WWE 2K22: Il wrestling targato WWE è finalmente ritornato in scena!
Ad inizio anni 2000 grazie a Smackdown visibile su Italia 1 e successivamente a Raw su Sky, la mia passione per il wrestling divenne molto forte a tal punto che nel 2003 comprai addirittura prima il gioco WWE SmackDown! Here Comes the Pain, della console stessa con cui giocarci. Da lì in poi grazie a documentari, miriadi di match visti e forum si è costruita nel tempo la mia cultura sul wrestling che d’allora anche in campo videoludico mi ha visto giocare dal 2003 ad oggi, ogni gioco targato WWE. Dopo un anno sabbatico per via del disastroso WWE 2K20, grazie ai diversi trailer pubblicati, non vedevo l’ora di mettere mano sul nuovo titolo di Visual Concepts che proprio grazie a 2K Games ho avuto modo di provare su PlayStation 4 Pro. Ergo caricate all’angolo la vostra Sweet Chin Music o Spear e andiamo a scoprire nel dettaglio la recensione di WWE 2K22.
Tra le novità più importanti di WWE 2K22, troviamo sicuramente il gameplay, che nel bene e nel male si discosta dal precedente titolo portando finalmente una ventata d’aria fresca. Partiamo subito con il dire che finalmente i comandi di gioco sono assolutamente più accessibili, dove ad aiutarci ci sarà subito un live-tutorial con Drew Gulak che ci insegnerà le mosse basilari per calcare un ring. La cosa che ho notato di più al primo impatto è stato l’ottimo dinamismo e velocità d’esecuzione delle mosse, dove le risposte ai colpi presi e le meccaniche di risposta offrono un buon realismo, riproducendo molto bene le mosse e le reazioni sia di chi l’effettua e sia di chi le riceve. Tra le novità inserite, a spiccare su tutte ho trovato le combo e il nuovo sistema di contrattacco denominato “Combo Breaker” o “Grab Breaker”, con il primo che grazie ad una serie di attacchi in sequenza e a combinazione tra colpi leggeri e pesanti ci permetteranno di effettuare una combo, mentre per la seconda basterà indovinare in anticipo la mossa dell’avversario premendo lo stesso tasto, dandoci modo di effettuare un contrattacco e cambiare l’inerzia del combattimento. Tra le novità troviamo anche il sistema della parata e della schivata, ma che sinceramente ho trovato abbastanza inutili e poco adatti ad un gioco di wrestling. Da tenere sotto controllo ovviamente ci sarà la barra della salute, il nostro status fisico, la barra delle mosse speciali e quella per le mosse finali. Per quanto riguarda le mosse finali, una volta effettuata con successo, spesso e volentieri ci proietterà alla possibile vittoria del match e al conseguente conteggio di tre, dove se saremo noi ad essere schienati, finalmente basterà la sola pressione del tasto X per uscire dal conteggio. Ad ogni modo, per ogni info sui comandi di gioco sarà possibile consultare in qualsiasi momento l’Archivio Tutorial.
Una volta imparati i comandi di gioco, saremo finalmente in grado di competere in un match, dove quest’anno troviamo ad aspettarci sei modalità. Tra le opzioni disponibili possiamo scegliere l’Esibizione, dove ci sarà la possibilità di organizzare incontri contro la CPU o un altro utente in locale in diversi tipi di match e stipulazioni o anche lo Showcase, che quest’anno presenta la carriera di Rey Mysterio, commentata da lui in persona e che ci permetterà di ripercorre 12 match storici del luchadore di San Diego. In questa modalità, che sembra più un tutorial aggiuntivo per imparare al meglio i comandi di gioco, potremo sbloccare diversi bonus e troveremo bellissime scene reali dello scontro vero e proprio che si alterneranno con la grafica in-game, switchandosi e rendendo più immersivo e scenografico il nostro match. A ritornare troviamo anche la Universe mode, divisa in modalità Superstar o Classica e dove nella prima percorreremo verosimilmente una carriera con un wrestler a nostra scelta, mentre nella versione Classica invece avremo modo di gestire e modificare ogni possibile lato che concerne gli show in maniera più manageriale, dai campioni, alle rivalità, fino ai match. Inoltre nella versione Classica, potremo non solo giocare ogni match, ma anche simulare comodamente l’intero show.
