L’Isola Solitaria dell’Armatura è l’occasione per Game Freak di correggere alcuni errori di ottava generazione.
Con l’arrivo del Pass d’Espansione per Pokémon Spada e Pokémon Scudo, inaugurato mercoledì scorso con l’uscita dell’Isola Solitaria dell’Armatura, The Pokémon Company potrebbe aver detto addio a una delle sue tradizioni per quel che riguarda i titoli della serie principale.
Fin dall’esordio, Game Freak ha abituato la sua utenza ad una terza versione dei capitoli di Pokémon, a distanza di un anno circa dall’uscita originale, un terzo episodio per ogni generazione che puliva alcuni dei difetti e ne mischiava le trame.
Con Spada e Scudo il team ha preferito percorrere un’altra strada, molto simile a quanto visto in quinta generazione con Pokémon Bianco 2 e Pokémon Nero 2: continuare la storia espandendo Galar, e nel mentre correggere la rotta su alcune delle scelte più infelici degli ultimi due titoli.
Sono tornato a Galar durante lo scorso week end per esplorare a fondo l’Isola Solitaria dell’Armatura, tra vecchie conoscenze e volti nuovi, come si sarà comportata questa prima espansione?
Versione Testata: Pokémon Spada
Una volta acquistato il pass d’espansione e avviato il gioco, potrete recarvi immediatamente nella nuova zona, anche se non avrete finito la trama principale dell’ottava generazione Pokémon. Questo primo DLC ruota attorno al Dojo di Mustard, l’ex campione della Lega di Galar e maestro tra gli altri anche di Dandel. Purtroppo come nel gioco principale, anche sull’Isola dell’Armatura la storia non è la protagonista, concentrando i pochi eventi in circa una decina d’ore. Accolti come allievi del Dojo dovrete superare tre prove per dimostrarvi adatti a fare amicizia con Kubfu, uno dei nuovi Pokémon introdotti da questa espansione. Tra i nuovi personaggi, oltre Mustard e famiglia, sono stati introdotti anche Sofora, aspirante capopalestra di tipo Veleno (in Spada) e Savory, aspirante capopalestra di tipo Psico (in Scudo).
Entrambi sono disposti a tutto per batterci e trionfare nelle prove del Dojo. Sfortunatamente, proprio come i cambi di personaggi nei giochi di novembre, anche Sofora e Savory cambiano solamente in estetica, mostrando praticamente la stessa caratterizzazione e ruolo nel DLC in entrambe le versioni. Nonostante la trama non sia nulla d’eccezionale, quest’avventura sull’isola dell’Armatura si lascia giocare piacevolmente tra un linguaggio italiano troppo giovanile e le poche, ma buone, cutscene animate.
Un problema di livelli
Un paio di giorni prima del rilascio dell’Isola Solitaria dell’Armatura, The Pokémon Company aveva dichiarato che i Pokémon e gli allenatori presenti all’interno dell’espansione si sarebbero adattati al livello del giocatore. Così che si potesse esplorare fin da subito la nuova zona (sebbene per sbloccare l’ultima parte bisognerà aver per forza completato il post game del gioco principale) senza problemi di difficoltà. Purtroppo era una mezza verità: il livello dell’espansione si adatta al numero di medaglie in vostro possesso, se le avrete tutte i Pokémon selvatici saranno al 60 (come nelle Terre Selvagge) mentre gli allenatori toccheranno il picco massimo di 75.
Ora, ci sono tre conseguenze a questa assenza di level scaling tutte negative o quantomeno sconvenienti alla fruibilità dell’espansione: la prima, quella più diffuso e più grave, è che potreste avere un team ben superiore al livello 75, azzerando perciò la difficoltà dell’intera isola.
La seconda è relativa ai Pokémon che vi verranno dati in regalo, compreso Kubfu, che saranno al livello 5. Non potrete quindi scegliere di allenarli da soli e dovrete o metterli nelle retrovie o imbottirli di caramelle per l’esperienza.
L’ultima è nella estrema facilità nel catturare i cento Pokémon aggiuntivi, tutti al livello 60, a cui basterà fare uno o due livelli per evolvere nel loro stadio finale, non dandovi nemmeno il tempo di costruire una squadra alla buona con ciò che potete trovare nell’ecosistema dell’isola.
