Jumanji: The Next Level ripropone la formula del predecessore, mantenendosi più o meno allo stesso livello.
Ricordo ancora la paura sui social quando venne annunciato Jumanji: Benvenuti nella Giungla.
Come osano toccare un film della nostra infanzia, sebbene non ci sia più Robin Williams? Come possono azzardarsi anche solamente a concepirlo se non per soldi? Maledetto The Rock!
E invece il film risultò divertente, con un cast indovinato e rispettoso del materiale originale. Un bel film per le famiglie e per i ragazzi.
Squadra che vince non si cambia e, una volta appurato che il sequel spirituale di quella pietra del cinema per ragazzi del 1995 era stato apprezzato dal grande pubblico, farne un ulteriore seguito era solo questione di tempo. Jumanji: The Next Level è proprio questo: un seguito di quel Benvenuti nella Giungla, con praticamente la stessa formula, sebbene qualche cambio sporadico qua e là.
Nelle sale italiane da domani 25 Dicembre, scopriamo insieme i punti di forza e quelli deboli di Jumanji: The Next Level.
Riecco quindi Jake Kasdan dietro la macchina da presa, riemergere vittorioso dopo il terribile Sex Tape- Finiti in Rete (2014) che riprende le redini dei quattro amici ormai usciti dal liceo e pronti al loro primo anno di college. Tornati a casa per natale, i quattro decidono di ritrovarsi, ma Spencer(Alex Wolff) è stranamente distante. Non si sente all’altezza ne dei suoi amici ne della sua ragazza Martha (Morgan Turner) con cui si è preso una pausa di riflessione. Scopriamo che in qualche modo ha recuperato i pezzi del videogioco distrutto e ha iniziato a ripararlo in cantina, rientrando in Jumanji da solo.
Quando viene scoperto dal resto del gruppo, i ragazzi rimasti decidono di rientrare in Jumanji per salvare l’amico. Ad attenderli però, non c’è il gioco che hanno completato due anni fa, ma una nuova avventura, con nuovi personaggi e nuovi nemici. Non riescono neanche a selezionare l’avatar di loro gradimento e vengono assegnati casualmente, insieme a loro vengono trasportati anche il nonno di Spencer (Danny deVito) e l’amico di quest’ultimo (Danny Glover), riusciranno a ricongiungersi con Spencer e salvare di nuovo il gioco?
Questo è l’incipit che ci porterà poi a ritrovare i quattro protagonisti principali, Dwayne “The Rock“ Johnson, Kevin Hart, Karen Gillan e Jack Black, questa volta profondamente cambiati. Nella prima metà del film infatti, i nostri saranno impegnati a convincere il nonno di Spencer e il suo amico Milo di essere in un videogioco, con la diretta conseguenza di portare The Rock e Kevin Hart a morti ilari.
Utilizzando per i propri scopi di trama la rigenerazione del videogioco, The Next Level gioca con tutte le regole mostrate nel precedente film, andando a cambiare le carte in tavola non solo per i protagonisti ma anche per lo spettatore. Questo però si rivela più un ripetersi di quanto visto due anni fa, con i dovuti cambi di trama, non riuscendo a sorprendere del tutto. Neanche la nuova storia di fondo di Jumanji, con un nuovo cattivo interpretato da Rory McCann (Il Mastino di Game of Thrones) riesce a convincere a pieno, ed è un mero pretesto per riportare i ragazzi in nuove location.
Anche il messaggio principale che il film vuole trasmettere, è praticamente lo stesso di due anni fa: quello che conta è come sei dentro non come sei fuori. Anche se sembra che Spencer abbia la tendenza a dimenticarsene. Mentre Devito e Glover scoprono che è inutile piangersi addosso una volta invecchiati, ma guardare con gioia alle cose belle fatte nella propria vita. Una morale classica da film per tutta la famiglia.
Sotto il piano dell’action comedy invece, The Next Level è completamente promosso. Le scene di inseguimento con i nuovi animali sono divertenti e poco confusionarie, mentre resta qualche problema di CGI in alcuni dei punti avanzati del film. Il cast è ancora una volta a suo agio e collabora alla riuscita dell’avventura, con la stessa chimica già collaudata due anni fa. Un piacevole more of the same, che non vi rovinerà il pomeriggio se avete apprezzato il predecessore.