Lilli e il Vagabondo è il primo live action di Disney+, ed è meglio delle ultime riproposizioni uscite al cinema.
Ci siamo, ormai manca una sola settimana all’arrivo di Disney+ nelle nostre case. Nell’attesa che il resto del catalogo si definisca ulteriormente, sappiamo di per certo cosa troveremo ad aspettarci il 24 Marzo al primo avvio. Ci sarà The Mandalorian, disponibile finalmente anche nel nostro paese, Star Girl, un nuovo film Disney originale, e il Live Action di Lilli e il Vagabondo diretto da Charlie Bean.
Ho visto grazie a The Walt Disney Company Italia, l’anteprima in lingua originale di Lilli e il Vagabondo, rimanendone piacevolmente intrattenuto.
Meno pretese rispetto un’uscita al cinema, che sia questa la giusta strada per i Live Action basati sui grandi classici Disney?
La storia la conosciamo tutti, Lilli (o Lady) è una cocker spaniel viziata che vive tra gli agi della sua famiglia, fino a quando un giorno verrà messa da parte dall’arrivo di una bambina vera. In un pessimo pomeriggio, dopo essere stata incolpata di aver distrutto il salotto da Zia Sarah ( Yvette Nicole Brown) Lilli si perderà nella città fino ad incontrare un altro cane vagabondo (Biagio o Butch) che le insegnerà le gioie della vita di strada. Ancora semplice ed efficace, il racconto del Live Action segue con qualche piccolo cambio e aggiunta la storia originale.
Niente di aberrante come il libro de La Bella e La Bestia, o di straniante come spostare il focus sugli umani come Dumbo però. I protagonisti restano Lilli e il Vagabondo anche con il minutaggio esteso rispetto al classico del 1955.
Piccoli cambi come il permaloso Whisky che diventa la bisbetica Jackie (ma indossa comunque il ridicolo kilt in una scena del film), i gatti siamesi che abbandonano le loro note razziste per arrangiare una canzone più politicamente corretta e il castoro del parco diventa una statua, anche perché diciamocelo, in che parco cittadino potete trovare un castoro?
Sono cambi che non sconvolgono la trama di fondo, che tocca tutti i punti che hanno reso famoso il classico animato. L’intera sequenza di Bella Notte (La cena con gli spaghetti) poi è resa con la giusta atmosfera e coesione tra gli attori (sia umani che a quattro zampe).
Il classico del 1955 rivive nelle zampe e nel pelo dei cani reali, attori divertiti (e divertenti) quando si tratta di correre dietro una carrozza o saltare in una stanza. A differenza di quanto visto in altri Live Action allungati rispetto alla durata originale, questa volta non ci sono stati errori grossolani. Bean e gli sceneggiatori hanno aggiunto qualche momento qui e là, mantenendo le ambientazioni del classico e buttandoci qualche arrangiamento jazz o battutina di contorno.
E così Lilli e Biagio prendono vita, hanno buone dinamiche e la loro storia di una notte si sviluppa fino all’immancabile lieto fine.
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Anche il Live Action di Lilli e il Vagabondo però non è esente da difetti. Nonostante a differenza de Il Re Leone siano stati infatti usati animali veri, il film soffre dello stesso problema dell’adattamento di Jon Favreau quando si tratta di far cantare cani e gatti.
Nonostante l’ottima prova di Tessa Thompson, Justin Theroux e Janelle Monaé nel dar voce agli animali, spesso non si può fare a meno di avere l’effetto Senti chi Parla.
Nei primi piani dei monologhi e nelle canzoni la CGI entra prepotentemente a gamba tesa, spaesando lo spettatore e staccandolo brutalmente da quello che sta guardando. Probabilmente anche a causa del budget inferiore che, sebbene sia alto per un film su piattaforma streaming, non può competere con un’uscita al cinema.
Proprio per questa sua natura di film esclusivo per la piattaforma streaming però, mi sento di promuovere Lilli e il Vagabondo. Il film di Charlie Bean è un ottimo intrattenimento da divano. Pensato per tutta la famiglia, per un pomeriggio o una sera non troppo impegnative a guardare due cagnolini che si innamorano. I più cinici penseranno che due cani non possono provare sentimenti, ma si tratta pur sempre di una favola.
Un’atmosfera che ricorda molto i film con gli animali dello scorso millennio, come Air Bud o Quattro Bassotti per un Danese, con un po’ di CGI in più.
Lilli e il Vagabondo è una buona prova di quello che Disney+ potrebbe offrire sul lato Live Action, magari con film meno impegnativi ma al contempo adatti a tutti.