2K e Visual Concepts ci permettono di vivere tante sfaccettature cestistiche nella loro ultima fatica. Dalle tappe più importanti della carriera di “Sua Altezza Aerea” Michael Jordan, alla modalità MyCareer, le Ere e The W, il piatto è veramente ricco in NBA 2K23
Con il campionato NBA partito due settimana fa, a non mancare al loro solito appuntamento annuale, troviamo anche i ragazzi di 2K e Visual Concepts, che come di consueto ci ripropongono quest’anno il loro nuovo titolo di simulazione cestistica, NBA 2K23. Da ex giocatore (non ancora ritirato) e fan dei Chicago Bulls, appena ho saputo che questa edizione sarebbe stata incentrata su Michael Jordan e le sue “Jordan Challange”, non vedevo l’ora di mettere mano sul gioco, che grazie ai ragazzi di 2K ho avuto modo di provarlo su PlayStation 5. Dopo aver passato parecchie ore di gioco sui parquet più belli d’America e soprattutto nei panni di sua maestà MJ e di MP, sono pronto a dirvi la mia sul nuovo titolo di 2K, quindi allacciate le vostre Air Jordan e preparatevi a scendere in campo.
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Entrati nel menù principale, troviamo subito le diverse modalità, composte dalla Sfida Jordan, La mia CARRIERA, MyTeam, Gioca Ora, WNBA, ERE La mia NBA, le Opzioni e 2KTV. Le mie prime ore spese sul gioco, come ogni anno sono state su La mia CARRIERA, dove dovremo creare il nostro giocatore (MP), per avventurarci nella città e iniziare la nostra avventura come giocatore di basket professionista. A differenza delle scorse annate, questa volta ci sarà permesso di iniziare a giocare in qualsiasi squadra NBA, cosa che a mio avviso ho trovato meno avvincente del giocarsi le proprie carte al college, nella Summer League e di conseguenza al Draft Combine, per poi venir scelto casualmente da un team durante il Draft.
Partiamo subito con il dire che le cose da fare in questa modalità, sono veramente tante, a volte persino troppe. Tralasciando la nostra carriera da giocatore professionista per un attimo, una volta immersi nella città, che potremo percorre a piedi, con un mezzo (skateboard, kart, monopattino o bmx) o più velocemente con la metropolitana, incontreremo diversi npc che ci daranno missioni da svolgere. Missioni in cui ci verranno inoltre spiegate anche le funzionalità di questa modalità e come districarsi nei vari quartieri che la compongono. Per esempio, potremo andare a visitare negozi in cui comprare (con microtransazioni o monete virtuali guadagnate) vestiti, accessori, tatuaggi e potenziamenti o raggiungere campetti in cui svolgere diverse quest principali, secondarie, partite online o mini-giochi.
Tra i negozi disponibili nella città in cui fare shopping tra vestiti, mezzi di trasporto e sneakers, troviamo l’NBA Store, Nike, Adidas, Puma, New Balance, Converse, Mobil 1, Gatorade, fino a brand creati originariamente dal gioco. Invece per i campetti, la quantità presente in città è veramente ampia e diversificata. Girando per i quartieri, difatti troveremo playground dedicati al movimento Black Lives Matter, il Black Mamba Kobe dedicato a Kobe Bryant, il PRO AM, il REC, l’Hammond Park e un’altra decina di campetti dedicati a brand come Puma, Adidas, Mtn Dew e altri ispirati a quelli storici di Rucker Park o The Cage. A non mancare ci saranno anche i tantissimi eventi online a tema delle varie Stagioni, come quello appena passato di Halloween, quello del Capodanno cinese e molti altri in cui si potranno vincere ricchi premi e outfit speciali partecipando a tornei e mini-giochi.
