TENET, la spiegazione del finale

Cerchiamo di capire come funziona il loop temporale di TENET

Tenet finale

TENET Spiegazione del finale

Sebbene TENET sia un film molto più lineare rispetto a quelli visti in passato, per quanto si possa definire lineare un film con dei loop temporali e il viaggio nel tempo, molti sono rimasti interdetti dal finale dell’ultima pellicola di Christopher Nolan. Ovviamente saranno presenti SPOILER sul film:

Cerchiamo di fare chiarezza sugli avvenimenti del film, a partire dal centro, quando il Protagonista (John David Washington) e Neil (Robert Pattinson) decidono di riavvolgere il tempo per poter salvare Kat (Elizabeth Debicki) e impedire a Sator (Kenneth Branagh) di distruggere l’umanità. Come è palindromo il titolo, così lo diventa anche il film, e nella seconda ora il tempo si riavvolge pur portando avanti la storia. I due riescono a curare la donna e decidono di fermare Sator prima dell’esplosione già avvenuta nel presente, procedono quindi all’inverso fino a inserirsi in una missione bellica in una città sovietica guidati da Ives (Aaron Taylor-Johnson) e si dividono in due squadre. Nello stesso momento, Kat torna indietro fino a presentarsi sulla barca di Sator per impedirgli di suicidarsi e ucciderlo al momento opportuno, quando la missione sarà riuscita, sappiamo che la donna non resisterà e lo ucciderà pochi secondi prima che la missione finisca. Tuffandosi dopo l’omicidio, scopriamo che la donna vista nel passato da Kat è sempre lei.

 

 

Nel frattempo, durante lo scontro bellico, il Protagonista  e Neil finiscono in due  team separati. Dovranno attuare una manovra a tenaglia temporale, per poter  sconfiggere gli uomini di Sator e  impedirgli di mettere le mani sui pezzi degli algoritmi. La squadra Rossa, con il Protagonista e Ives, dovrà entrare nell’ipocentro, dopo che la Squadra blu, con Neil, ha analizzato il tutto in inversione.

Durante il conflitto, Neil nota che non tutto sta andando secondo i piani, decide quindi di utilizzar eun tornello per tornare nella realtà “rossa” e aiutare i suoi compagni. Scopriremo che Neil è il soldato che si sacrifica, morto davanti al cancello, capace di “rivivere” grazie all’inversione temporale prendendo un proiettile al posto del Protagonista per impedire al braccio destro di Sator di recuperare l’algoritmo. Nel dialogo finale tra i due, che si devono separare per nascondere i pezzi dell’algoritmo, Neil rivela di provenire dal futuro,  da un tempo in cui lo stesso Protagonista lo ha arruolato nella TENET, l’organizzazione della protezione dei viaggi del tempo che da il titolo al film.  Neil dà l’ultimo saluto al Protagonista, ma gli confessa che ne hanno vissute tante assieme, la dove per uno è la fine, per l’altro è solo l’inizio. Quando Neil si gira mostrando lo zaino con la corda rossa, il Protagonista scopre che  l’amico è colui che lo ha salvato più volte dalla morte, anche nel prologo (che forse è l’epilogo) all’Opera.

 

Tenet finale

 

Quindi, il Protagonista è colui che ha fondato la TENET e ha arruolato tutti i personaggi del passato per fermare Sator, perché ogni tempo ha la sua bomba da disinnescare. Nella scena finale, si rivela a Priya (Dimple Kapadia), la donna indiana che sembrava essere  a capo della fazione presente dell’organizzazione,  dicendole  che  hanno entrambi lavorato per lui per tutto questo tempo.

Infine nonostante i titoli di coda, torniamo a ragionare alla missione d’infiltrazione all’inizio del film, dove il Protagonista sventa l’attentato all’Opera recuperando un pezzo dell’algoritmo, quello di cui non sapeva ancora l’esistenza. Qui viene salvato da un uomo incappucciato che ora sappiamo essere Neil, prima di essere catturato dai sovietici ed essere costretto a prendere la pillola che gli farà conoscere TENET. La stessa pillola con cui anche Sator voleva uccidersi…

 

Se volete approfondire il Quadrato del Sator al centro di TENET

 

Al centro del nuovo film di Christopher Nolan, oltre il Quadrato del Sator (di cui le parole sono protagoniste degli eventi) c’è il paradosso del nonno: i nipoti sono disposti a uccidere il proprio nonno per poter provare a cambiare gli eventi, al costo di non esistere più. Proprio per la sua natura di paradosso, non vi può essere data una spiegazione completa.

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