Come Spada e Scudo, anche questa espansione strizza più di un occhio al competitivo, aggiungendo ulteriori funzioni di Quality of Life che facilitano il breeding di Pokémon adatti al comparto multiplayer. Potrei parlarvi nel dettaglio delle due forme di Urshifu, destinate a dominare il metagame dei prossimi campionati, ma in rete ci sono allenatori ben più esperti di me capaci di snocciolarvi tutte le strategie sull’orso kung fu.
Posso però anticiparvi che, con l’acquisto del Pass d’Espansione avrete l’accesso a un robot a forma di Cramorant in grado di sintetizzare gli strumenti, e alla Zuppa Gigamax, uno speciale piatto che vi consentirà non solo di dare una forma Gigamax ai tre starter di Galar, ma anche a tutti i Pokémon delle specie idonee senza più vincolarvi alla cattura nel raid.
Grazie al supporto di Pokémon Home potrete portare ad esempio un Gengar da uno degli altri giochi e permettergli la trasformazione. Per cucinare la zuppa dovrete raccogliere tre funghi appositi, e proprio per far ricrescere questi ultimi dovrete partecipare ai Raid.
Ed è proprio collegandomi ai Raid che torno a parlare della nota negativa più pesante di questa ottava generazione di Pokémon: il comparto online. Game Freak è riuscita a peggiorare ulteriormente il già poco riuscito sistema di lobby, raddoppiando le cifre della password per poter accedere ai Raid privati e non solo, il menù di ricerca dei raid in corso è diventato ancora più lento e quindi incapace di aggiornarsi rapidamente.
Inoltre quando sarete connessi alla rete, vi ritroverete nello stesso problema delle Terre Selvagge, con lag e cali di frame costanti che aumenteranno qualora aveste sbloccato il Pokémon compagno.
Leggi la Recensione di Pokémon Spada e Pokémon Scudo
Una delle feature più amate dai giocatori Pokémon torna anche in ottava generazione, ma anche questa volta lo fa a metà: resta infatti per ora un’esclusiva dell’Isola dell’Armatura e le animazioni utilizzate per il Pokémon compagno sono praticamente le stesse del campeggio, anche la velocità di movimento del nostro mostriciattolo preferito resta infatti invariata. Questo si traduce in pop up continui del Pokémon e nel peggiore dei casi in animazioni incomplete (come ad esempio Falinks, non programmato per salire o scendere le scale).
Fortunatamente l’ambientazione di questo primo DLC ha fatto in parte ciò che non era riuscito alle terre selvagge: ha variato l’ambiente in modo unico, mettendoci grotte, piccoli deserti, foreste e distese di fango e d’acqua.
L’isola sembra iniziare a prendere vita, nonostante non ci siano allenatori a sfidarci (esclusi quelli nelle torri), un buon segno per il futuro, una volta corretti anche i problemi dell’online.
Restano i solidi punti di forza dei giochi originali: la colonna sonora si arricchisce di nuovi brani, tra cui uno dalle sonorità orientali che ben si sposa con il Dojo di Mustard. Il ritorno dei nuovi Pokémon apre nuovi scenari nel competitivo, che sarà, come già detto, probabilmente dominato da Urshifu. L’evoluzione di Kubfu è disponibile in due varianti, anche se purtroppo potrete averne una sola a titolo, anche se riusciste a farvi scambiare un altro esemplare di orsetto (potete invece farvi dare direttamente l’evoluzione). Le nuove Gigamax sono tutte riuscite e finalmente, dopo vent’anni, Blastoise riesce a sparare dai benedetti cannoni.
È stata inserita anche una quest che ci richiede di collezionare 151 Diglett d’Alola, nascosti per tutta l’isola, un’ottima strategia per regalare al giocatore tutte le forme di Alola.
Nonostante tutto ciò che vi ho elencato non mi è ancora possibile valutare nella sua interezza il pass d’espansione, anche perché L’Isola Solitaria dell’Armatura non è acquistabile singolarmente. Per dare un giudizio definitivo dovremo aspettare la seconda parte del pass, in arrivo questo autunno. Gettatevi in questo primo DLC solo se avete adorato Pokémon Spada e Pokémon Scudo o se volete rimanere al passo con il comparto multigiocatore.