Ad aggiungersi, in questa mappa semi-open world troviamo anche il Cinema, un locale in cui entrando si potrà scegliere una delle quattro locandine per iniziare un matchmaking, che ogni weekend si rinnoverà con nuovi eventi. Qui, si potranno giocare perlopiù match 2vs2 o 3vs3 con condizioni particolari per raggiungere la vittoria. Infine troveremo le quattro affiliazioni con i relativi campi da gioco personalizzati che saranno suddivisi alle quattro estremità della mappa e divisi in North Side Knights, Western Wildcats, Beasts of the East e South City Vipers, che offrono una vasta area con campetti molto fantasiosi e stile parco a tema.
Per quanto riguarda invece la crescita, anche in questa edizione oltre all’uso delle monete virtuali, avremo nuovamente uno skill tree formato da più di 60 distintivi che sbloccheranno le diverse abilità da noi scelte. Ovviamente in base al vostro ruolo e al vostro stile di gioco, una volta accumulati diversi punti grazie ad allenamenti, partitelle e partite ufficiali, potrete sbloccare i vari distintivi, dandovi così modo di migliorare i vostri movimenti e abilità da sfruttare in campo. Detto ciò, a livello interattivo, questa modalità ha alcune chicche veramente stupende, come per esempio quando entreremo nell’arena facendo la classica passerella con i fotografi in cui sfoggiare i nostri outfit, la possibilità di entrare negli spogliatoi con i compagni per scegliere la divisa, percorrere l’entrata dal tunnel principale che porta al campo e quella di interagire con il coach o la sala stampa a fine partita.
Inoltre un altro aspetto molto curato è quello inerente al pubblico sugli spalti, molto vario e che quando la squadra di casa avrà già la sconfitta in tasca, nonostante abbastanza tempo rimanente sul cronometro, inizierà ad andarsene lasciando un’arena semivuota proprio come nella realtà. Su questi aspetti, da amante della palla a spicchi, Visual Concepts ha offerto una qualità per palati fini, andando a limare non solo alcune lacune, ma garantendo difatti un realismo sull’aspetto della vita di un giocatore NBA in maniera veramente eccelsa e dettagliata.
Ritornando alla carriera cestistica vera e propria, il nostro MP, una volta scelto il team in cui iniziare, farà in primis la conoscenza del suo staff al One City Plaza (la nostra base operativa), composta dal manager Ricky e dalle due PR, Mila e Ashley che cureranno tutti gli aspetti dentro e fuori dal campo del nostro giocatore.
La lore di gioco, si concentrerà sulla rivalità con lo spavaldo Shep Owens, scelto al draft dopo di noi e considerato dai media e dalla maggiorparte dei fan, di gran lunga migliore di noi. Inizierà così la nostra scalata per far cambiare idea anche ai più scettici (soprattuto Kendrick Perkins), grazie a diverse missioni principali o secondarie, in cui a farla da padrone sarà lo showbiz e vere special guest ricreate per il gioco, dove dovremo instaurare relazioni con rivenditori locali, sponsor, stilisti e musicisti, per accrescere il giudizio e la nostrà popolarità nei confronti dei fan.
Durante il nostro percorso, che sia nel mondo rap, della moda o durante le interviste, avremo sempre due percorsi disponibili che si suddivideranno in “Il Generale” o “Il Pionere”, in cui nel primo incentreremo una carriera in cui prevarrà la leadership dentro e fuori dal campo, mentre nel secondo quella da Star più spavalda, solitaria e sicura di sè. Come dicevamo precedentemente, la carne sul fuoco è tanta, ma è ben noto ricordarsi sempre, che il fulcro principale di questa modalità sarà sempre la nostra stagione cestistica, in cui dovremo competere nelle classiche 82 partite, cercando di arrivare ai Playoff e al titolo NBA, perchè alla fine sarà proprio sul campo che dovremo dimostrare veramente i fatti per guadagnarci l’Hall of Fame e dimostrare che Shep Owens è solo uno dei tanti in confronto a noi.
