ZERO VOLUME 2: IL CUORE DEL PROBLEMA – LA RECENSIONE

Zero

Ed eccoci qua, per la seconda parte dedicata al secondo volume di ZERO di Ales Kot, questa volta intitolato Il cuore del problema.

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Avevamo lasciato il nostro misterioso Edward Zero, come un agente ormai invecchiato che raccontava ad un ragazzino che stava per ucciderlo la storia della sua vita e della sua folle educazione impartita dall’Agenzia a lui e i suoi amici d’infanzia Robert e Mina. Tra le tante missioni, quella di uccidere il super terrorista Gingsberg Nova, purtroppo fallisce miseramente: Nova infatti fugge e Mina apparentemente sembra morta, risucchiata dal portale misterioso.

Edward, nonostante è stato addestrato per non provare rimorso ed emozioni, rimane profondamente colpito e subirà dei test e degli interrogatori da parte di Roman Zizek, responsabile delle operazioni, e la vicedirettrice dell’agenzia, Sara Cooke, per valutare se sarà efficiente nelle prossime missioni. Dopo una missione cruenta in Brasile però Edward perde un occhio e forse anche la lucidità, così Cooke vorrebbe “ritirarlo”, ma Zizek si oppone e gli rivela un terribile segreto. Qualcosa sta contaminando il genere umano e l’agenzia sta insabbiando tutto.

Nel volume 2, i disegni sporchi di Vanesa R. Del Rey, aprono la storia al CERN, dove a quanto pare una cellula terroristica si è impossessata del centro scientifico. Si scopre che l’assedio è guidato di nuovo da Ginsberg Nova, che rivela la sua identità di entrare nel già noto portale, dove Mina aveva perso la vita (o comunque di sicuro il braccio). Troviamo i disegni più sporchi visti fin’ora, ma quelli più adatti al contesto: ambiente cupo, scene d’azione stealth e brutalità e sangue!

Nel frattempo l’Agenzia si trova fratturata: Zizek vuole togliere di mezzo Cooke, anche se la ama; ZERO dunque deve decidere se stare dalla parte del suo mentore o tenere fede agli insegnamenti che fin’ora gli sono stati impartiti. La scelta non è molto ardua e il suo addestramento lo ha reso cinico in questo, tanto sa che in un modo o nell’altro vuole disertare dal suo ruolo per fuggire via da tutta questa guerra ed avere una nuova vita.

Dopo quindi il tratto pulito, netto e che da spazio al colore di Matt Taylor, Jorge Coelho ci accompagna nel salvataggio della Cooke, con una chiara disposizione delle scene d’azione, nettamente più cinematografiche e le migliori fin’ora presentate nel volume a livello di elaborazione. Dopo tutto ciò, Edward è scomparso, o rapito o ucciso, o non si vuole fare trovare, ma questo l’agenzia non deve saperlo.

Si torna indietro nel tempo, le inchiostrature pesanti di Tonci Zonjic ci illustrano la nascita di Zero, sottolineando l’importanza di alcuni gesti commessi nelle pagine precedenti e il perché Edward si è trovato coinvolto in tutto questo.

Kot continua quindi la sua linea di continuo allarmismo ponendo il protagonista, Edward, in un gioco più grande di lui, rendendolo cieco della verità a causa della quale distrugge ogni insegnamento impartitogli. Edward ora è alla ricerca della sua identità, sorpassando anche chi fin’ora per lui è stato un punto di riferimento.

In questo capitolo vediamo maggiormente il lato umano di un succube del sistema, vediamo un lato brutale di un’esperienza che seppur sci-fi ci fa riflettere su quanto in realtà si basi su fatti non lontani dall’odierna verità. Questo volume quindi getta le fondamenta psicologiche del prossimo Edward.

Seppur ho notato un certo ritmo simile col primo volume (scene action-pausa-scene action-pausa), devo ammettere che qui Kot si è dedicato di più a raccontare il contesto del personaggio, nonostante comunque le scene d’azione ci sono eccome e sono anche migliori del primo volume a mio dire, soprattutto quelle del capitolo 8.

Il tratto conciso, spesso, duro e pieno d’inchiostro di Michael Gaydos chiude il volume, ma non vi farò spoiler di una condizione che va vissuta a pieno leggendola.

Promuovendo questo secondo capitolo, sono in trepidante attesa del terzo che a questo punto, anche da come è stato accennato, sarà il penultimo volume che getterà le basi di un gran finale e sarà ancora più ricco di colpi di scena!

L’11 Febbraio non è lontano!

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