Rune Factory 4 Special – La Recensione

Si lavora e si fatica, per il pane e la…fama in Rune Factory 4 Special

Marvelous è probabilmente uno dei publisher giapponesi più attivi su Nintendo Switch, che conta fra le sue produzioni diverse serie di successo e amate dal pubblico. Fra queste spicca sicuramente quella di Rune Factory. All’annuncio del quinto capitolo in esclusiva su Switch, un altro episodio è pronto a fare capolino nella line-up della console Nintendo.

Stiamo parlando di Rune Factory 4 Special, versione rimasterizzata del quarto capitolo uscito nel 2014 (due anni prima se pensiamo alla release originale) su Nintendo 3DS, rispolverato per l’occasione come apripista per l’atteso seguito.

Barcamenandoci fra la vita nei campi e la lotta nei dungeon, senza dimenticare di conquistare il cuore della nostra dolce metà, ecco la recensione di Rune Factory 4 Special.

Vado a vivere in campagna

Nato da una costola di Harvest Moon (quello che ad oggi conosciamo con il nome di Story of Seasons), Rune Factory ha da subito raccolto favori di critica e pubblico per il suo gameplay, che mescola al suo interno tutti gli elementi relativi alla coltivazione e alla gestione della fattoria tipici della serie d’ispirazione e li getta in un contesto, sia narrativo che ludico, tipico dei JRPG.

E Rune Factory 4 da questo punto di vista mantiene alte tutte le aspettative. Dopo aver scelto il sesso del nostro protagonista, che influenzerà lo sviluppo dei rapporti amorosi con i vari NPC, la storia di Rune Factory 4 si apre con il nostro arrivo nel villaggio di Selphia. Un arrivo un po’ burrascoso in seguito ad una caduta dal cielo, dopo uno scontro non proprio amichevole con dei soldati a bordo di un aeronave. Fortunatamente però la caduta viene attutita da Ventuswill, una divinità drago che protegge il villaggio, che dopo aver appurato l’incolumità del nuovo arrivato lo scambierà per l’atteso principe di un regno vicino, il cui scopo è quello di aiutare Selphia e i suoi cittadini a crescere e prosperare come comunità. Privi di memoria in seguito alla caduta accetteremo nostro malgrado il nuovo ruolo di tuttofare, iniziando a gestire il villaggio e rispondere alle richieste dei suoi abitanti pur di aumentarne il prestigio.

Con queste premesse parte un’avventura dal racconto abbastanza prevedibile ma dai risvolti inaspettati. Alternandoci fra il lavoro nei campi e la gestione del villaggio, inizieremo anche a risolvere gli strani misteri che avvolgono Selphia, esplorandone i dintorni e portando alla luce un segreto che riguarda Ventuswill e il suo ruolo di protettrice. Segreti che troveranno una risposta solamente proseguendo nell’avventura, senza mai dimenticarci di dedicare il nostro tempo per il bene di Selphia.

In Rune Factory 4 Special ci troveremo quindi a svolgere numerose attività, ognuna delle quali sarà scandita dallo scorrere del tempo e dall’alternanza delle stagioni.

Cominceremo occupandoci di ripristinare il campo da coltivare, estirpando erbacce o bonificandolo da pietre e legna in eccesso. Man mano che avanzeremo nel gioco potremo dedicarci alla coltivazione dei primi vegetali, per poi man mano acquistare nuove sementi ed incrementare la produzione. Tutto è legato a doppio filo, ed ogni attività serve necessariamente per avanzare con le altre.

Partendo proprio dalla coltivazione, il raccolto potrà essere venduto, magari seguendo i trend del mercato per vedere cosa è più remunerativo rispetto ad altro, così da ottenere soldi da investire, sia in nuove sementi sia nei tavoli da crafting. Questi rappresentano il cuore pulsante del gioco e permettono di concretizzare i nostri sforzi nella fattoria. Ad esempio, con il tavolo base della cucina potremo creare nuovi pietanze a patto di avere imparato, tramite l’apposito item, la relativa ricetta. Acquistando nuovi strumenti, tipo coltelli, mixer o friggitrici, avremo accesso ad un più ampio ricettario, così da ottenere piatti più complessi da vendere ad un prezzo maggiore. Lo stesso vale per la creazione di oggetti ed equipaggiamenti, che si potranno realizzare con la raccolta di nuovi materiali.

Il ragazzo di campagna

Il lavoro nei campi poi richiede dedizione e continuità, e saremo chiamati a coltivare la terra e a curarla annaffiandola regolarmente per non veder sfumare il nostro raccolto e a sua volta i nostri incassi. Dedicandoci a queste attività e soddisfacendo le continue richieste degli abitanti otterremo dei punti che potremo spendere per migliorare la qualità della vita di Selphia. Ad esempio investendo nelle licenze amplieremo le nostre abilità di crafting permettendoci di acquistare tavoli di creazione più elaborati, oppure concentrandoci sullo sviluppo del nostro personaggio saremo in grado di ampliare la nostra stanza dove accogliere tutto lo stretto necessario per il lavoro, espandere la fattoria o il fienile per gli animali.

