Il Signore degli Anelli: la nuova traduzione del libro genera polemiche!

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Il Signore degli Anelli traduzione

Dal 30 Ottobre in libreria arriverà il primo volume, La compagnia dell’Anello, della nuova edizione di Ottavio Fatica (insieme all’Associazione Italiana Studi Tolkeniani) de Il Signore degli Anelli. I volumi saranno ovviamente in totale 3 e gli altri due usciranno a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro, quindi si parla direttamente della Primavera del prossimo anno e l’ultimo volume ad Autunno.

Molti fan non sono rimasti entusiasti della notizia, soprattutto dopo l’apparizione online della copertina del primo volume che, a quanto pare, ritrae il terreno marziano, una scelta dubbiosa, ma che sicuramente non dovrebbe condizionare la qualità del libro.

Altra polemica in atto da parte dei fan riguarda la quarta di copertina del libro che recita la traduzione della Poesia dell’Anello. Potete leggerla di seguito:

Tre anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo,
Sette ai Principi dei Nani nell’Aule di pietra,
Nove agli uomini Mortali del fato crudele,
Uno al Nero Sire sul suo trono tetro
Nella terra di Mordor dove le Ombre si celano.
Un Anello per trovarli, Uno per vincerli,
Uno per radunarli e al buio avvincerli,

Nella terra di Mordor dove le Ombre si celano.

Ricordiamo infatti che già nell’edizione del ’74 di Rusconi, la Poesia assumeva un carattere differente:

Tre anelli per il re degli Elfi sotto il cielo,
Sette per i signori dei nani nelle aule di pietra,
Nove per gli uomini votati alla morte,
Uno per il Signore tenebroso sul cupo trono
Nella terra di Mordor dove posano le ombre.
Un unico anello per reggerli tutti e trovarli
E adunarli e legarli nel buio,
Nella terra di Mordor dove posano le ombre.

 

L’originale inglese recita:

Three Rings for the Elven-kings under the sky,
Seven for the Dwarf-lords in their halls of stone,
Nine for Mortal Men doomed to die,
One for the Dark Lord on his dark throne
In the Land of Mordor where the Shadows lie.
One Ring to rule them all, one Ring to find them,
One Ring to bring them all and in the darkness bind them
In the Land of Mordor where the Shadows lie.

Oltre ciò, facilmente si prevederanno varie polemiche dalla compagine fandom sulla particolare traduzione di un nome, di un luogo o addirittura sicuramente ci saranno contestazioni anche in caso di cambi di sesso di alcuni personaggi, che magari fin dall’inizio non erano stati chiaramente definiti. In questo contesto però fortunatamente la traduzione del testo ha avuto l’aiuto da parte dell’AIST, che ha potuto sicuramente filtrare certe scelte di traduzione.

Si spera comunque che questa seconda edizione possa in qualche modo restituire, data la traduzione letteraria, un feeling più fedele alla versione originale, dato che l’obiettivo principale di Fatica era proprio quello di rendere più molto verosimilmente lo stile Tolkeniano della storia: registro medio, con alti e bassi a seconda del personaggio che parla, con uno stile sciolto e arido allo stesso tempo e ricco di arcaismi.

Non vediamo l’ora di poter dare un’occhiata alla nuova versione!