Finalmente è stato scoperto un lago di acqua salata su Marte confermando la presenza di acqua sul pianeta rosso. Avrà anche forme di vita?
Per la prima volta è stato scoperto un lago di acqua liquida salata su Marte, poco lontano dal Polo Sud, nella zona chiamata Planum Australe. A identificarlo è stato un gruppo di ricercatori italiani che hanno pubblicato la loro scoperta sulla rivista scientifica americana Science. Il lago si trova a 1,5 chilometri nel sottosuolo, ha un diametro di venti chilometri e una profondità di alcuni metri, si parla però di una quantità impressionante di acqua-
Lo straordinario risultato è stato ottenuto con il radar italiano Marsis imbarcato sulla sonda MarsExpress dell’Esa lanciata nel giugno 2003 per studiare il Pianeta rosso. Il gruppo di scienziati autore della scoperta è formato da 22 ricercatori appartenenti a centri di ricerca e università italiane con tre protagonisti principali: Enrico Flamini (Chief Scientist dell’Asi), Elena Pettinelli (responsabile del laboratorio di fisica applicata alla Terra e ai pianeti dell’Università Roma Tre) e Roberto Orosei (Istituto nazionale di astrofisica Inaf), primo firmatario dell’articolo su Science.
Alla profondità in cui si trova il lago la temperatura dovrebbe essere intorno ai -67 °C, ma la presenza di sali come quelli trovati dalla sonda Phoenix della Nasa al Polo Nord e una forte pressione hanno permesso all’acqua di mantenersi allo stato liquido. Il radar Marsis è stato ideato e progettato dal professor Giovanni Picardi dell’Università La Sapienza di Roma e costruito da Thales Alenia Space Italia, con le antenne realizzate dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
“Questa scoperta è una delle più importanti degli ultimi anni”, ha sottolineato Roberto Battiston, presidente dell’Asi. “Sono decenni che il sistema spaziale italiano è impegnato nelle ricerche su Marte insieme a Esa e Nasa. I risultati di Marsis confermano l’eccellenza dei nostri scienziati e della nostra tecnologia, e sono un ulteriore riprova dell’importanza della missione Esa a leadership italiana ExoMars che nel 2020 arriverà sul Pianeta rosso alla ricerca di tracce di vita”.
Infatti il lago offre le condizioni necessarie per la presenza di forme di vita. Il lago sotterraneo è infatti protetto dalle radiazioni ultraviolette e d’altro genere che spazzano la superficie. Inoltre la presenza di acqua con sali e rocce che forniscono altri elementi, crea un ambiente simile ad altri laghi trovati sulla Terra nei quali la vita esiste.