Non manca poi la possibilità di finanziare i Festival per attirare un maggior numero di turisti, o migliorare le attività locali che venderanno nuovi oggetti. Usciti dal villaggio invece dovremo mettere mano alla nostra spada ed avventurarci nella foresta circostante.

Qua Rune Factory 4 tira fuori tutta la sua anima ruolistica, proponendoci un action-RPG dalle dinamiche semplici ed abbordabili, anche da chi non mastica il genere.

Le azioni eseguibili non sono molte. Oltre ad attaccare si potranno assegnare fino a 4 abilità magiche che prosciugheranno mana ad ogni utilizzo, o effettuare rapidi (ma brevi) scatti per driblare gli attacchi nemici. Il nostro personaggio sarà in grado di equipaggiare diverse armi fra spade, spadoni, lance martelli e tante altre, così come per aumentare le difese sarà doveroso ricorrere ad armature e protezioni via via sempre più efficaci contro i nemici che andremo ad affrontare.

Combattendo non solo aumenteremo di livello, con conseguente incremento delle statistiche, ma andremo anche ad acquisire tutta una serie di skill che miglioreranno le abilità del nostro personaggio. Ad esempio perfezionando l’uso di una determinata arma sbloccheremo la possibilità di eseguire colpi caricati, combo più complesse e con quelle avanzate, attingere pure ai punti magia per rilasciare attacchi ancora più potenti.

In generale gli scontri si svolgono senza troppi problemi e la curva della difficoltà si alza in maniera piuttosto parallela al nostro sviluppo, a patto di non bruciarsi il gioco concentrandosi solamente sull’aspetto esplorativo/narrativo. Le criticità le troveremo nelle fasi più avanzate, ad esempio negli scontri con i boss o nei nemici che tendono ad effettuare attacchi elementali o con malus, che in assenza del giusto item curativo, ci obbligheranno ad una ritirata d’emergenza per evitare di finire dal dottore del villaggio e sborsare fior di quattrini per le cure ricevute.

Imprenditore agricolo

Se sul lato della varietà ci troviamo ad elogiare ogni singolo aspetto di Rune Factory, c’è invece da dare una tirata d’orecchi ad alcuni aspetti del gioco rimasti fin troppo macchinosi in questo porting. Fra tutti la gestione dell’inventario e dei menù.

Se il doppio schermo e il pennino potevano in qualche modo aiutare la navigazione delle varie schermate, qua ci troviamo in una situazione abbastanza scomoda. Anche solo per accedere all’inventario per cambiare arma, accessorio o semplicemente curarsi. È possibile affidarsi ad un menù rapido, ma anche in questo caso i passaggi da compiere per portare a segno la nostra scelta sono fin troppi, spezzando frequentemente l’azione di gioco, specie nei combattimenti.

Sarebbe stato il caso forse di operare un piccolo make over per semplificare il tutto, rendendolo più snello, o abilitare almeno nella modalità portatile l’uso del touch screen, limitato solamente allo “skip” dei dialoghi.

Rune Factory 4 non è quindi un titolo troppo impegnativo sul fronte della difficoltà (sebbene sia selezionabile un nuovo livello “infernale” per chi trova tutto poco stimolante), ma lo è su quello delle attività proposte, che terranno sempre conto dello scorrere del tempo, che sarà una costante che influirà maggiormente sulle attività gestionali. Le giornate scorrono piuttosto veloci, e quello che potremo fare sarà scandito da una barra della resistenza che, una volta scesa a zero, ci obbligherà a fermarci o a ricorrere a metodi alternativi per ripristinarla e continuare a lavorare.

Se per la storia possiamo prenderci tutto il tempo necessario, la gestione della fattoria è piuttosto rigida e non ammette distrazioni.

Nelle fasi avanzate potremo avvalerci di numerosi aiuti che semplificheranno di molto il nostro lavoro. L’accesso ad accessori avanzati permetterà di coltivare il campo coprendone maggiori zone rispetto a prima, o potremo delegare il compito ad altri, come ad esempio i mostri che potremo arruolare tra le nostre file.

Il rapporto con gli NPC è un altro aspetto fondamentale in Rune Factory. Nel corso della storia andremo a conoscere i vari personaggi, che a seconda del rapporto instaurato, attiveranno eventi che coinvolgeranno uno o più personaggi. Un altro modo per entrare nelle loro grazie sarà quello di completare le sub quest a loro dedicate, o di riempirli di regali, magari scegliendo quello che rientra nei loro gusti o riservandogli le giuste attenzioni nel giorno del loro compleanno. Innalzare il livello di amicizia si rivela fondamentale. Più confidenza ci sarà tra il protagonista e gli abitanti, maggiori saranno le possibilità che questi decidano di unirsi a noi nell’esplorazione dei dungeon, dandoci una discreta mano durante gli scontri. Ed entrando in intimità con quelli del sesso opposto, al giusto livello di affinità, potremo anche confessare il nostro amore, sperando che questo venga ricambiato e successivamente convolare a nozze. Come per il gameplay anche qua troviamo una poca cura generale per quanto riguarda la gestione di secondarie ed eventi, quasi come a lasciare il giocatore in balia del caso. Spesso ci si trova a girovagare per la città sperando che capiti qualcosa, e nonostante ci vengano indicati i protagonisti che danno vita agli eventi tutto succederà al di fuori del nostro controllo.

