Tenebre e Ossa (Shadow and Bone): ecco la recensione senza spoiler della prima saga del Grisha Verse
La prima saga ambienta nell’universo chiamato Grisha Verse creato da Leigh Bardugo ha inizio con “Tenebre ed Ossa” (Shadow and Bone). La trilogia è stata interamente tradotta da Mondadori ed è già tutta disponibile in italiano. Le cover sono diverse dalle originali americane. Se in un primo momento potevano sembrare poco convincenti, una volta riuniti assieme i tre volumi l’effetto è davvero gradevole. Inoltre questa varietà nella creazione delle cover offre la possibilità agli amanti della saga di recuperare i volumi in più edizioni senza avere copie identiche. Le pagine dei tre libri di Mondadori sono spesse, la carta è ottima. Se amerete la serie tv apprezzerete sicuramente anche i libri della Bardugo, brevi (non superano le 300 pagine) e intriganti. Si divorano in una giornata. Ecco la recensione dei tre libri di “Tenebre e Ossa”, la prima saga del Grisha Verse.
Tenebre e Ossa
Leigh Bardugo
Edito da Mondadori (3 novembre 2020)
Pagine 301
€ 17,90 cartaceo – € 9,99 ebook
Trama
” Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro”. L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore. Da questo romanzo la serie Netflix di prossima uscita.” Ecco di seguito la nostra recensione di “Tenebre e Ossa” primo libro del Grisha Verse.
Recensione di “Tenebre e Ossa” primo libro del Grisha Verse
“Tenebre ed Ossa” a mio avviso è il libro migliore della trilogia Grisha. Un ottimo inizio di saga e il giusto punto di partenza per la creazione di un universo complesso ed intrigante. In “Tenebre ed Ossa” conosciamo fin da subito i grandi protagonisti delle vicende Alina e Mal, due orfani, due persone cumini con tanta sofferenza alle spalle. Se Alina sembra fragile, Mal è forte e determinato. Questo finché Alina non scopre di essere in realtà una Grisha. I Grisha sono “l’ordine magico” che permea il Grisha Verse, appunto. I Grisha sono umani che praticano la “small science” (piccola scienza). Ogni Grisha è in grado di manipolare la materia, non crea nulla semplicemente modifica. Possono essere considerati già simili agli alchimisti che ai veri e propri maghi. Generalmente apprendono la conoscenza del loro potere in tenera età e si addestrano all’interno della corporazione Grisha, con sede nella città di Os Alta a Ravka. A guidare la congregazione è l’Oscuro (The Darkling, il nome è stato tradotto letteralmente anche se questo ha provocato la perdita del fascino iniziale).
La Bardugo con questo primo volume presenta a tutti i suoi lettori un worldbuilding complesso e ben studiato. L’ispirazione evidente è legata al folclore e alle ambientazioni russe. Il freddo ed il gelo sono palpabili così come efficaci sono i costumi e la suddivisione in sotto gruppi dei Grisha. Nel distingue i Grisha in vari sotto gruppi la Bardugo ricorda la suddivisione in casate attuata dalla Rowling nella saga di Harry Potter. La scelta è efficace e ben realizzata. Porta i lettori a schierarsi e a patteggiare per l’uno o l’altro personaggio.
“Tenebre ed Ossa” è un romanzo di crescita e formazione. Alina evolve e impara a conoscersi al di fuori dell’ombra di Mal. Lei è speciale, “l’ Evocaluce” che solo le leggende conoscono. È insicura e non sa come sviluppare e controllare il suo potere. Non è cresciuta come tutti gli altri Grisha, non conosce gli usi di corte ne ha abilità da combattente. Nonostante tutto attira l’attenzione dell’Oscuro e dei reali di Ravka.
Probabilmente il romanzo, in generale tutta la saga, risente di essere il primo lavoro pubblicato dall’autrice oltre che del periodo storico cui è stato distribuito (in America il primo volume uscì nel lontano 2012, all’epoca era il periodo di forte crescita del genere fantasy YA). La Bardugo ha dimostrato di saper realizzare opere molto più curate e sfaccettate per ciò che concerne la scrittura dei personaggi, come “Sei di Corvi”. Infatti, in “Tenebre ed Ossa” manca l’approfondimento e l’analisi necessaria per tratteggiare l’Oscuro che così resta piatto e con scopi non troppo chiari e giustificabili.