Mario è pronto a sfidare nuovamente Bowser nella doppia avventura di Super Mario 3D World + Bowser’s Fury!
Giusto un paio di settimane fa, ci trovavamo su queste pagine per parlare del ritorno sulle scene di Super Mario 3D World, con uno dei capitoli più sperimentali fra i titoli tridimensionali dedicati all’idraulico in salopette blu, che in occasione del suo 35° anniversario, approda su Nintendo Switch portando con sé un sacco di novità, tra cui una nuova avventura inedita.
Disponibile dal prossimo 12 Febbraio, è arrivato il momento di tirare le somme e scoprire insieme Super Mario 3D World + Bowser’s Fury.
Here we gooooo!
Ogni nuovo gioco di Super Mario è un evento unico. Fin dalla svolta tridimensionale avvenuta su Nintendo 64, ogni capitolo successivo ha aggiunto a quel gameplay così ben architettato sempre nuovi elementi e meccaniche, riuscendo di volta in volta a riscrivere la formula per il platform 3D perfetto.
Se oggi questa perfezione stilistica l’abbiamo quasi raggiunta con Super Mario Odissey, riscoprire l’importanza di 3D World è un passo indietro doveroso da fare, specie per quei giocatori che per svariati motivi non hanno avuto modo di provarlo nel periodo della sua uscita su Wii U.
Ed ecco che dopo la raccolta contenente il trittico dei Mario 3D, con un grande assente chiamato Super Mario Galaxy 2, Nintendo compie un’altra operazione nostalgia, questa volta ben più “invadente” rispetto ai porting succitati.
Leggi anche: Super Mario 3D All-Stars – La Recensione
Super Mario 3D World viene ripreso in toto, proprio come ce lo ricordavamo su Wii U. Un platform atipico nell’ecosistema dei Mario, che si sviluppa dal modello del fratellino nato su Nintendo 3DS e ne espande le potenzialità, unendo in un solo “posto” le varie filosofie dei giochi di Super Mario, dagli storici capitoli bidimensionali alla rivoluzione rock dei titoli 3D, aggiungendo al tutto anche una punta di multigiocatore, sperimentata in New Super Mario Bros. U ma che in questa nuova incarnazione trova un posizionamento più sensato in termini di gameplay.
Con Super Mario 3D World siamo tornati all’uso della “world map”, un contenitore nel quale scoprire i vari mondi e livelli che compongono questa grande opera, ognuno dei quali offre esperienze sempre diverse. Il pregio di 3D World è proprio quello voler sorprendere i giocatori dall’inizio alla fine, senza momenti di stanca, senza quel senso di ciclicità di cui spesso soffre questo genere di platform. E questa natura poliedrica è quasi una risposta alla mastodonticità dei due Galaxy, pietre miliari del videogioco e apparentemente impossibili da scalfire in nessun modo.
Così 3D World diventa camaleontico, cambia forma dopo ogni livello che andremo a completare, introducendo di volta in volta nuovi elementi di gameplay, stravolgendo il platforming per come lo abbiamo vissuto fino a quell’esatto momento, e buttando in campo nuove trasformazioni di Mario, che a loro volta aprono la strada ad altrettante possibilità.
Su tutte quella di Mario Gatto, che trasforma Mario e tutti gli altri personaggi giocabili in teneri personaggi pelosi, in grado di arrampicarsi in ogni angolo del livello allargando l’esplorazione a 360°. Oppure la Doppia Ciliegia, che creerà copie del nostro personaggio in uso, che dovremo sfruttare per risolvere dei puzzle ambientali ed eliminare più nemici contemporaneamente. La presenza poi di diversi personaggi giocabili non solo diventa un assist per il multiplayer, ma diversifica l’approccio al gameplay, modificando il modo e la qualità del salto in base a chi stiamo usando, magari raggiungendo altezze più elevate con Luigi o planando in modo leggiadro con Peach.
Anche l’uso della telecamera fa la sua parte, fissandosi su Mario (con la possibilità, seppur limitata di regolarne l’angolazione) e diventando parte integrante del level design, venendo così sfruttata per simpatici giochi di camera o per drammatizzare l’azione, magari durante uno dei tanti scontri con Bowser o i suoi scagnozzi.
Super Mario 3D World è un crescendo continuo, ed ogni livello è la dimostrazione della passione di Nintendo per il suo baffuto protagonista.
