo con una speciale demo gratuita, oppure leggere quest’anteprima per farvi un’idea su cosa vi aspetta nel ritorno a Hyrule in salsa beat’em up.

In questa occasione non mi concentrerò sulla trama, di cui parleremo senza spoiler nella recensione, ma parleremo in generale di alcuni degli altri aspetti del titolo di Omega Force.

 

 

L’annuncio di Hyrule Warriors nel 2014, fece storcere il naso per la commistione di generi all’apparenza incompatibili. Il titolo Omega Force dimostrò di sapersi distinguere dagli altri Musou del team, introducendo diverse meccaniche inedite, che poi vennero riprese sia nelle successive edizioni migliorate che in altre produzioni. La Definitive Edition pubblicata nel 2018 su Nintendo Switch, dimostrò che uno spin-off di Zelda poteva esplorare altri generi senza risultare un clamoroso fallimento (come ad esempio Link’s Crossbow Training).

Con L’Era della Calamità, Omega Force vuole andare ancora oltre, integrando diverse novità e dando anche uno scheletro narrativo più solido. Nel dettaglio sono andati ad aggiungere dei nuovi contrattacchi per i nemici più “tosti” ovvero i capi di zona o i boss.

Gli eroi del gioco avranno a disposizione la tavoletta Sheikah e i suoi quattro poteri principali, potranno quindi immobilizzare nel tempo, congelare, creare bombe e infine utilizzare oggetti di metallo contro gli avversari, rispondendo alle combo in arrivo al momento giusto.

Questo va a colmare uno dei difetti più lamentati nei Musou, ovvero l’eccessiva ripetitività: mettendo in campo nemici vulnerabili ad azioni diverse, Omega Force riesce a sopperire alla ripetizione eccessiva degli scontri.

Ogni eroe inoltre ha un diverso utilizzo delle quattro abilità dando un’ulteriore possibilità di diversificare l’azione a schermo. Zelda fa ulteriormente eccezione: la principessa di Hyrule può difatti utilizzare la tavoletta Sheikah già nel suo combat system, sgominando i nemici coi quattro poteri senza per forza aspettare il tempo di ricarica delle mosse dedicate.

 

Omega Force ha deciso anche di cambiare la classica formula dei presidi da conquistare, offrendo ambientazioni fedeli a Breath of the Wild e quindi ricche di anfratti, corridoi, grotte, ponti, su cui affrontare le orde di avversari. I presidi ci sono ma si tratta quasi di zone secondarie, una sorta di boccata d’aria nella mappa. Come nei precedenti titoli in collaborazione con Nintendo, e negli ultimi titoli su licenza del genere, potremo dare ordini agli altri eroi sulla mappa e farli recare in altre zone della mappa, così da poterli cambiare istantaneamente in caso di bisogno.

Questo cambio drastico nelle mappe servirà a rendere un ambiente più ospitale a coloro che hanno amato alla follia l’ultimo capitolo di The Legend of Zelda, che ritroveranno luoghi già visitati, sebbene ovviamente la possibilità di esplorarli sia nettamente ridotta e meno libera.

Fuori dagli stage invece, troviamo una gestione della mappa molto simile a quanto abbiamo visto l’anno scorso in AOT 2 Final Battle, altro titolo del team. Raccogliendo vari materiali e sconfiggendo determinati insiemi di nemici, aumenteremo la felicità della popolazione e il numero di strutture che ci permetteranno di potenziare la squadra e le armi. Nella recensione completa ci sarà anche tempo per parlare di queste ultime, specialmente nel caso di Link che, come nel primo Hyrule Warriors, avrà a disposizione diversi strumenti tra cui scegliere.

 

Infine voglio spendere due parole in generale sulla resa tecnica del titolo. Nelle due precedenti produzioni per Nintendo Switch, si poteva favorire un maggior numero di FPS a fronte di qualche compromesso grafico. Purtroppo al momento quest’opzione non è disponibile ne L’Era della Calamità e alcuni stage soffrono di cali di frame rate. Stranamente questi ultimi non sono costanti e il gioco alterna livelli in cui scorre fluido a situazioni simili a quanto potete provare nella demo gratuita. Il giorno d’uscita è ancora lontano e potrebbe comunque riservare una patch dedicata di cui non sappiamo ancora nulla.

Omega Force ci invita nuovamente nell’Hyrule di Breath of the Wild, prima della disgrazia, svelandoci segreti e possibilità dei Campioni e dei Colossi Sacri. Un futuro già scritto che si avvicina pian piano oscurando i giorni felici, non si potrà fare davvero nulla per evitarlo?

Hyrule Warriors: L’Era della Calamità sarà disponibile dal 20 novembre sol osu Nintendo Switch. Prenotalo su Amazon.