2K Loves Switch: Ecco i titoli più apprezzati del publisher, finalmente sull’ibrida Nintendo
Molti possessori di Nintendo Switch approfittano di porting e remastered per scoprire, o riscoprire, grandi classici del mondo videoludico. Lo scorso 29 maggio, anche 2K ha deciso di salire sul carro dell’ibrida Nintendo, con i suoi titoli più apprezzati della passata generazione. Ecco che così la compagnia promuove la campagna 2K Loves Switch, pubblicando in versione fisica e digitale BioShock: The Collection (contenente le remastered dei primi due e la definitive di BioShock Infinite) e Borderlands Legendary Collection (contenete la GOTY del primo capitolo e l’Handsome Collection), mentre solamente in digitale X Com 2 Collection (contenente il secondo capitolo della serie e tutte le espansioni).
Essendo titoli conosciuti ai più, abbiamo deciso di analizzarli in un unico articolo, concentrandoci specialmente sul fattore portatilità che potrebbe spingervi a giocare per la prima volta le produzioni 2K.
BioShock: The Collection
a cura di Andrea Bellusci
Era il caldo Agosto del 2007 quando i videogiocatori di Xbox 360 e i PC Gamer cominciarono per la prima volta il loro viaggio nelle profondità dell’oceano Atlantico, alla scoperta della città di Rapture resa magnifica dalle ambientazioni e dalle musiche che fanno da cornice all’avventura ma al tempo stesso, resa anche inquietante e spaventosa dalla follia generata dal suo fondatore Andrew Ryan e dalla ormai iconica accoppiata Big Daddy e sorellina.
Da allora la saga di BioShock ha visto susseguirsi un secondo capitolo sequel ed il terzo meraviglioso capitolo prequel, BioShock Infinite, che spostava l’avventura dal fondale acquatico di Rapture ai cieli di Columbia in uno sparatutto in prima persona ancora adesso unico nel suo genere. Tutti e tre i capitoli sono successivamente approdati insieme nella collection edition remastered, prima sulle console Microsoft e Sony ed infine finalmente anche su Nintendo Switch per la collezione 2k Loves Switch, grazie all’ormai consolidato team-up tra 2K e Blind Squirrel.
La collection sulla console di casa Nintendo rimane invariata rispetto a quella uscita nel 2016 per PC, Xbox One e PlayStation 4, presentandosi in tutta la sua completezza con doppiaggio in italiano, la totalità dei vari DLC, i vari retroscena e dietro le quinte, il commento del creative director Ken Levine e del lead artist Shawn Robertson e molto altro, andando però a guadagnare la portabilità.
Con la piena consapevolezza dell’autocitazione in ogni recensione di porting su Nintendo Switch mi vedo costretto ad affermare che la possibilità di giocare a titoli come Bioshock ovunque ci si trovi rimane una sensazione fantastica e sempre emozionante soprattutto ripensando alle partite lasciate a metà all’epoca delle prime run sulle console casalinghe.
Il team di Blind Squirrel ha compiuto un lavoro fantastico andando però ovviamente a braccetto con diversi compromessi per garantire la corretta fluidità di un franchise ricco e variegato di dettagli e componenti particellari. Il framerate è infatti stato dimezzato scendendo da 60 fps ad un solido 30 fps con risoluzione a 1080p in modalità docked e 720p in portatile.
Dopo aver iniziato questa nuova gita a Rapture in modalità docked ho affrontato il viaggio che mi ha portato tra i cieli di Columbia quasi interamente in modalità portatile spingendo al massimo sulle performance della console che non ha mai mostrato segni di cedimento se non qualche sporadico surriscaldamento ed un battery drain leggermente più veloce come però già registrato in quasi tutti i porting di titoli a tripla A.
Nonostante lo schermo da 6.2 pollici il titolo risulta essere meraviglioso come la prima volta, con tutti i suoi scenari mozzafiato e con un gameplay che in 13 anni è invecchiato benissimo. Ricordatevi però di regolare accuratamente la luminosità del titolo che in diverse zone buie di Rapture unite magari a qualche improvviso e fastidioso riflesso potrebbero compromettere l’andamento della vostra partita in maniera negativa.
Il prezzo di lancio della Collection su Nintendo Switch è fisso a 50€ rimanendo in linea con i prezzi delle precedenti versioni sulle console rivali con l’unico problema che ormai in qualsiasi store online il titolo è facilmente recuperabile a prezzi decisamente più bassi.