Livello dopo livello cambiano le situazioni, così come i ritmi, e ci si trova dapprima ad affrontare brevi stage della durata di una manciata di minuti, quasi come in una corsa contro il tempo, per poi invece farci sudare 7 camice per trovare tutti i segreti nascosti all’interno del livello, come le Stelle secondarie o i Timbri, in precedenza utilizzabili per abbellire i post di Miiverse, e qua fortunatamente riesumati per la nuova modalità fotografica, come stiker da applicare sui nostri scatti migliori.
Anche gli stage dedicati a Captain Toad, che in questo capitolo mette alla prova le sue abilità esplorative, sono la cartina tornasole di un gameplay che grida originalità da tutti i pori, dimostrando quanto fosse valida l’idea che poi ha dato i natali a Treasure Tracker.
Durante la nostra anteprima, avevamo sottolineato come l’intervento di Nintendo sul gioco fosse stato abbastanza massiccio rispetto ad altri porting da Wii U.
Non solo a livello di gameplay sono state apportate delle accortezze per velocizzarne certe dinamiche, ritoccando a livello di codice la velocità di movimento dei vari personaggi all’interno dell’ambiente, o sostituire quelle feature esclusive di Wii U, come le piattaforme azionabili con il soffio sul microfono o i comandi touch, qua ancora disponibili in modalità portatile ma sostituibili grazie ai sensori di movimento se giocato con il pad. Quello che però ci ha più convinto di Super Mario 3D World è l’introduzione di una funzionalità online per quanto riguarda la modalità multigiocatore.
Insieme c’è più divertimento!
Per quanto giocabile tranquillamente in singolo, 3D World da il meglio di sé in compagnia. Ed è proprio qua che la svolta online del gioco dona una nuova vita e un nuovo scopo al gioco, facendo assaporare a tutti la nuova dimensionalità del gameplay che si respira una volta invitato qualche amico ad unirsi alla partita.
Il tutto si svolge in bilico fra cooperazione e sfida, senza perdere però lo spirito del gioco ed ovviamente in compagnia ne guadagna tantissimo sul lato del divertimento.
Ed è proprio questo uno degli aspetti più convincenti del gioco, che può tranquillamente diventare uno stimolo alla rigiocabilità e una “killer feature” non di poco conto.
C’è ovviamente qualche limite, dei paletti imposti per non rovinare l’esperienza di gioco, e li troviamo nella gestione dei progressi legati solamente all’host della partita. Ma da quello che abbiamo avuto modo di vedere si tratta di un sacrificio comprensibile per mantenere intatti gli equilibri, e siamo sicuri che non sarà questo ad ostacolare il divertimento del gioco in compagnia.
La qualità dei match multigiocatore non ha intaccato minimamente il gameplay, con risultati più che rosei su un netcode che nelle nostre prove si è dimostrato solidissimo, considerando il rapporto conflittuale di Nintendo e il gioco online.
Fra i vari capitoli di Super Mario, 3D World è probabilmente il più abbordabile e aperto ai giocatori di qualsiasi età. Nonostante questo aspetto, 3D World propone una crescita abbastanza morbida nel livello di difficoltà, per concedersi nelle fasi post game un vero e proprio tour de force che metterà a dura prova le vostre abilità con il pad, in alcuni dei livelli più ostici mai partoriti.
Parlando di contenuti invece, oltre a Bowser’s Fury e le varie aggiunte di gameplay appena trattate, ritroviamo la versione made in Luigi su Mario Bros, il gioco arcade 2D con protagonista assoluto Luigi, così come potremo mettere mano su Rosalinda, che diventerà a tutti gli effetti il quinto personaggio giocabile del pacchetto, oltre a tutto il materiale post game che offrirà decine di ore per i completisti incalliti che vogliono sbloccare tutto lo sbloccabile.
Sul piano tecnico invece Super Mario 3D World si trova a suo agio su Nintendo Switch, sia in docked che in portatile, con quel guizzo di libertà in più rispetto alla modalità off-tv di Wii U, come la possibilità di giocare in multigiocatore condividendo i Joycon. La performance è più che solida in entrambe le configurazioni, e data la natura “mordi e fuggi” dei livelli, si presta tantissimo al gioco in mobilità.
Non fate arrabbiare Bowser
Ma passiamo ora al piatto forte di questo porting, Bowser’s Fury.
Come abbiamo già avuto modo di affrontare con il nostro primo provato, Bowser’s Fury è un nuovo contenuto inedito che riprende alcune delle idee di 3D World (da qui il motivo per cui vengono confezionati insieme) e le butta in un nuovo contesto esplorativo, abbattendo il concetto di livelli per un mondo di gioco aperto.
