My Hero One’s Justice 2 migliora leggermente rispetto al predecessore ma non è ancora memorabile.
My Hero Academia, l’ho ripetuto spesso quando mi sono ritrovato su queste pagine a parlarne, è sicuramente tra le migliori opere shonen degli ultimi anni. È naturale quindi che, al fianco degli adattamenti videoludici de L’Attacco dei Giganti e di One Punch Man, la cricca degli eroi di Deku faccia capolino di tanto in tanto.
Il primo titolo dedicato a My Hero Academia ad arrivare in occidente è di due anni fa, quando nell’ottobre del 2018 la moda per gli eroi di Horikoshi era appena scoppiata nel nostro paese e il picchiaduro soft di Byking accolse qualche flebile consenso. Il team ci riprova, portando avanti la storia e ampliando il cast di personaggi utilizzabili con My Hero One’s Justice 2, disponibile nuovamente su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC a partire dallo scorso 13 Marzo.
Sarà bastata l’aggiunta di nuovi eroi, cattivi e modalità a migliorare My Hero One’s Justice 2?
Versione Testata: PlayStation 4 Pro
My Hero One’s Justice 2 riparte esattamente da dove si era fermato il primo capitolo nel 2018: All Might ha appena sconfitto All for One, consumandosi completamente e venendo costretto al ritiro.
Ora è davvero tutto nelle mani di Deku, che dovrà farsi forza e diventare il giusto erede dell’One for All. I giovani eroi della 1-A dovranno prima affrontare i test per ottenere la patente da Eroe e di conseguenza iniziare il tirocinio presso le più disparate aziende super eroiche. Sfortunatamente, un nuovo cattivo appare all’orizzonte, intenzionato a far sparire i Quirk degli eroi per sempre.
Plus Ultra!
Una volta completata la saga con Deku e gli altri eroi, proprio come nel primo gioco, anche qui potremo rivivere la storia dal punto di vista dei Villain, ecco che quindi ci troveremo nei panni di Shigaraki, Toga, Twice e ovviamente di Overhaul. Purtroppo pare che Byking abbia tirato il freno sui filmati, dato che quelli completi sono poco più delle dita di una mano. Ogni missione è invece narrata da vignette di fumetto che prendono vita coi modelli dei personaggi o nei casi peggiori con disegni statici. Purtroppo in un titolo su licenza questa “povertà” si sente e inficia anche su una valutazione finale del prodotto.
Oltre a riprendere la struttura della modalità storia, One’s Justice 2 recupera anche l’intero gameplay dal suo predecessore. Byking confeziona un picchiaduro soft con poche combinazioni di tasti uguali per tutti i personaggi cosìcché i giocatori possano sfidarsi col proprio preferito imparando una sola volta il sistema di combattimento. La differenziazione tra un ero , cattivo o l’altro sta ovviamente nel Quirk, l’abilità speciale che sta alla base dell’opera di Horikoshi.
Purtroppo, ci sono gli stessi problemi di bilanciamento del primo capitolo.
Todoroki,Kaminari e All Might (tra gli altri) non sono stati minimamente aggiustati e possono inchiodare un avversario in poche mosse continuando a premere un singolo tasto. A loro si aggiungono Chisaki, e la forma a piena potenza di Deku è sicuramente il personaggio più problematico delle aggiunte. Il cast è salito a 40 personaggi,confermando tutti i presenti nel primo capitolo e aggiungendo new entry (oltre un season pass già confermato).
Oltre al bilanciamento, l’altro grande difetto che Justice 2 eredita dal prequel è sicuramente la telecamera. Molto spesso l’inquadratura non riesce a stare dietro ai due giocatori, e la cpu non aiuta di certo iniziando a correre in cerchio per evitare le nostre mosse. C’è bisogno di qualche match per abituarsi ai movimenti improvvisi di telecamera e anche così non è detto che tutte le nostre mosse finali andranno a segno.
Restano di ottima qualità le Special, anche dei nuovi personaggi e di squadra, con animazioni riproposte dall’anime e dal manga. Si aggiunge la possibilità di utilizzare la finisher di una delle due spalle al costo di una carica. Proprio parlando delle spalle, mi è sembrato che il tempo di ricarica sia stato leggermente prolungato, così da non ritrovarsi un costante spam di aiutanti durante gli scontri.
Fortunatamente Byking ha aggiunto ulteriore contenuto per rendere One’s Justice 2 migliore del prequel. Oltre il cast allargato, è stata data una rinfoltita anche ai cosmetics. Sia nella storia che nelle altre modalità verremo premiati con targhe, orpelli, e immagini speciali una volta eseguite determinate azioni.
In maniera simile al primo capitolo poi, potremo abbellire il nostro eroe nella schermata apposita. Proprio questo camerino è cambiato ed è molto più user friendly rispetto al 2018. Con un solo click potremo cambiare colore al costume, mettere un cappello ridicolo rendendo così il nostro personaggio unico.
Gran parte degli accessori è acquistabile con valuta di gioco, mentre i più rari saranno da sbloccare nelle varie modalità. Un incentivo a continuare a giocare dopo aver completato la storia e soprattutto a provare tutti i personaggi nella modalità arcade.
Oltre alla Modalità Storia, e alle classiche Allenamento e Locale, trovano spazio un Arcade contenente tre percorsi per ognuno dei quaranta personaggi, e la modalità Missione. Quest’ultima è particolarmente interessante: un po’ survival e un po’ gestionale, potremo guidare i nostri eroi e cattivi come se fossimo un’agenzia del mondo di Horikoshi. Ci saranno diversi percorsi da completare da cui ricaveremo altri eroi da utilizzare o strumenti rari da raccogliere. Il tutto è molto simile alla modalità Avventura del primo capitolo, solo che questa volta gli eroi sconfitti o troppo stanchi dovranno essere reclutati nuovamente.
I modelli poligonali dei protagonisti di One’s Justice 2 sembrano usciti direttamente dalla serie animata. Byking è riuscita a trasmettere la fisionomia e a caratterizzare nei movimenti ognuno dei 40 personaggi disponibili. Ottimo anche l’utilizzo delle onomatopee per segnalare colpi, o potenziamenti, come se fossimo davvero in un fumetto di super eroi. Purtroppo invece gli ambienti sono graficamente datati sfigurando rispetto ai personaggi.
Il doppiaggio è affidato ai doppiatori dell’anime giapponese, mentre tutti i testi sono tradotti in italiano seguendo l’adattamento della serie. Purtroppo durante le mosse finali e scene dopo partita non sono presenti i sottotitoli quindi chi non parla giapponese non capirà quanto detto.
Insomma in One’s Justice 2 c’è altro oltre la storia, così da potervi assicurare per lo meno una ventina d’ore d’intrattenimento. Se poi avrete voglia di cimentarvi con le partite classificate Online, troverete un netcode abbastanza stabile sia per la partita pubblica che per quella privata. My Hero One’s Justice 2 rimane un picchiaduro poco competitivo. L’ideale per goderselo a pieno è con un altro giocatore della vostra stessa abilità per qualche match scanzonato.