Il gioco da tavolo de La Regina degli Scacchi arriva in Italia ed ecco la nostra recensione
Nel 2020 su Netflix è uscita la miniserie La Regina degli Scacchi con Anya Taylor-Joy nei panni della protagonista Beath Harmon. La serie basata sull’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis ha riscosso così tanto successo da avere un vero e proprio merchandise dedicato. Poteva, quindi, mancare un gioco da tavolo? Certo che no e in questa recensione vi parliamo proprio della creazione di Nicholas Cravotta e Rebecca Bleau arrivata in Italia grazie ad Asmodee.
La Regina degli Scacchi: unboxing e materiali
La scatola, dalle dimensioni abbastanza generose, è di buona qualità ma non tanto robusta e già dopo pochi trasporti si iniziano a intravedere alcuni bordi smussati o la stampa lievemente rovinata. Una volta aperta al suo interno sono presenti numerosi elementi di gioco: 1 Tabellone, 4 Gambetti, 4 Mazzi da 12 carte ciascuno, 4 carte Preparazione, 4 carte Consultazione, 36 segnalini Scacchi e 1 Regolamento.
Tutti i materiali sono di buona qualità, ma considerando l’alto livello a cui ci ha ormai abituati Asmodee ci saremmo aspettati qualcosa in più dai dettagli. I Gambetti, ad esempio, sono davvero belli da vedere, ma sono anche estremamente delicati a causa della vernice usata per colorarli tanto che, nonostante siano protetti da una carta che li tiene distanziati tra di loro, alcuni presentano qualche piccolo scrostamento del colore. Il Tabellone, poi, è realizzato con un ottimo cartoncino spesso identico a quello usato per i segnalini, peccato che alcune misure sono leggermente sfasate di qualche millimetro e una volta aperto sul tavolo non è perfettamente pianeggiante. Le carte, invece, presentano delle illustrazioni molto eleganti e nonostante la mancanza di telatura sembrano essere molto resistenti anche dopo numerosi mescolamenti.
Poche regole, tanto divertimento
La Regina degli Scacchi è un gioco che può essere giocato da 2 a 4 giocatori, di età superiore ai 12 anni, in circa 15 minuti. Ebbene sì, è un gioco rapidissimo molto facile da imparare e dalle regole tanto semplici quanto intriganti. Si inizia scegliendo una tra le 4 carte Preparazione in cui sono indicate le posizioni dei vari segnalini Scacchi da mettere nel tabellone. Ogni giocatore seleziona un Gambetto e il rispettivo mazzo colorato di 12 carte e posiziona il primo in uno dei 4 punti di partenza.
Il Gambetto è l’elemento principe del gioco e si muove come un Alfiere, una Torre, una Regina o un Cavallo a seconda di quale carta si decide di giocare. Ogni giocatore, infatti, mescola il proprio mazzo e pesca 5 carte. Queste servono per pianificare le prime tre mosse del Gambetto che vanno posizionate a faccia in giù sul tavolo. La carta sulla sinistra sarà la prima mossa e una volta scoperta, si scarta, si posiziona una carta sulla destra e si pesca una nuova carta per avere sempre 3 carte in mano.
Muovere il Gambetto è fondamentale per “mangiare” i segnalini Scacchi presenti sul tabellone di gioco. Questi presentano dei punti necessari a vincere la partita, quindi è importante scegliere le giuste mosse da compiere e prendere in considerazione le mosse potenziali degli avversari. Inoltre la memoria di ogni giocatore è la migliore alleata per vincere dato che una volta posizionate le carte a faccia in giù non possono essere più guardate se non quando vengono girate per essere giocate. La partita, infatti, termina immediatamente quando l’ultimo segnalino Scacchi viene mangiato pertanto è fondamentale ricordarsi tutte le mosse da compiere affinché i piani degli avversari vengano rovinati. Vince chi ottiene il punteggio più alto sommando tutti i segnalini Scacchi mangiati.
Conclusioni
La Regina di Scacchi è, quindi, un gioco da tavolo molto facile da imparare, rapido e intrigante. Come avete potuto comprendere, non c’entra praticamente nulla col gioco degli scacchi, se non per i movimenti che può compiere il Gambetto, ma è anche questa caratteristica che lo rende fruibile a chiunque. Degli scacchi, però, riprende l’anima ovvero la strategia e la memoria: bisogna considerare sempre le possibili mosse degli avversari e allo stesso tempo ricordare le nostre tre mosse a disposizione.
Non è sempre semplice, sia per la fretta di giocare che per il numero di giocatori qualora si giocasse in 4 persone. Sebbene, inoltre, i segnalini Scacchi non si possono muovere, le 4 carte preparazione offrono una buona varietà di gioco e una discreta rigiocabilità. Al netto dell’idea che avere qualche carta preparazione in più non sarebbe dispiaciuto (magari con l’uso di un’applicazione apposita), l’idea di iniziare a giocare da 4 differenti punti e la scelta sempre differente di mosse iniziali sono la vera chicca di varietà del titolo. In definitiva, quindi, è un gioco che si fa apprezzare e che copre in maniera proficua i tempi morti di una serata tra amici e parenti. Se si fosse prestata più cura nei dettagli, sarebbe stato un bel gioiellino.