Grazie ad una collaborazione con Edizioni Sonda abbiamo finalmente potuto mettere le mani sulla loro nuova collana “Pensare a fumetti”; personalmente mi sono occupato della lettura di “Tatuaggi, Storia di una pratica ancestrale” ed ho avuto la possibilità di esprimere le mie opinioni circa questa opera.
Nel pensiero comune ci sentiamo tranquilli ad affermare che negli ultimi decenni il tatuaggio è diventata una pratica più che comune in tutti i livelli della società.
Quello che Jérôme Pierrat (capo redattore di Tatuage magazine, nella sua carriera ha realizzato numerosi documentari sul mondo del tatuaggio) e Alfred (Vincitore del Prix du public al Festival Internazionale del fumetto di Angoulême, del Prix essentiel al Festival International de la Bande Dessinée e del Fauve d’Or.) però vogliono trasmetterci è l’interno arco vitale di questa pratica.
Dalla sua nascita ( Avvenuta secoli e secoli fa) ad oggi. Raccontando in modo semplice ed estremamente visivo l’evoluzione (nel corso del tempo) e le differenze che ogni continente, stato e città hanno circa il praticare questa forma d’arte.
L’incipit della storia è davvero semplice. Ci troviamo in un carcere, dove un detenuto viene chiamato dal direttore per un colloquio. La motivazione della convocazione è semplice, il detenuto si è fatto tatuare in cella; Il direttore a questo punto lo stuzzica, dicendogli che lo ha fatto per sentirsi un duro, a questo punto decide quindi di mostrare i suoi di tatuaggi scoprendosi così il petto e mostrando delle fantastiche illustrazioni di un Drago.
Il direttore decide a questo punto di raccontare al detenuto la storia dei tatuaggi, di quali sono stati i primi reperti trovati e di come questi si siano differenziati per significato e pratica. Il direttore ed il detenuto inizieranno quindi un viaggio che parte da 5300 anni fa ed arriva fino ai tempi moderni.
L’intero viaggio sarà accompagnato da illustrazioni che mostrano i diversi stili di tatuaggi fornendo spesso spunti di riflessione e perché no idee per un futuro tatuaggio. Comprenderete le tecniche usate dai vari popoli, il significato che ogni razza affibbia ad ogni linea tracciata e la sacralità che alcuni simboli racchiudono.
Il fumetto risulta essere quindi non solo una forma di intrattenimento ma è ancor di più uno strumento di cultura capace di cancellare pregiudizi e fornire cultura in modo semplice e divertente. Le 80 pagine di cui è composto sembreranno passare in un lampo e vi ritroverete alla fine con un bagaglio culturale più ampio di pochi minuti prima.
CONCLUSIONI
Tatuaggi dunque è un’opera non solo di intrattenimento ma anche e soprattutto uno strumento culturale capace di istruire in modo innovativo e divertente. Se siete interessati al mondo del tatuaggio o anche se siete solo curiosi di scoprire qualcosa in più su questa pratica ancestrale Tatuaggi è sicuramente l’opera che fa per voi.
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Restate connessi per ulteriori aggiornamenti su Tatuaggi ed Edizioni Sonda.