In questa mini avventura Mario si ritroverà a visitare le isole dello Sgattaiolago, un luogo dove ogni suo abitante assume forma felina, con il compito di aiutare Bowser Jr. nel tranquillizzare il padre finito vittima di un misterioso liquido nerastro, che oltre a farlo andare su tutte le furie, ne ha modificato le dimensioni trasformandolo in un provetto emulo di Godzilla.
Mario dovrà ricorrere così ai poteri dei Solegatti, collezionandone il più possibile per arrivare il potere della Gigacampana e trasformarsi a sua volta in Giga Mario gatto e affrontare Bowser alla pari.
Al di là dell’epicità dello scontro fra le versioni oversize di Mario e Bowser, Bowser’s Fury getta le basi per una nuova concezione di platform open world made in Nintendo.
Mario potrà esplorare in tutta libertà lo Sgattaiolago, scoprendo tutti i segreti che nasconde e recuperando i Solegatti necessari per cercare di sconfiggere Bowser una volta per tutti. Avrà accesso anche ad una serie di potenziamenti, li stessi visti in 3D World, che potranno essere collezionati ed usati nel momento del bisogno. Per rendere gli spostamenti più rapidi potremo affidarci all’amico Plessie, il “drago” marino protagonista di alcuni livelli di Super Mario 3D World, che ci offrirà i suoi servigi per planare sul filo dell’acqua, di isola in isola.
Di tanto in tanto Bowser si sveglierà, scatenando la sua furia e cambiando l’assetto dello Sgattaiolago, e toccherà a noi riportare la situazione alla normalità, sfuggendo agli attacchi del “gigante” o recuperando uno dei Solegatti, che fermeranno momentaneamente l’attacco di Bowser fino alla prossima incursione. Questa meccanica, che è possibile innescare anche usando l’amiibo di Bowser, serve per scandire la progressione dell’avventura, così da raccogliere anche i preziosi soli ottenibili solamente durante lo stato di furia.
Dopo aver concluso anche questa nuova avventura di Mario, non possiamo che essere più che soddisfatti dei risultati.
Bowser’s Fury è sperimentazione pura che tenta di portare una ventata di aria fresca nel genere dei platform, come solo i titoli di Super Mario sanno fare.
L’apertura verso un’unica ambientazione riprende i concetti di Odissey, qua estremizzati in un unica, grande, location nella quale accedere a numerose aree ricche di Solegatti e sfide. Anche le idee messe in gioco pescano a piene mani dalla tradizione platform di Nintendo, rielaborandole però in questa nuova formula, senza interruzione di continuità e dal level design sempre piacevole.
Numerosi poi i richiami ai precedenti giochi, come Super Mario 64 o Sunshine, così come la possibilità di affrontare l’avventura con un secondo giocatore, che vestirà i panni di Bowser Jr. e ci aiuterà nello scoprire segreti sparsi qua e là o nel bloccare i nemici in caso di difficoltà.
C’è da dire che per ottenere un risultato del genere bisogna giocoforza scendere a compromessi con l’hardware di Switch. A subirne di più le conseguenze è il frame rate del gioco che pur restando stabile sui 30 fps per gran parte del tempo, durante le fasi con Bowser, mostra una certa flessione nella fluidità. Si tratta di un problema marginale e legato prevalentemente a queste fasi, che non compromettono in alcun modo la qualità del gameplay.
Fuori da questo abbiamo tra le mani un titolo visivamente interessante, che offre un buon orizzonte visivo e numerosi effetti a video, come quelli di riflessione dell’acqua che immortaleranno tutto lo Sgattaiolago nel loro splendore. Le battaglie con Bowser sono poi i momenti più alti di tutta l’avventura, e sarà proprio la scenograficità di questi momenti a far passare in secondo piano eventuali sbavature, mentre i toni si incupiranno e il tema di Bowser vi martellerà le orecchie per tutta la sua comparsa.
Potremmo lamentarci della durata di questo contenuto aggiuntivo, ma visto in un contesto più ampio si tratta di una nuova porzione di gioco che, per essere completata nella sua interezza richiede all’incirca una decina di ore, che aggiunte alle altre del pacchetto di 3D World vi farà ritrovare tra le mani un’esperienza longeva e soprattutto variegata come non mai, e diventando inoltre una buona scusa per ricomprare nuovamente Super Mario 3D World, anche nell’eventualità lo si sia già completato a suo tempo.
- Unisciti a Mario, Luigi,...
- Questa versione...
- Oltre a giocare in...