Altra modalità in cui svolgere una carriera cestistica solitaria è The W, dove il gioco offre la possibilità di creare una cestista e iniziare la nostra avventura nella lega femminile WNBA. Al contrario dello sviluppo tramite la moneta virtuale, qui la progressione della nostra giocatrice sarà molto più veloce, basato solamente sulle partite giocate e alle scelte di eventi da simulare durante i giorni liberi. Proprio grazie a quest’ultimi, potremo aumentare cinque diversi aspetti: Progresso, Popolarità, Popolarità WNBA, Patrimonio e Affiatamento, che faranno crescere la nostra build in base alle nostre scelte. Ad essere identico invece sarà sia lo sviluppo tramite distintivi, sia tutto ciò che riguarda le stastistiche che potremo controllare dal classico menù. Qui, a differenza de La mia CARRIERA, troveremo una modalità molto più simile al MyPlayer del passato, ma soprattutto più incentrata sullo sviluppo della nostra giocatrice e sul nostro gioco in campo.
Con le Jordan Challenge, 2K ci fa rivivere l’emozionante carriera di MJ
Riproposte e rivisitate, a fare ritorno sul gioco cestistico di 2K, troviamo le Jordan Challenge, già proposte in passato su NBA 2K11. Per chi non lo sapesse, la particolarità di queste sfide è che ci permetteranno di rivivere i momenti iconici della carriera di “His Airness” Michael Jordan, proponendoci inoltre diversi obiettivi da raggiungere. Da fan di MJ, vi posso garantire che il lavoro svolto dai ragazzi di Visual Concepts in queste sfide è veramente incredibile. E non parlo solo del contesto di gioco, ma anche di tutto il contorno circostante ad esso. Dai campi di gioco agli sponsor, dalla voce iconica dell’annunciatore Ray Clay, agli spalti e alle presentazioni dei team, fino a percorrere le diverse ere cestistiche che grazie ai filtri televisivi ci permetteranno di giocare come se stessimo vedendo la partita in quell’epoca, la fedeltà riproposta è veramente di una qualità altissima.
Ad arricchire questa modalità inoltre troveremo anche delle brevi interviste esclusive con giocatori che hanno affrontato quella determinata sfida, raccontando aneddoti e testimonianze su MJ, come Kareem Abdul-Jabbar, Phil Jackson e Dennis Rodman. Dal mio punto di vista, questa modalità è una vera chicca non solo per gli appassionati, ma anche per tutti i novelli cestisti che magari non avendo vissuto la “legacy” di MJ, hanno così modo di giocarla pad alla mano e provare a rivivere l’emozionanti tappe più importanti del giocatore più forte e iconico di tutti i tempi.
Come se non bastasse, nel menù principale, troviamo anche le modalità La mia WNBA e Ere La mia NBA. Nella prima avremo la classica modalità stile ex MyGM, in cui scegliere un team femminile e gestirne ogni aspetto societario, cambiando persino le modalità e regole della Lega. Qui potremo effettuare scambi, assumere e licenziare il nostro staff, seguire i prospetti futuri, controllare il draft, i record e tutte le statistiche, giocare e simulare ogni partita per arrivare a vincere il tanto agoniato anello. Però, la modalità che più mi ha sbalordito tra tutte è stata proprio Ere La mia NBA, dove troviamo si, le stesse funzioni di La mia WNBA, ma con alcune novità. Difatti una volta selezionata quest’opzione, potremo scegliere di partire da ben quattro diverse Ere: The Magic vs Bird Era, The Jordan Era, The Kobe Era e l’Era Moderna.
La cosa bella è che praticamente ci ritroviamo non un solo gioco, ma ben quattro così, visto che partendo da una delle quattro Ere, troveremo i roster di quell’annata curata nei minimi dettagli, dai giocatori, ai loghi, draft, campi da gioco, telecamere, telecronache e regole, ma soprattutto dove potremo cambiare anche il regolamento e le variè novità inserite veramente dalla Lega nel corso degli anni e che hanno poi difatto cambiato il gioco. Ad esempio sarà possibile votare contrario all’inserimento dei 24 secondi, ai tre secondi in aerea, all’espansione di team e molto altro ancora, vedendo anche l’evolversi tra un Era ed un’altra cambiando completamente la storia della Lega stessa, in cui magari Jordan viene scelto dai Boston Celtics, Kobe Bryant rimane agli Charlotte Hornets o un LeBron James che finisce la carriera ai Toronto Raptors.