Rune Factory 4 offre però un gameplay complesso e sfaccettato, che richiede una buona dose di attenzioni da parte dei giocatori, che devono necessariamente curare, anche solo in minima parte, ogni singolo aspetto del gioco. Un’avventura che vi porterà via diverso tempo e che non si conclude raggiunti i titoli di coda, ma che continua con nuovi archi narrativi che esplorano il racconto in profondità e mostrando un maggior sviluppo narrativo rispetto alla leggerezza delle prime ore.

Circoscrivere la durata di Rune Factory 4 non è semplice, vista la complessità del gameplay, e a seconda di come lo affronteremo e quanto ci dedicheremo alle attività secondarie, serviranno almeno 45/50 ore. Una buona durata, che si espande ulteriormente in base al tempo investito nella gestione della fattoria e nel miglioramento del proprio personaggio.

Questa edizione poi propone nuovi contenuti che allungano ulteriormente il già ricco paniere con due modalità (da affrontare una volta completato il gioco) che vanno ad espandere alcuni aspetti narrativi del gioco dopo la conclusione dell’avventura, offrendoci nuovi spunti sui vari personaggi. Il DLC Another Episode sarà disponibile gratuitamente a tutti i giocatori di Rune Factory 4, che potranno accedervi senza spendere un centesimo fino al 26 Marzo.

L’altra modalità, chiamata Newlywed mode aggiunge invece nuovi filmati dedicati ai candidati sposi, sbloccabile solamente una volta pronunciato il fatidico si, e che necessiterà di più passaggi per essere completata al 100%.

Take me home, country roads

Trattandosi di un porting da Nintendo 3DS l’aspetto grafico è quello meno intrigante di Rune Factory 4, che funziona al meglio in modalità portatile che docked. L’opera di restyling è andata ad aumentare la risoluzione dei fondali, rigorosamente 2D, che migliorano nella resa generale, sebbene sul grande schermo della TV tutto tenda a diventare troppo “impastato”, perdendone in definizione.

Migliorati senza ombra di dubbio i modelli tridimensionali dei protagonisti e dei nemici, che restano semplici ma più distinguibili fra loro rispetto all’originale, così come la fluidità del gioco, che non presenta mai incertezze.

In questa nuova edizione Rune Factory 4 Special si arricchisce di nuove linee di dialogo, con la possibilità di scegliere fra inglese e giapponese, mentre la colonna sonora sposa alla perfezione le atmosfere rural-fantasy che trasudano dal gioco, a partire dalla opening cantata che ci da un assaggio di quello che andremo a vivere a Selphia.

Rune Factory 4 Special sarà disponibile in esclusiva su Nintendo Switch dal prossimo 28 Febbraio.

Rune Factory 4 Special
Con Rune Factory 4 Special, Marvelous ripropone su Nintendo Switch uno dei capitoli più riusciti e completi della serie. Chi non digerisce la parte gestionale della fattoria probabilmente continuerà a trovare questo capitolo indigesto, ma al contrario chi non va matto per i JRPG potrebbe vedere in Rune Factory un buon compromesso, con un titolo forse un po' più sbilanciato concettualmente verso la filosofia agricola di Harvest Moon, ma decisamente godibile nel complesso. Con questo porting permangono i difetti dell'originale, che qua vengono forse accentuati dalla mancanza di ottimizzazione e dalla perdita del secondo schermo, così come il comparto grafico non migliora più di tanto nonostante il cambio generazionale a favore. Resta di fatto che Rune Factory 4 Special è un titolo piacevole da giocare, longevo e ricco di attività, e nonostante gli anni sulle spalle riesce ancora a dire la sua. E lo fa ad un prezzo tutto sommato coerente con le attuali remastered disponibili su Nintendo Switch, che potrebbe invogliarvi anche a rigiocarlo nel caso abbiate già passato ore e ore nei campi durante la sua prima uscita su console.
Pro
La simulazione di fattoria incontra il JRPG
Storia piacevole ed interessante...
Nuovi contenuti e DLC gratuiti al lancio
Buon porting ad un prezzo accessibile...
Contro
Alcune dinamiche sono rimaste macchinose
...ma un po' troppo lenta ad ingranare
Alcuni degli eventi secondari sembrano affidati al caso
...anche se tecnicamente si poteva fare di più
7.7
Voto