Trackmania – La Recensione

Trackmania ritorna con una rivisitazione del classico stadio di Nations, vediamo insieme come si mostra questo nuovo capitolo.

Il nuovo Trackmania ci riporta nell’iconico stadio di Nations in quella che di fatto è stata una delle edizioni di maggior successo dell’intera serie di corse automobilistiche arcade. Questa nuova edizione rivisitata ci mette a disposizione uno spazio molto più grande e un gameplay incredibilmente preciso dedicato esclusivamente al risparmio di preziosa energia e al guadagno di più millimetri possibili per ottenere trofei e scalare le classifiche (regionali, nazionali e internazionali). Tutte le sfide presenti in Trackmania permettono di guadagnare punti e tra queste vi sono anche quelle in multiplayer asincrono che consentono di sfidare ghost in piste decisamente tortuose e complesse.

Trackmania

Come se non bastasse, per chi vuole, può anche affrontare delle sessioni di allenamento prima di dedicarsi alla modalità di gioco classica insieme a decine di giocatori con un tempo limite per raggiungere il miglior tempo e la miglior posizione in classifica, oppure anche in multiplayer locale con un massimo di 8 giocatori in hotseat. Insomma, le novità apportate dal team di sviluppo francese Nadeo al celebre titolo sono tante e tutte molto importanti per rafforzare l’unione di una community che ormai ha imparato ad apprezzare il brand da ben 16 anni.

Trackmania: i veri protagonisti sono i tracciati

L’azione di ristrutturazione e rivitalizzazione di un celebre titolo storico non è cosa facile soprattutto perché vi è il rischio di deludere proprio i fan di lunga data. In questo caso si è deciso non solo di tornare al team di sviluppo classico Nadeo sotto la supervisione di Ubisoft, ma anche scegliendo un pacchetto commerciale che vede la presenza di una versione gratuita e concentrandosi sul vero punto di forza della serie, nonché i tracciati. Trackmania (o Trackmania 2020 per non confondere le idee) non è mai stato un classico gioco di corse e tanto meno un gioco realistico. Di solito un titolo appartenente a questo genere punta tutto sulle vetture e sulla loro personalizzazione, magari con una suddivisione in classi e una divisione in caratteristiche principali come controllo e velocità.

Nel nuovo Trackmania non è così, poiché si guida solo un tipo di vettura e l’unica personalizzazione possibile è quella della decorazione della carrozzeria. Quest’ultima, in realtà, riceve già una minima personalizzazione quando all’inizio del gioco dovremo scegliere il nickname e il luogo da cui proveniamo, tra cui addirittura la regione per quanto riguarda l’Italia e altre nazioni per partecipare ai tornei regionali prima di quelli nazionali e internazionali.

Tutti i giocatori, quindi, gareggiano alla pari, con una vettura che ha le stesse performance, la stessa fisica e lo stesso comportamento nelle diverse condizioni della pista. La vittoria dipende unicamente dalle abilità del giocatore e dalla conoscenza dei vari tracciati acquisita durante le sessioni di allenamento. 

Un’interfaccia di gioco semplice, ma confusa

A tal proposito, vista la mole di attività presenti, Nadeo ha deciso di realizzare un’interfaccia di gioco più user friendly possibile. Purtroppo per quanto riguarda i menù della schermata iniziale questa decisione non ha funzionato rendendo il tutto ancora più complesso e confusionario: pochissime descrizioni delle caratteristiche delle differenti modalità, nessun tipo di spiegazione riguardanti le differenze tra i vari server e difficoltà a richiamare classifiche e punteggi.

Trackmania

Mano a mano che gli utenti inseriscono nuovi tracciati ed eventi, il menù diventa sempre più confusionario e chiaramente è necessaria una ridimensionata dei server e nell’organizzazione delle attività. Invece, per quanto concerne l’HUD di gioco, visto che il gioco si concentra prevalentemente sulla vettura e sul tracciato, questo è molto semplice e mostra solo il contachilometri presente anche sulla vettura nella parte posteriore. Gli indicatori di frenata sono più evidenti illuminando anche le ruote ed è presente un piccolo flap frontale che contribuisce al rallentamento dell’auto.

Una personalizzazione quasi illimitata, ma solo per i circuiti

Poco sopra abbiamo parlato di “utenti che inseriscono nuovi tracciati ed eventi” e questo è dovuto alla presenza dell’editor incluso nel nuovo Trackmania. Esso include quattro tipologie di terreno in cui è anche presente il ghiaccio e il terreno sabbioso e da lì si creano tracciati con discese, salite, salti, curve pericolose e tanti altri elementi classici di cui la serie ha ormai abituato i suoi fan. La vettura risponderà in maniera diversa al tipo di terreno in cui si ritroverà a correre ed è il motivo primario per cui la modalità allenamento ha un’importanza fondamentale per acquisire esperienza nelle varie tipologie di circuito e terreno.