Tutto sarà nelle nostre mani in questo grandissimo “What If?”, anche la possibilità di cambiare città per un team, cambiare loghi o aggiungere nuove squadre. Dal mio punto di vista, questa modalità è veramente la ciliegina sulla torta di questo gioco, che in questo modo offre assolutamente una quantità mostruosa di ore di gioco in cui sbizzarrirsi, soprattutto per chi ama l’NBA del passato, in cui potrà cambiare la storia e rivivere match incredibili con i migliori giocatori di basket che hanno calcato i campi della Lega statunitense per oltre 40 anni.
Nel MyTeam invece ritroviamo la solità modalità stile FUT di FIFA, in cui a farla da padrone saranno i pachetti da comprare e scartare grazie alle microtransazioni e monete virtuali accumulate. Da quest’anno però, oltre le solite modalità, Visual Concepts ne ha aggiunte diverse, tra cui la Triplice Minaccia Co-Op online e la rivisitata modalità competitiva online Unlimited. Nella Triplice Minaccia Co-Op, potremo ospitare da due a sei giocatori, con l’IA pronta a impersonare i nostri compagni, in modo da poter avviare rapidamente una partita senza aspettare qualcuno che entri. Mentre nell’Unlimited, a prescindere dal risultato il giocatore guadagnerà punti che permetteranno di salire in cima al ranking e ottenere ricompense. Infine a chiudere troviamo Gioca Ora, in cui avviare partite rapide in locale e online, giocare su strada nel Blacktop e usufruire del tutorial con 2KU.
Comparto tecnico
Parlando del gameplay, i ragazzi di Visual Concepts hanno fatto veramente (come sempre) un ottimo lavoro. In primis il primo cambiamento, riguarda la meccanica di tiro, dove troveremo una barra più simile ai fasti del passato, in cui tirare risulterà molto più semplice. Tra i miglioramenti, ho trovato anche le tantissime animazioni dei giocatori, sempre più dettagliate e realistiche, riprendendo ottimamente i movimenti reali dei vari atleti, dal tipo di palleggio, al modo di difendere fino alle varie tipologie di tiri, che riprendono fedelmente ogni star presente in game. Tasto dolente invece, sono i movimenti di MP su La mia CARRIERA mentre percorreremo le stade della città, che risultano goffi, lenti e dove si poteva fare decisamente meglio, soprattutto sullo skateboard e i mezzi in generale che talvolta risultano imbarazzanti.
Migliorato invece anche l’aspetto offensivo e difensivo dell’IA, che ora risulta molto meno prevedibile e più ostica da affrontare ai livelli maggiori di difficoltà. A nostro favore però, avremo anche il nuovo indicatore che cambierà colore in base alla vicinanza del marcatore, donandoci così una lettura degli schemi e della copertura in campo sul marcatore nettamente migliore. A livello grafico, nulla da eccepire, il gioco su console next-gen è veramente strabiliante, dove a differenza della versione per console old-gen (che ho provato) si può apprezzare appieno il lavoro certosino e maniacale svolto dagli sviluppatori.
Una volta entrati sul parquet, il realismo che 2K ripropone durante le partite è veramente palpabile grazie a replay cinematografici, interviste ai giocatori durante i timeout, statistiche della partita, cheerleader, ballerini e pubblicità proprio come se stessimo vedendo una partita alla TV. Ovviamente a non mancare ci sarà anche l’half time report con il solito trio composto da Shaquille O’Neal, Ernie Johnson e Kenny Smith a farci fare sempre due risate. Ricco anche il tavolo di commento, dove troviamo il quartetto formato da Kevin Harlan, Brian Anderson, Greg Anthony e Grant Hill, con Doris Burke e David Aldridge a bordo campo, oltre a Richard Jefferson, Mike Fratello e Ray Clay come commento speciale per le ERE e le Jordan Challenge.