Va comunque rigorosamente sottolineata nuovamente la bellezza del poter approcciarsi ai tre capitoli in modalità portatile, cosa che da sola fa valere ampiamente la candela. Se quindi provate nostalgia per Rapture e Columbia o se finalmente vorrete spuntare via il franchise dalla vostra lista dei titoli mai approcciati la versione Switch potrebbe essere la vostra scelta.
Borderlands Legendary Collection
a cura di Guido Avitabile
Il looter shooter di Gearbox Software non dovrebbe aver bisogno di presentazioni, nei dieci anni passati dalla sua prima uscita su PlayStation 3, Xbox 360 e PC, la serie conta ben tre capitoli principali, un pre-sequel e uno spin-off sviluppato da Telltale, che ne espande ulteriormente il pazzo immaginario.
Qualora decidiate di acquistare Borderlands Legendary Collection nella sua interezza (in digitale potete anche comprare i due contenuti separatamente) vi ritroverete tra le mani il primo capitolo in versione Game Of The Year, quindi nell’edizione contenente le quattro espansioni disponibile anche su console di attuale generazione; e la Handsome Collection, con Borderlands: the Pre-Sequel e Borderlands 2, con tutti i contenuti aggiuntivi rilasciati negli scorsi anni escluso l’ultimo DLC Lilith e la battaglia per Sanctuary.
Tutti e tre i capitoli sfruttano le stesse specifiche tecniche: un frame rate fisso a 30 fps, e una risoluzione a 1080p in docked e a 720p in portatile. Probabilmente, dato il motore grafico in cell shading questa Legendary Collection è la produzione 2K che più guadagna dalla conversione per Nintendo Switch. Soprattutto in portatile infatti, le tre avventure convincono e stregano, vi troverete presto con le gambe intorpidite, consci di dover completare una missione prima di tirare lo sciacquone.
Gearbox per questo porting ha però voluto fare di più: concedendo ai giocatori non solo un multiplayer locale e online come nelle altre versioni, ma anche la possibilità di sfruttare il sensore di movimento dei Joycon per mirare più velocemente. Ovviamente, sono disponibili anche i controlli manuali e il supporto al controller pro qualora non vi troviate a vostro agio coi sensori di movimento.
Completamente in italiano, i tre giochi di Gearbox Software basano la propria forza sui dialoghi e sull’atmosfera alla Mad Max. Ogni personaggio è folle per un motivo diverso, ed è in grado di strapparvi una risata anche nei momenti più drammatici. Per il resto dopo aver scelto il vostro cacciatore, dotato di abilità uniche che lo differenziano dagli altri, dovrete fare in modo di trovare armi sempre più forti, sconfiggere gruppi di nemici e terribili mostri. Nel mentre dovrete aumentare di livello completando ogni tipo di missione disponibile, sbloccare nuovi poteri per poter essere in grado di tenere testa ai boss di Pandora ed emergere infine, finalmente, vincitori.
Portare a termine tutte e tre le avventure vi potrebbe occupare per almeno un centinaio di ore, soprattutto se deciderete di condividere lo schermo con un amico cacciatore. Borderlands 2 soprattutto permette di esplorare ogni espansione ed ottenere ogni singola arma o set estetico rilasciato in passato, mettendovi a disposizione quasi tutto il materiale per tuffarvi preparati nel terzo capitolo, anche se per ora solo su altre piattaforme. Quasi perché è inspiegabile l’assenza di Lilith e la battaglia per Sanctuary, il dlc che fa da ponte per gli eventi di Borderlands 3, che al momento non è presente neanche su eShop.
Nonostante la mole di contenuti inserita nella Legendary Collection forse ci troviamo di fronte ad un prezzo un pelo troppo alto (50 € circa per il pacchetto completo) rispetto a quanto possiamo vedere sulle altre piattaforme. Sarebbe bastato un deca di meno per consigliarvi l’acquisto senza remore. Qualora aveste l’idea di prendere solo una delle due componenti della Legendary Collection, e recuperare la seconda più in là, sappiate che il prezzo complessivo sarà inspiegabilmente più alto (60 €).
Certo, se state sparando all’impazzata su Borderlands 3 difficilmente tornerete a giocare ai primi due capitoli o a Pre-Sequel, ma questa potrebbe essere l’ottima occasione per convincere quell’amico scettico ad avvicinarsi alla serie, e a trascinarlo nel pazzo mondo di Pandora.
XCOM 2 Collection
a cura di Giacomo Favilla