SpongeBob – Amici in fuga: La Recensione

SpongeBob – Amici in fuga è il nuovo film animato con protagonista la spugna più simpatica di Bikini Bottom

Patrick (voiced by Bill Fagerbakke), SpongeBob (voiced by Tom Kenny), and Otto (voiced by Awkwafina) in THE SPONGEBOB MOVIE: SPONGE ON THE RUN from Paramount Animation and Nickelodeon Movies. Photo Credit: Paramount Animation.

In esclusiva su Netflix, il film SpongeBob – Amici in fuga 

Grazie a Netflix, abbiamo avuto la possibilità di visionare in anteprima SpongeBob – Amici in fuga, il nuovo lungometraggio basato sulla famosissima serie animata SpongeBob SquarePantsIl film è stato realizzato in CGI stilizzato, a differenza del cartone che si avvale invece della classica animazione 2D, ed è il terzo della saga preceduto da SpongeBob – Il Film (2004) e SpongeBob – Fuori dall’acqua (2015).  

La regia e la sceneggiatura portano la firma di Tim Hill, mentre la colonna sonora è curata da Hans Zimmer, a cui hanno preso parte anche Cyndi Lauper e Rob Hyman

SpongeBob – Amici in fuga sarà disponibile sulla piattaforma streaming dal 5 novembre 2020. Ricordiamo infatti che Netflix ne ha acquistato i diritti lo scorso luglio e lo distribuirà in tutto il mondo, eccetto che negli Stati Uniti, in Canada e in Cina.  

La trama 

SpongeBob e Patrick intraprendono una missione di salvataggio per salvare la lumaca Gary, rapito da Poseidone. Insieme, si troveranno così a viaggiare verso la città perduta di Atlantic City. Il film rivelerà l’origine di SpongeBob e come ha conosciuto il suo fedele animaletto domestico Gary, quando era ancora un bambino.  

SpongeBob – Amici in fuga si presenta, come i primi due capitoli, come una sorta di episodio lungo del solito corto animato. In tutto e per tutto ritroviamo le stesse dinamiche che hanno contraddistinto e portato al successo la serie; a partire dall’umorismo surreale che sa divertire e intrattenere. Per i vecchi fan e gli amanti dell’iconica spugna, questo film sarà un salto indietro nel passato che, nonostante i difetti, non potranno bocciare del tutto. Ancora una volta infatti, i personaggi principali fanno della loro incoerenza la loro forza, necessaria alla realizzazione dell’espediente comico. SpongeBob e Patrick sono i sognatori, sempre con la testa fra le nuvole e avulsi dalla realtà; dall’altro lato ecco invece Squiddi, costantemente scorbutico e malinconico, e Mr. Krab, l’imprenditore arrivista. Così, l’incontro tra tutti questi protagonisti farà gioco affinché si creino le consuete gag.  

La pellicola di nuovo la partecipazione di una guest star; se nei precedenti film avevano preso parte David Hasselhoff e Antonio Banderas, stavolta è toccato a Keanu Reeves, qui in veste di saggio consigliere dei compagni di avventura Spongebob e PatrickQuesta unione, cioè quella tra attori reali e disegni animati, seppur volutamente una scelta stilistica fondata sull’affermazione dell’autoironia, rischia purtroppo di dare vita a sequenze al limite del trash, che difficilmente faranno sorridere in maniera genuina chiunque abbia più di otto anni. Non che comunque SpongeBob – Amici in fuga abbia mai avuto questo come scopo primario; il film animato si conferma infatti un prodotto strettamente indirizzato a un pubblico infantile e ciò lo si vede, non solo nella trama, ma anche nella caratterizzazione dei personaggi, nei dialoghi e nel messaggio che manda.  

Dal punto di vista della narrazione poi, il lungometraggio procede molto a rilento nella parte iniziale, perdendosi, per poi invece correre sul finale, dove tutto è risolto in maniera troppo veloce e semplicistica. Le scene di azione sono deboli e poco avvincenti. Anche i villain sono costruiti in modo approssimativo, soprattutto Plankton, che non aggiunge niente di nuovo al suo personaggio, quando invece si sarebbe potuto osare un po’ di più. Manca, insomma, quel guizzo di originalità. 

Conclusioni 

Come detto, SpongeBob – Amici in fuga non è esente da difetti, tuttavia, preso per quello che è, è un tenero e commovente omaggio al creatore di SpongeBob (come riportato alla fine del film), Stephen Hillenburg, scomparso nel 2018 perché malato di SLA. Soprattutto sul finale, dove la carica emotiva è molto forte, il riferimento a Hillenburg è palese. E questo non potrà che far scattare in automatico la lacrimuccia nello spettatore. Un film, insomma, di cui consigliamo la visione insieme ai più piccoli. O se piccoli ci volete tornare, perché siete stati affezionati alla spugna di mare più simpatica di Bikini Bottom.