Altra modalità interessante che Visual Concepts ha inserito quest’anno in WWE 2K22 è La mia FAZIONE, che segue verosimilmente le orme del MyTEAM di NBA 2K22 , in cui bisognerà collezionare carte e comporre due team formati da quattro Superstars (quattro uomini e quattro donne). Scegliendo il nostro pacchetto iniziale, potremo giocare a tre modalità; i Terreni di prova, divisi in cinque capitoli con diverse sfide, Guerra tra Fazioni in cui sfideremo in 500 match la CPU in dei 4 vs 4 Tag Team e le Torri Settimanali, che ci proporranno diversi match, sfide e ricompense ogni settimana. Dal Quartier Generale inoltre avremo accesso alla nostra formazione, dove gestiremo i potenziamenti e i contratti da applicare alle nostre carte, controllare la nostra collezione e vedere i progressi per l’evoluzione delle nostre carte che potranno subire un level-up facendo crescere la nostra carta e potenziandone le statistiche. In ultimo troviamo lo Shop di gioco, dove spendendo i punti guadagnati o utilizzando le microtransazioni, avremo modo di acquistare pacchetti speciali e carte rare per migliorare il nostro quartetto.
Una delle modalità che ho trovato più coinvolgenti invece è assolutamente il La mia ASCESA, in cui creeremo la nostra Superstar maschile o femminile per lanciarci nella nostra carriera da wrestler. Optando questa modalità, partiremo con la scelta dell’archetipo e background della nostra Superstar, per poi passare alla creazione del nostro personaggio fin nei minimi dettagli e con una varietà immensa di opzioni in cui potremo sbizzarrirci. Terminato l’atleta, il nostro percorso inizierà dal Performance Center di Orlando, interagendo con l’hub di gioco, con altri westler o potenziando i nostri attributi grazie ai match vinti. Partendo dal fondo, il nostro obiettivo sarà arrivare nel main roster e al main event di Wrestlemania grazie a diverse storyline che si svolgeranno in base alle nostre scelte e al nosto ruolo nel roster (Face o Heel) per diventare l’uomo immagine della compagnia dei McMahon e creare una nuova Leggenda.
Non da meno è la resuscitata modalità MyGM, richiesta a gran voce dai fan da tantissimi anni e che una volta selezionata, ci sarà data la possibilità di scegliere tra cinque General Manager o crearne uno da zero, tutti con una caratteristica diversa e un bonus di partenza. Scelto il nostro manager, dovremo decidere uno dei quattro programmi da gestire (Raw, Smackdown, NXT o NXT UK) impostando la nostra sessione di gioco grazie alle diverse opzioni e che ci proietteranno successivamente al draft per comporre il nostro roster. Finito il nostro roster che dovrà avere un minimo di otto componenti e scelto a chi assegnare le nostre cinture di campione, (dove mancano ingiustificamente all’appello le cinture per i Tag Team, quella US e Intercontinental Champion) arriverà il momento di organizzare il nostro show.
Dall’interfaccia principale di gioco, dovremo scegliere il match iniziale, quello di mid card, il main event e se vorremo anche i due slot riservati per i promo, utili per aumentare la popolarità, rivalità, far riposare gli atleti o fare pubblicità al nostro show per guadagnare ulteriori soldi. Tra i match disponibili avremo il classico single match o tag team, con l’opzione di cinque stipulazioni, ognuna con costi e dispendio di energie diverse. Anche qui, ho trovato inspiegabile il non inserire altre stipulazioni, ma soprattutto limitare una card con soli tre scontri l’ho trovata poco duttile, visto che si poteva tranquillamente aggiungere uno slot in più per creare e gestire al meglio le rivalità. Inizialmente inoltre partiremo con un arena base, effetti speciali e del marketing basilari, ma che mano a mano potremo migliorare nel corso delle settimane. Altra opzione che troviamo è quella di poter ingaggiare durante la stagione sia i free agent che le Leggende come The Rock, Hulk Hogan o Shawn Michaels con contratti part-time, in modo da riempire la card, coprire infortuni e aumentare l’hype per lo show. Impostate le nostre preferenze, potremo far partire lo spettacolo in cui saremo noi a decidere se giocare i match o simularli e dove al termine dell’evento, avremo anche un recap dettagliatissimo sui match, le statistiche dei rating e dei guadagni dell’episodio. Altro aspetto di questa modalità sarà l’uso di carte aquistabili con i soldi guadagnati, che una volta utilizzate permetterà di far riposare o recuperare da un infortunio una Superstar, aumentare del doppio il prezzo dei biglietti dello show rivale e molto altro. In tutto questo, il nostro scopo sarà sempre e solo uno, fare più ascolti possibili e avere una fanbase maggiore del nostro rivale, in modo da diventare lo show e il GM numero uno della WWE.
A chiudere le modalità troviamo l’Online, dove troviamo la Lobby, il Match di serata e la Partita veloce, dove ho sempre trovato spesso match variegati e che grazie all’opzione di scelta per il server su cui virare non ho riscontrato troppi problemi. Ad accompagnare questa modalità infine troviamo la Classifica generale e l’ottima Creazione Community dove potremo caricare le nostre creazioni ma soprattutto scaricare quelle degli altri utenti, come wrestler, immagini, mosse e tanto altro.