Come se non bastasse sono anche presenti i vari modificatori come il turbo, i giri della morte, lo slow motion, la disattivazione del motore e il blocco sterzo. Il tutto è condito dalla presenza di due varianti di gioco tra cui una dedicata ai giocatori novizi (RoadTech) con un colore dell’asfalto più chiaro proprio per migliorare la visibilità della vettura e una dedicata ai giocatori esperti (RoadBump) con una fisica diversa più improntata ad un arcade più fisico e realistico.

Una volta creato il proprio circuito preferito, questo può essere usato per sfidare i giocatori della community di Trackmania sia nella modalità giocatore singolo che in quella multiplayer andandosi ad inserire nella moltitudine di circuiti realizzati dagli altri utenti. Questo però porta ad un problema non veniale e abbastanza fastidioso: una volta realizzato un circuito non è presente alcun sistema di recensione, pertanto può esserci il rischio che alcuni circuiti siano poco studiati dall’autore senza poterlo segnalare e comunicare.

La particolare scelta commerciale

Questo ci permette di parlare del sistema di commercializzazione di Trackmania che per alcuni potrebbe essere un po’ confusionario. Innanzitutto la versione base del gioco è gratuita e si può scaricare da Epic Games Store o da UPlay. Qui si può gareggiare in solitaria o in multiplayer locale e asincrono, utilizzare una versione base dell’editor delle mappe, partecipare alla competizione ufficiale online programmata dalla Nadeo che ha inizio ogni mese e salvare i replay.

Poi vi è lo Standard Access che consiste in un abbonamento da 9,99 euro l’anno che permette di sbloccare altri contenuti come l’editor di piste avanzato, la possibilità di partecipare a competizioni ufficiali su base giornaliera, l’accesso alle mappe presenti sul server test, la possibilità di caricare i propri tracciati sul server test, l’accesso ad aventi pubblici e le gare organizzare dai Club e ben 465 mappe esclusive. Proprio sui Club si basano gli altri due pacchetti: 29,99 euro l’anno o 59,99 euro per tre anni che permettono di ottenere l’accesso alle stanze private, la creazione di campagne e altri benefici dei Club (mappe condivise da altri Club, personalizzazione estetica estrema delle vetture e Ghost Club VIP). Se questi prezzi siano accettabili o meno non sta a noi decidere, ma chiaramente non si trattano di cifre elevate qualora foste dei fan sfegatati del franchise e voleste godere di tutte le attività. Il fatto che siano delle cifre da pagare annualmente potrebbe infastidire qualcuno, ma l’abbonamento può essere disdetto in qualunque momento.

Un comparto tecnico funzionale, ma poco innovativo

Dal punto di vista tecnico c’è poco da dire poiché il motore grafico di Trackmania è tanto semplice, quanto molto curato. Menù, editor e tracciati sono coloratissimi e molto dettagliati in ogni aspetto. Non esistono, ad esempio, pareti invisibili nei tracciati quindi quando si esce fuori si può continuare a correre in libertà osservando ogni punto della mappa per puro sfizio. Graficamente, nel complesso, potrebbe risultare fin troppo semplice e lineare rispetto ai fasti del passato, ma questa scelta permette di giocare il titolo su più macchine possibili.

Trackmania

Arriva anche una nuova gestione dei checkpoint con il giocatore che al respawn mantiene la stessa velocità che aveva quando l’ha attraversato. In questo modo ripartire non compromette un’intera prova, anche se per puntare all’oro spesso conviene ripartire d’accapo. La fisica delle auto è fortemente arcade, ma ciò non significa che non ci sia una certa fisica e un minimo di realismo nelle corse. Il comparto sonoro, infine, è a sua volta molto semplice, ma funzionale e ben bilanciato. Forse l’unico problema è riconducibile alla mancanza di una colonna sonora elettrizzante e vario che non permette di godere appieno le gare.

Trackmania
Conclusioni
Il nuovo capitolo di Trackmania va sul sicuro e decide di sfruttare una formula già abbastanza consolidata e vincente. Propone un'esperienza basata unicamente sulla community senza presentare una grossa innovazione in termini tecnici e pratici. I protagonisti del gioco sono i circuiti personalizzabili e su questi si è incentrata alla campagna commerciale divisa in abbonamenti. Vedetelo più come un prototipo funzionale del futuro del brand più che come un gioco del tutto nuovo perché potreste rischiare di rimanerne delusi.
Pro
Divertente e ricco di contenuti
Editor di grande livello e incredibilmente appagante
La presenza di una funzionale versione gratuita
Modalità multiplayer appagante
Contro
Menù di gioco confusionario
Nessuna vera e propria novità né tecnica né di gameplay
Il sistema di abbonamento potrebbe infastidire non pochi giocatori
Rischio di circuiti poco curati non segnati
7.5
Voto