Troubled Blood: il nuovo libro di J.K. Rowling accusato di transfobia

Ritenuto transfobico il nuovo lavoro di J.K. Rowling

Di nuovo polemica per J.K. Rowling, stavolta occhi puntati sul nuovo libro 

J.K. Rowling è di nuovo al centro di una polemica, che la vede nuovamente accusata di transfobia. Nel mirino stavolta è caduto il suo nuovo libro, Troubled Blood (pubblicato sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith), in cui il villain principale non è altro che uomo che si traveste da donna per uccidere le vittime.  

Non solo, ma nel libro l’uomo è stato soprannominato il “serial killer travestito”.  

Chiaramente la notizia ha fatto subito il giro del web e l’autrice è stata invasa di commenti di utenti che hanno trovato in questa scelta narrativa, una nuova conferma della sua transfobia. Su Twitter l’hashtag #RIPJKRowling è salito subito in trend topic. 

Le persone hanno rimproverato alla Rowling il fatto di credere che i trans non siano altro che uomini travestiti da donne e/o donne travestite da uomini, uno stereotipo da scardinare.  

Ma se da un lato ci sono state critiche, dall’altro c’è chi ha dichiarato di non saltare subito a conclusioni e di leggere il libro, per capire che di transfobia non si tratta. Così avrebbe detto Nick Cohen, giornalista dell’Observer