The Crown – La Recensione della Stagione 4

In arrivo su Netflix la quarta stagione di The Crown, la serie che racconta la dinastia della Regina Elisabetta II

The Crown 4, Elisabetta tra due fuochi: Margaret Thatcher e Lady Diana 

Grazie a Netflix abbiamo avuto la possibilità di guardare in anteprima la quarta stagione di The Crown, l’iconica serie tv che racconta la dinastia della Regina Elisabetta, fin dagli albori della monarchia.  

In questa quarta stagione siamo di fronte ad una sovrana che si troverà ad avere a che fare con due delle donne più d’impatto di tutti gli anni ’80 e oltre: la nuova Primo Ministro Margaret Thatcher e la futura moglie del figlio Carlo, l’indimenticabile Diana Spencer, meglio nota come Lady D 

La sinossi 

Mentre gli anni ’70 stanno volgendo al termine, la regina Elisabetta e la sua famiglia si preoccupano di salvaguardare la linea di successione assicurandosi una sposa appropriata per il principe Carlo, che a 30 anni non è ancora sposato. La nazione inizia a sentire l’impatto delle politiche di divisione introdotte dalla prima donna primo ministro britannica Margaret Thatcher. Inevitabilmente sorgono tensioni tra lei e la regina che peggiorano quando la Thatcher guida il paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. E sebbene la storia d’amore di Charles con una giovane Lady Diana Spencer fornisca lo spunto per una favola da raccontare per unire il popolo britannico, a porte chiuse la famiglia reale è sempre più divisa.   

La Regina Elisabetta 

La Regina Elisabetta torna, per l’ultima volta, ad essere interpretata dalla bravissima Olivia Colman (premio Oscar per La Favorita), che, ora più che mai, ne dà un ritratto freddo e a tratti distaccato. Priva di un’umanità che, se da un lato la sua famiglia reclama, dall’altro ormai tutti hanno accettato di non poterla avere. Sono veramente rari infatti i momenti in cui vediamo Elisabetta lasciarsi andare a veri sentimentalismi, questo a sottolineare ancora una volta che la sovrana non può avere punti deboli o lasciarsi sormontare da questi, perché lei è la sola chiamata a doverli sanare. Sia in famiglia che in pubblico, suo dovere è mostrarsi sempre forte, pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo pur di garantire l’integrità della Corona. Per questo appare sempre gelida e impassibile, una donna che preferisce tenere nel privato della sua solitudine i suoi momenti di smarrimento.  

Ma se lei è la colonna portante della monarchia, al tempo stesso in questa quarta stagione i veri protagonisti sono altri. Uno su tutti il Principe Carlo, interpretato magistralmente da Josh O’Connor, ma più in generale, grande rilevanza hanno i figli e il loro rapporto con la madre, a cui rinfacciano quell’umanità e calore di cui parlavamo sopra. Le vicende personali hanno il sopravvento e gli episodi ci mostrano l’altro lato della medaglia di com’è essere figli di una sovrana. Il quadro che si prospetta è a dir poco avvilente, tra profonda solitudine, matrimoni falliti, senso di vuoto e di impotenza. È qui che si inserisce la giovane Diana Spencer, una giovane ragazza che non ha la benché minima idea di cosa significhi entrare a far parte della Corte Britannica.  

Diana Spencer 

Diana Spencer conobbe il Principe Carlo nel 1977, durante una battuta di caccia insieme alla sorella Sarah, che al tempo lo stava frequentando. Tuttavia, in seguito al matrimonio di Sarah con un altro uomo, Carlo, sotto pressione perché ancora 30enne non era convolato a nozze, fu spinto dalla famiglia a conoscere Diana. Inizialmente, è innegabile che il Principe fosse rimasto incuriosito dalla ragazza, poiché nonostante fosse di nobili natali, non aveva niente a che vedere con il modo di vivere che avevano nella sua famiglia, né la stessa mentalità. Decise quindi di concederle una chance e tornò a invitarla a Palazzo in varie occasioni. Più passava il tempo però, e più Carlo si rendeva conto che Diana non era la donna che amava; la reputava infantile (la differenza di età tra i due si faceva sentire), egocentrica, imbarazzante e disinteressata a imparare e a sottostare alle regole della Corona. Ma il motivo più forte del disprezzo di Carlo nei confronti di Diana, era quello mosso dal risentimento del non poter sposare la sua sempre amata Camilla Parker Bowlesdalla quale non si è mai separato, nonostante la disapprovazione della Regina per la loro unione. 