Un comparto tecnico che si ferma al conto di due
Per quanto riguarda il comparto tecnico, WWE 2K22 ha fatto sicuramente notevoli passi in avanti in confronto ai suoi predecessori, ma va anche detto che non sempre Visual Concepts è riuscita a bilanciare le cose. Parlando dell’aspetto dei wrestler per esempio, la maggiorparte del roster maschile è veramente ben fatto, con la loro controparte videoludica veramente somigliante a quella reale, a differenza invece di quasi tutto il roster femminile che a tratti è irriconoscibile (per esempio Becky Lynch è inguardabile) e della resa dei capelli in-game che risultano purtroppo brutti da vedere, datati e ai livelli di un Smackdown vs Raw 2006. Invece il pubblico l’ho trovato assolutamente più curato e variegato finalmente, con anche la possibilità di optare per uno show interattivo come il primo periodo durante il Covid-19 e reso in maniera eccelsa. Le animazioni invece sono un po’ la croce e delizia del gioco, che in qualche caso sono state curate abbastanza male, come la cintura da campione sulla spalla dei wrestler posizionata malissimo, alcune espressioni facciali, diverse mosse che causano bug e alcune interazioni con oggetti contundenti che risultano rognosi da prendere.
Invece un punto forte sono le tantissime animazioni per quanto riguarda il parco mosse di ogni wrestler, che considero veramente un lavoro mostruoso e che non si limita solo alle manovre classiche, ma anche alle tantissime reversal e schienamenti diretti, che sono state curate veramente nel minimo dettaglio e offrono una resa veramente ottima, così come le classiche taunt (esultanze/insulti) caratteristiche nel mondo del wrestling. Notevolissime sono anche la veste grafica degli show e i menù, con animazioni degne di un vero show televisivo e che toccano un livello di realismo e immersione veramente alto. Invece parlando del comparto sonoro del gioco, gli effetti, il pubblico e il commento sono anche qui curati ottimamente (ingiustificabile la mancanza di Pat McAfee al tavolo di commento di Smackdown) rendendo i match veramente immersivi e divertenti, con il pubblico che intonerà cori in base al match svolto e amalgamandosi perfettamente con l’entusiasmo dei telecronisti Corey Graves, Byron Saxton e Michael Cole. Parlando della colonna sonora del gioco, curata da Machine Gun Kelly, ho trovato la scelta delle tracce disponibili veramente ottime, con artisti del calibro dei Bring Me The Horizon, The Weeknd o Wu-Tang Clan per fare degli esempi. Inoltre come per NBA 2K22, la soundrack di gioco verrà aggiornata nel tempo con nuove tracce oltre ad avere disponibili tutte quelle inerenti alle entrate delle Superstars. A livello di contenuti, ho trovato il lavoro svolto da Visual Concepts sicuramente ottimo, con più di 160 wrestler disponibili e un parco creazioni enorme, dove sarà possibile creare cinture, arene, wrestler, animazioni, mosse e match direttamente dal menù Creazioni. Infine per quanto riguarda il comparto online, l’ho trovato a tratti altalenante, con le lobby che talvolta caricano troppo lentamente i match, ma che comunque una volta in-game offrono mediamente una buona esperienza di gioco che risulta stabile e abbastanza fluida.
Dal mio punto di vista, WWE 2K22 nonostante i suoi difetti, offre un gioco divertente, con un gameplay dinamico e coinvolgente, dando una rispolverata ai precedenti titoli e offrendo qualcosa di nuovo e vario, ma senza andare troppo a snaturarne il prodotto. Il problema in cui incombe il titolo di Visual Concepts e 2K Games è che arriva sempre li vicina al traguardo in ogni contesto offerto nel titolo, ma che puntualmente non riesce ad arrivarci sempre per poco. Certamente siamo ad un livello nettamente superiore del disastroso precedente capitolo e con i vari DLC annunciati che porteranno altre Superstars nel roster e i vari fix, sono certo che il titolo migliorerà ancora. Se siete fan di wrestling o curiosi di provare un gioco di lotta che si discosta dai classici picchiaduro, il mio consiglio è di provare a dare una chanches a questo titolo, perchè vi posso garantire che vi porterà via parecchie ore di divertimento e svago grazie alle sue diverse modalità. A conti fatti WWE 2K22 come dice la sua tagline “It hits different”, e difatti questo gioco colpisce veramente in maniera differente dai precedenti titoli del brand, rendendo il prodotto di 2K Games un ottimo rilancio per il brand. La strada tracciata è sicuramente quella giusta, ora speriamo solo che Visual Concepts la usi come punto di partenza per i prossimi capitoli.