Solar Opposites – La Recensione del secondo episodio della Stagione 2

Korvo e Yumyulack contro le feste

Solar Oppossites continua a sorprendere

Ormai abbiamo esaurito il fiato a forza di ripetere quanto Solar Opposites sia divertente, assurdo e totalmente folle. Eppure, è così, la storia si ripete. E, infatti, anche questo secondo episodio della seconda stagione, sa distinguersi ancora una volta in fatto di ironia e qualità del racconto. Qui, vediamo Korvo e Yumyulack mettere a punto un piano studiato a tavolino (da notare le non tante velate frecciatine alla politica corrotta degli Stati Uniti) per vietare una volta e per sempre le feste tra amici. Questo perché nessuno dei due, a differenza di Terry e Jesse, è riuscito a socializzare e a integrarsi con gli esseri umani, dopo essersi imbucati a un ritrovo. Insomma, un buon motivo per dare vita a degli esseri mostruosi utili a stanarli.

Date le premesse di questa puntata, è quasi impossibile non pensare a cosa sarebbe successo se, tali creature fossero state impiegate in epoca di pandemia, per rintracciare i soliti trasgressori che, contro decreti e norme, erano (e sono) soliti organizzare cene tra amici e parenti.

Parallelamente alla storyline principale, ecco che viene dato altro spazio alla trama con protagonisti gli abitanti del muro, diventato una sorta di paradiso terrestre, dopo la fine della sanguinosa guerra conclusasi nella prima stagione. Tuttavia, niente è come sembra, e un fatto grave sconvolge di nuovo il, solo apparentemente, tranquillo microcosmo. Il fatto di aver introdotto fin da subito un mistero da risolvere, è di sicuro un punto a favore, perché si capisce la volontà degli autori di voler approfondire maggiormente questo universo e di attribuirgli nuovo respiro e spessore. Gli stessi personaggi qui presenti sono caratterizzati in modo sostanzialmente diverso dai quattro alieni; inoltre, al posto dell’ironia nonsense e basata su veri e propri paradossi, nel “muro” questo tipo di comicità non trova molto spazio, ma anzi si attiene a un registro più sottile. Addirittura, alcune scene sono a dir poco drammatiche e raccontano le storie di persone vittime da stress post-traumatico causato dagli orrori di cui sono stati testimoni. Una soluzione perfetta per stemperare le assurdità raccontate nella trama dei quattro alieni.

Tornando a parlare della serie nella sua totalità, Solar Opposites sorprende perché, pur attenendosi alla stile della prima stagione, per adesso, si sta dimostrando, non solo all’altezza delle aspettative, ma addirittura migliore! Anche i riferimenti alla cultura pop, sempre presenti, che dopo un po’ potrebbero stancare, non finiscono mai per essere ridondanti o forzati, e ridere diventa un azione naturale. Merito anche del ritmo incalzante.

Continuando di questo passo possiamo solo che aspettarci grandi cose da Solar Opposites: stiamo pronti a tutto!