Ad aggiungersi troviamo anche sia la telecronaca in spagnolo sia quella cinese, andando a chiudere un pacchetto veramente ampio per quanto riguarda il tavolo di commento. A non mancare, troveremo nel menù anche la 2KTV con Chris Manning e Alexis Morgan, che ogni settimana presentano come di consueto un nuovo episodio ricco di news, interviste a star dell’NBA, sviluppatori e gamer, in cui si potranno vincere pure alcune monete virtuali durante i sondaggi interattivi.
Dove non potevano esserci minimamente dubbi è sicuramente il comparto sonoro, dove da anni il team di sviluppo ripropone una qualità eccelsa su ogni fronte, come il doppiaggio, i suoni delle arene e dei tifosi e le conversazioni in campo tra i giocatori. Altra lode va alla colonna sonora, che a mio avviso risulta sempre azzeccatissima e con artisti del calibro di Drake, Megan Thee Stallion, Lil Wayne, NAS e Trippie Red per dirne alcuni. Inoltre quest’ultima verrà aggiornata ogni venerdì con tre nuovi brani, garantendo così una tracklist veramente ampia e che offre diversi stili di generi.
A chiudere, una nota per il comparto online, dove ho trovato diversi lati negativi. Tra tutti ho riscontrato il solito problema del matchmaking online ne La mia CARRIERA, in cui non capisco come sia possibile nel 2022 dover fare la coda per allenarsi o giocare partite online, quando basterebbe un classico matchmaking che potrebbe velocizzare il tutto. Inoltre, anche la città soffre della scelta di rendere questà modalità completamente online, con miriadi di altri giocatori virtuali in giro che appesantiscono e talvolta rallentano l’esperienza di gioco, e che tra l’altro cosa orrenda da vedere, potremo trapassare come fantasmi. A mio avviso, sarebbe stato meglio rimpolparla di npc e alleggerire il tutto, dando magari al giocatore la scelta di giocare partite online una volta selezionato un parchetto o un’arena, entrando in classiche stanze d’attesa come nella maggiorparte dei giochi.
Verdetto Finale
A conti fatti NBA 2K23 è un titolo che nel complesso consiglierei assolutamente ad ogni appassionato di pallacanestro, soprattutto anche per quella larga fetta di fan di vecchia data che amano l’amarcord e il basket del passato. Difatti il poter giocare le Jordan Challenge e le Ere, sono assolutamente una bella e grande ciliegiona sulla torta, visto che il titolo di 2K già offriva tanto sia a livello di contenuti, sia per quel che riguarda la qualità del gioco in campo tecnico e grafico. Certo, NBA 2K23 non brilla in tutte le sue modalità e c’è da migliorare qualcosina in futuro, ma Visual Concepts è certamente una garanzia su questo fronte, visto che ogni anno punta a migliorare e colmare le lacune ascoltando i feedback dei propri fan.
Nel complesso il gioco sviluppato da Visual Concepts risulta oggi a mio avviso il miglior prodotto sportivo offerto in campo videoludico. Fidatevi che entrare a canestro con Allen Iverson, effettuare uno step back con Luka Doncic, rivivere un Magic vs Bird 2.0 o andare a schiacciare di potenza con Vince Carter o Shawn Kemp riscrivendo la storia, non è mai stato bello come ora. E tutto questo è proprio grazie all’impegno, il cuore e la passione pulsante della software house americana nel cercare di riproporre in un videogame il massimo del realismo di questo sport nei minimi dettagli e cercando di accontentare i fan di ben quattro decadi diverse. State certi che se amate il basket, questo titolo non vi deluderà assolutamente, dandovi modo di vivere un’esperienza di gioco unica, immersiva e tante, tante ore di divertimento che pochi giochi sportivi sanno fare ad oggi.
NBA 2K23 è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S e PC.