Un matrimonio, insomma, quello tra Carlo e Diana, costruito a tavolino e troppo in fretta, solo perché la ragazza poteva rappresentare per la monarchia un punto di svolta, una sorta di svecchiamento dei costumi che avrebbe avvicinato i reali al popolo britannico. Innegabilmente, Diana, dall’anima pura e magnetica, era impossibile che non si facesse amare, soprattutto dal popolo… forse troppo, secondo la Regina e la sua famiglia; per questo, non tardarono ad arrivare invidia e malelingue da ogni membro della corte.  

Il ritratto di Lady D in The Crown è autentico ed Emma Corrin che la interpreta è semplicemente perfetta. Al centro, ci sono la solitudine della Principessa, il suo disperato tentativo di creare un rapporto saldo col marito e la Regina, e l’amara presa di coscienza di essere lasciata a se stessa perché semplicemente “troppo” per gli standard della Corona. Troppo bella, troppo intraprendente, troppo emotiva. Sicuramente ingenua nell’aver creduto di poter essere amata da chi l’amore l’aveva sempre vissuto come un dovere.  

Il nuovo primo Ministro: Margaret Thatcher 

Come anticipato, nella quarta stagione di The Crown, si è dato spazio anche a Margaret Thatcher, la Lady di ferro, e la prima donna Primo Ministro della Gran Bretagna. A vestirne i panni, Gillian Anderson, nota ai più per essere stata Dana Scully in X-Files, e forse inaspettatamente, impeccabile 

Qui, la Thatcher non è stata approfondita solo dal punto di vista politico, ma – un po’ come tutti i personaggi di questa quarta stagione – anche dal punto di vista personale. Anzi, paradossalmente, più dal punto di vista personale. Più che del suo operato, viene messa in risalto la sua figura di donna, di madre e la sua ideologia, che inevitabilmente sarà lo specchio della sua politica estremamente conservatrice. Si va dalla guerra nelle Falkland, alla non concessione delle sanzioni internazionali al Sud Africa per l’apartheid, ai non meno importanti tagli all’economia che causarono un elevato tasso di disoccupazione e una potente recessione.  

Una donna devota al suo lavoro e al suo ruolo, sprezzante della nobiltà poiché non meritocratica, determinata a portare avanti le proprie idee nonostante tutto. Inflessibile, brutalmente sincera e incurante dei sentimenti altrui. Per certi versi, molto più simile alla sua Regina di quanto non volesse ammettere. Sarà uno dei motivi per il quale, dopo le sue dimissioni, Elisabetta le ha conferito l’Ordine al Merito del Regno Unito? 

I punti deboli di The Crown 4 e considerazioni finali 

Seppur ancora una volta The Crown si confermi come una delle migliori serie tv del catalogo di Netflix, la quarta stagione non è esente da difetti. In primis, viene dato molto meno spazio al Principe Filippo (Tobias Menzies) e soprattutto alla Principessa Margaret (Helena Bonham Carter). Quest’ultima, benché abbia una puntata a lei dedicata, rimane per la maggior parte del tempo un po’ in sordina e quello che ci viene raccontato di lei, suona come una sorta di riempitivo ai fatti più di rilievo di quegli anni. Un peccato, considerato il fatto che nelle prime tre stagioni, la Principessa Margaret era una delle protagoniste della serie.  

Nonostante questo, però, The Crown rimane un prodotto per il piccolo schermo di estrema qualità: messa in scena elegante, scenografie e costumi accurati nel minimo dettaglio, perfetta nelle interpretazioni e nei dialoghi, dal potere immersivo, in grado di catapultare lo spettatore all’interno di Buckingham Palace. Insomma, un vero piacere per tutti i nostri sensi.  

Vi ricordiamo che i nuovi episodi di The Crown saranno disponibili sulla piattaforma Netflix, a partire dal 15 novembre 2020.