Pronti a vivere una nuova avventura in compagnia di Shin-chan?
Sgraziato, dalla battuta al vetriolo e pieno di sé. Shinnosuke, meglio conosciuto da tutti come Shin-chan è un bambino disfunzionale di 5 anni, che con la sua famiglia e i suoi amici vive ogni giorno nuove avventure.
Nato dalle pagine del manga Crayon Shin-chan di Yoshito Usui e successivamente adattato per la tv, Shin-chan è diventato una delle icone dell’animazione giapponese, come Doraemon e Detective Conan, e che continua tutt’oggi ad intrattenere milioni di spettatori in tutto il mondo fin da gli anni ’90.
Data la sua propensione alle avventure, quale occasione migliore per fargliene vivere una estiva in compagnia della sua famiglia?
Sul modello di Boku no Natsuyasumi, da noi conosciti con il titolo “My Summer Vacation”, Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation – The Endless Seven-Day Journey ne riprende la filosofia del titolo originale creato da Millennium Kitchen e lo plasma per adattarsi al nuovo protagonista.
Per chi non conosce la serie su cui è basato Boku no Natsuyasumi, dato che non sono mai stati esportati ufficialmente dal giappone, questi giochi sono dei “simulatori” di vacanze estive dal retrogusto nostalgico che raccontano l’estate di un ragazzo concentrandosi sul lato più spensierato ed innocente di questo momento di libertà, lontano dalla scuola e dalle preoccupazioni della città.
Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation va quindi a riproporre la stessa formula leggera e rilassante, mettendo in mano a Shin-chan (e al giocatore) il timone di un’avventura dai risvolti inaspettati.
Versione Testata: Nintendo Switch
Nonostante le giornate scorrano tranquille e spensierate nel villaggio di Asso, qualcosa sta per sconvolgere la vita dei suoi abitanti, ovvero la misteriosa comparsa di alcuni dinosauri, riportati in vita proprio dal “pazzo” Dr. Akuno grazie ad una macchina del tempo, con lo scopo di mostrare al mondo intero la sua genialità. E temendo che Shin-chan gli scombussoli i piani, lo imprigiona in un loop temporale che lo costringe a rivivere la stessa settimana per l’eternità.
Riuscirà Shin-chan a sventare i piani del Dr. Akuno e riportare tutto alla “normalità”?
Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation – The Endless Seven-Day Journey è una avventura dai ritmi lenti e dilatati e proprio come nei titoli a cui si ispira, tutto ruota intorno al relax estivo dedicato alla scoperta e al divertimento con gli amici.
Durante il suo loop temporale, Shin-chan avrà modo di esplorare la ridente Asso, conoscerne i suoi abitanti e le relazioni che intercorrono fra di loro, ed intrattenersi in diverse attività, come quella di fotoreporter per il giornale locale, dedicarsi alla cattura di insetti o alla pesca, organizzare tornei di morra cinese con i nuovi amici o aiutare gli abitanti di Asso esaudendo le loro numerose richieste.
La trovata del loop temporale è forse l’unica nota stonata del gioco, che se funziona in termini narrativi, tende a rendere il flow del gioco un po’ ripetitivo, dovendo riproporre certe situazioni di volta in volta.
Il tutto però condito dall’umorismo sopra le righe (sebbene non raggiunga mai i livelli dell’opera originale) che da sempre contraddistingue il giovane Shinnosuke e dalle situazioni surreali che vive nel corso delle sue avventure.
Quello che ne esce è un tie-in che rispecchia a pieno l’essenza di Shin-chan e la ripropone in salsa giocabile.
Un prodotto sicuramente inquadrato per un pubblico più giovane, ma che si lascia apprezzare anche dai più grandicelli proprio per questo fascino romantico e nostalgico delle vacanze estive. Che siate poi fan o no di Shin-chan poco importa perché il racconto è scritto in modo che sia godibile anche da chi non conosce il personaggio nato dalla matita di Yoshito Usui, che saprà conquistarvi grazie ai suoi modi poco convenzionali e al suo sculettare (con tanto di bottone dedicato).
Un elemento importante che rende affascinante Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation – The Endless Seven-Day Journey è sicuramente il suo comparto grafico. Riprendendo lo stile delle precedenti opere di Millennium Kitchen, ogni singola schermata di gioco è interamente realizzata a mano conferendo al gioco quel fascino d’altri tempi che qua è un valore aggiunto non da poco.
La ridente Asso viene quindi immortalata in alcuni scorci suggestivi che riprendono i luoghi più iconici del paese, ed ogni schermata è completamente animata nei minimi dettagli e arricchita di elementi tridimensionali.
Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation è un titolo che sprizza “giapponesità” da tutti i pori, ma rispetto al altri titoli ambientati nel sol levante, fotografa una realtà ben più ancorata alle tradizioni e distante dai temi mainstream del videogioco, fattore che nel passato è costato caro alla serie di Boku no Natsuyasumi, ma che speriamo con Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation serva a sdoganare la serie, magari riproponendo i vecchi capitoli in versione rimasterizzata.
Le musiche riprendono i temi di Shin-chan e contribuiscono anch’esse ad immergere il giocatore in questo mood vacanziero e rilassato. È presente il cast originale dei doppiatori dell’anime che presta nuovamente la voce in questo adattamento videoludico, fondamentale per la caratterizzazione di Shin-chan, con il suo modo di parlare buffo ma al tempo stesso sfacciato.
Manca invece l’adattamento in italiano, ma data la natura del gioco e il target di riferimento, non avrete troppi problemi a destreggiarvi fra i vari dialoghi.
Shin-chan: Me and the Professor on Summer Vacation – The Endless Seven-Day Journey è un’avventura senza tempo che mette in scena le vicende dell’eccentrico Shin-chan in forma giocabile, scegliendo l’approccio rilassato della serie My Summer Vacation e centrando in pieno l’obiettivo. Le 10 ore passate sul gioco ci hanno fatto staccare con lo stress, intrattenendoci con l’umorismo tagliente del giovane Shinnosuke che non si preoccupa mai di essere inopportuno, strappandoci diverse risate con i suoi giochi di parole e il suo modo di fare un po’ rozzo. C’è qualcosa che andrebbe rivisto nelle dinamiche del gioco e nella varietà delle attività, che tendono un po’ a ripetersi alla lunga, ma in generale siamo di fronte ad un buon tie-in che non svilisce il suo gameplay perché costretto a farlo, ma è proprio in questo gameplay che trova il suo punto di forza più grande.