Love, Victor – La Recensione del terzo episodio della Stagione 1

Ecco la recensione del terzo episodio di Love, Victor

Terzo episodio di Love, Victor

Alla fine del secondo episodio di Love, Victor avevamo lasciato il giovane protagonista – apparentemente – preda di tanti dubbi. Dopo la festa, infatti, Victor ha iniziato a credere di provare qualcosa per Mia, ma allo stesso tempo, l’attrazione per Benji si è fatta sempre più forte, tanto che è evidente di come voglia nasconderlo pur di non accettare la realtà dei fatti. Di sicuro, più per la paura del giudizio altrui – come quello della sua famiglia estremamente tradizionalista e i compagni di scuola, che ancora non conosce così bene da potersi fidare – rispetto all’auto accettazione di un determinato orientamento sessuale.

In questa terza puntata, Victor continuerà a mentire a se stesso, decidendo di dare una possibilità al rapporto con Mia, uscendoci insieme. Da come si mettono le cose, però, è chiaro come il sole che – alla fine – lui finirà per ferirla soltanto per non tradire le apparenze, non perché sia realmente confuso su cosa provi per lei e per Benji. Questo perché, fin da subito, ci fanno intendere che Victor ha una cotta – nemmeno troppo nascosta – per il suo collega; in tal modo, il conflitto interiore che avrebbe dovuto vivere il ragazzo riguardo alla propria omosessualità perde di intensità. Al tempo stesso, anche la sua storia con Mia finisce per annoiare ed esaurirsi in poco tempo, risultando, non solo poco credibile, ma un escamotage per allungare il brodo fino a quando Victor non deciderà di togliersi la maschera e mostrarsi per come è realmente. Perché, ripeto, lui sa già di avere un’altra preferenza, e tutto è tranne che confuso.


Anche in questo terzo episodio, come nei precedenti, Victor continuerà la corrispondenza telefonica con Simon (il protagonista del film cui questa serie si riferisce, Tuo, Simon), in cui – ancora una volta – cerca di spiegarli la sua confusione. Andando avanti con le puntate, trovo che la figura di Simon sia sempre più inutile ai fini della storia, semplicemente perché il personaggio di Felix incarna già il perfetto amico/consigliere del protagonista. Senza contare che quest’ultimo è caratterizzato molto meglio rispetto a Simon, il quale instaura un rapporto con Victor veramente poco realistico. Insomma, a chi verrebbe in mente di confessare le proprie frustrazioni a uno sconosciuto, quando sai che potresti benissimo farlo con uno come Felix che, non solo è il tuo migliore amico, ma ti ha sempre dimostrato di essere una persona positiva, leale e incoraggiante nei tuoi confronti? Non solo, ma fin dalla prima puntata ci fanno intendere che Felix non è assolutamente contro l’omosessualità, per cui Victor non avrebbe dovuto avere alcun riserbo a parlarne con lui.

Purtroppo, l’unico motivo che mi spinge a trovare un senso nella presenza di Simon in questa serie, è quello del fan-service, nonché un modo molto furbo di acchiappare più pubblico, in questo caso i fan del film.

Nel complesso, comunque, Love, Victor si mantiene una serie estremamente prevedibile. Già da questi primi episodi si capisce come si concluderanno le trame principali. Naturalmente, è pur vero che in show televisivi di questo tipo è una caratteristica all’ordine del giorno, ma in ogni caso credo che – vista la potenzialità dell’argomento trattato – si sarebbe potuto osare un po’ di più. Altro punto a sfavore è la presenza di personaggi e situazioni fortemente stereotipati. Come la ragazza popolare che non vuole uscire con quello “strano”, genitori alla prese con problemi matrimoniali, ragazzini angosciati, fidanzate che nascondono dei segreti, il bullo della scuola che è innamorato della ragazza acqua e sapone ma non vuole dirlo, e così via.

A fronte di ciò, tuttavia, la narrazione si mantiene molto fluida e sicuramente la storia si conferma studiata ad hoc per essere orienta a un pubblico di giovanissimi, che di sicuro l’apprezzeranno. Noi ci aspettiamo ancora di rimanere sorpresi.