Armatevi di amici fidati per affrontare gli orrori di Redfall!
Nel marzo del 2021 Micorsoft ha iniziato la sua campagna di acquisizione di software house importanti e Bethesda Softworks è stata una delle prime ad essere inglobata dall’azienda.
Nel corso del tempo questo ha portato lo studio statunitense ad inglobare anche Arkane Studios e la loro collaborazione ci ha portato alla presentazione, durante l’E3 del 2021, di Redfall. Ai tempi il genere del titolo non risultò molto chiaro ma la promessa è stata quella di un’esperienza innovativa e, sicuramente, a base di una grande caccia ai vampiri.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di giocare a fondo il nuovo titolo di Arkane Studios e siamo finalmente pronti a svelarvene i segreti in questa recensione.
Versione Testata: PC Steam
ATTENZIONE: La recensione tiene conto solamente della modalità single player in quanto, come leggerete nell’articolo, il gioco è privo di matchmaking e non è stato possibile provare la coop prima del lancio ufficiale. Nelle prossime ore la recensione verrà aggiornata con un paragrafo che racconterà anche dell’esperienza multigiocatore.
La storia di gioco inizia nella città di Redfall, che dopo essere stata teatro di una serie di inquietanti esperimenti, è rimasta vittima dell’invasione e possedimento da parte dei vampiri, che con i loro inumani poteri hanno bloccato ogni via di fuga. Noi vestiremo i panni di uno dei quattro protagonisti disponibili e grazie ad alcune abilità speciali, il nostro compito sarà quello di liberare la città e scoprire di più dietro a questa avanzata vampiresca.
Inizialmente libereremo un gruppo di sopravvissuti, bloccati dall’invasione all’interno di una stazione dei pompieri. Questi diventeranno i nostri compagni e il rifugio ci accoglierà come porto sicuro dopo ogni missione o l’esplorazione libera, dandoci la possibilità di organizzare risorse ed inventario oltre che avanzare nelle missioni principali.
La storia di gioco è abbastanza semplice ma raccogliendo i numerosi documenti nascosti per l’intera città, scopriremo tantissimi dettagli di trama che amplieranno enormemente il mondo di gioco. In alcuni di essi troveremo anche delle importanti informazioni riguardo ad oggetti rari e leggendari nascosti in particolare aree di gioco, quindi l’esplorazione ripaga enormemente, anche con l’ottenimento di un arsenale sempre più forte
Grazie alle sinergiche abilità di Devinder, Layla, Remi e Jacob sarà possibile affrontare in diversi modi i nemici che troveremo sulla nostra strada, siano essi vampiri od umani. Infatti, le capacità dei quattro protagonisti sono create appositamente per interfacciarsi tra loro, ad esempio avremo la possibilità di creare un “ascensore” spiritico con Layla e farlo combinare con il Traslocatore di Devinder per arrivare velocemente, nella maniera più facile e comoda possibile, in una zona che avrebbe necessitato di esplorazione e – immancabilmente – di molti scontri.
In Redfall non esiste un particolare sistema di classi e ogni unità può utilizzare tutte le tipologie di armi da fuoco presenti all’interno dell’avventura. Il gunplay si adatta bene a essere giocato con mouse e tastiera e dona un feedback scorrevole con tutti gli approcci possibili ai diversi nemici presenti in gioco, difatti vampiri e umani andranno affrontati con strategie differenti: i primi dovranno essere storditi esaurendo la loro barra dei punti vita prima di poterli trafiggere con un paletto oppure potranno essere pietrificati utilizzando i raggi UV mentre gli umani ben subiscono gli headshot.
L’uccisione di essi o il completamento delle missioni (primarie o secondarie che siano) darà al protagonista dei punti esperienza da spendere nel proprio albero abilità, rendendo la progressione necessaria per poter avanzare nella storia senza bloccarsi.
Fin dal primo momento in gioco abbiamo capito che l’intera esperienza di Redfall è pensata per essere vissuta in multigiocatore, vista la calibrazione della difficoltà e lo stesso adattamento in italiano che si rivolge al giocatore sempre al plurale, e dobbiamo assolutamente segnalare uno dei punti negativi di questa funzione: il titolo non supporta la ricerca globale di matchmaking.
Questo significa che l’unico modo per vivere l’esperienza totale di gioco sarà quello di costruire una squadra di 4 persone, facente parti della propria lista amici, rendendo così la vita difficile a tutti i giocatori che preferiscono giocare in solitario o con squadre casuali, senza doversi per forza impegnare con amici o conoscenti.
Da notificare, invece, la presenza di cross-play tra PC e Xbox: i giocatori Steam o Game Pass potranno quindi fare squadra con quelli Xbox, senza alcun problema di hardware.
Per quanto riguarda la nostra esperienza, abbiamo provato Redfall su un PC di fascia alta, con processore i7-11700k, 32 gb di RAM e una scheda video Nvidia RTX 3080TI e i risultati raggiunti non sono riusciti a convincerci del tutto. Se su Xbox Series X|S il chiacchierato problema dei 30fps era stato reso noto dalla stessa Arkane Studios, con tanto di promesse sull’arrivo nel prossimo futuro di una modalità prestazioni a 60 fsp , sulla nostra versione la situazione è stata comunque fin troppo ballerina.
Impostando il gioco ad “Alto” (con Ultra come capacità massima) il frame rate generale gira intorno gli 80/90 fps ma in zone con molti alberi o luoghi chiusi, questo è arrivato ad avere dei cali importanti, raggiungendo la soglia minima dai 20fps con anche un po’ di sano stutter di mezzo (il tutto provato con DLSS e modalità prestazioni attiva). Nel corso della nostra prova siamo incappati anche in moltissimi bug che sappiamo benissimo scontati da trovare in un open world ma, alcuni di questi hanno messo a dura prova l’avanzamento in gioco, visto che dopo la prima morte, andavano a rendere “invisibile” il nemico da sconfiggere non potendo così finire la missione principale.
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Fortunatamente è possibile intraprendere più missioni e, andando a sconfiggere il boss di un’altra area, siamo comunque riusciti ad avanzare. Problemi di questo tipo non sono certamente nuovi ma rovinano molto l’esperienza generale e ingegnarsi per riuscire ad evitare il problema risulta frustrante, soprattutto in un titolo dove l’eliminazione dei boss equivale progredire.
Artisticamente Redfall è assolutamente uno delle migliori opere di Arkane Studios e si presenta come una cittadina ispirata e ricchissima di dettagli, mantenendo anche il loro pittoresco stile riguardo alle proporzioni dei modelli umani.
In definitiva Redfall è un titolo che riesce sì a fare il suo dovere, grazie ad un gameplay dinamico e una storia semplice ma costruita nei dettagli, ma non brilla a causa di un comparto tecnico poco solido e alla componente multiplayer forzata. Non ci sono dubbi su quanto il titolo sia divertente se giocato con altri amici ma la calibrazione nel single player è completamente da rivedere, rendendo l’esperienza singola leggermente frustrante anche per colpa di alcuni pesanti bug che da soli è difficile aggirare. Siamo sicuri che Arkane Studios si metterà al lavoro per una patch correttiva, ma al momento la situazione è questa.