Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – I producer e director del gioco hanno svelato il legame con il primo Final Fantasy e tantissime curiosità
Tramite un’intervista sul PS Blog, i producer e i direttori artistici di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, hanno svelato diverse curiosità inerenti al gioco e di come il titolo si collegherà al primissimo Final Fantasy. Con questi numerosi dettagli sul gioco, finalmente abbiamo modo di capire come la storia di Jack, Ash, Jed, Neon e Sophia si incastrerà rispetto a quella originale. Per chi non volesse spoiler, il consiglio è ovviamente quello di non proseguire dopo il trailer!
Ecco il collegamento a Final Fantasy I:
Durante l’intervista è proprio il producer del gioco Jin Fujiwara a confermare che il titolo sarà una versione alternativa del primo gioco del franchise e che il collegamento al primo capitolo sarà proprio Jack, il protagonista che andremo ad usare in Stranger of Paradise. Il nostro protagonista alla fine diventerà nientepopodimeno che Garland, villain principale del primo Final Fantasy, con il gioco che ci mostrerà come questo eroe una volta coraggioso è arrivato ad abbracciare l’oscurità divenendo un villain.
Ecco le parole di Fujiwara: “Molti cattivi compaiono nei primi titoli di Final Fantasy, ma i loro retroscena non sono stati rappresentati spesso.” “Credo che, in primo luogo, un buon antagonista dovrebbe avere una chiara ragione per votarsi al male, quindi ho pensato che sarebbe stato interessante approfondire quell’aspetto di Garland.” “In Final Fantasy I, fin dall’inizio del gioco appare come un cavaliere che ha abbracciato le tenebre, ma la storia non approfondisce mai il motivo che lo ha spinto verso il male. Abbiamo pensato di poter espandere l’impianto narrativo del gioco originale attraverso Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, descrivendo un motivo che potrebbe aver portato Garland a prendere quella strada.”
“Noi vediamo la storia di Stranger of Paradise Final Fantasy Origin come una “rivisitazione alternativa” di Final Fantasy I. Probabilmente è più facile pensarlo come ambientato in un universo parallelo che si trova accanto a quello del gioco originale.” “Ad essere sinceri, concentrarsi su un cattivo che è iconico non solo per un gioco, ma per l’intera serie di Final Fantasy, è una grossa responsabilità! Fortunatamente, sono stato affiancato da persone straordinarie come Tetsuya Nomura, lo sceneggiatore Kazushige Nojima e il Team Ninja per lo sviluppo, quindi penso che questo sarà un gioco che potremo realizzare a testa alta.”
Inoltre il director del gioco Nobumichi Kumabe di Team Ninja, ha anche spiegato come questa scelta ha influenzato il gameplay che si discosta dai capitoli classici rivelando:
“Dal momento che il percorso di Jack per diventare Garland è alla base della storia, abbiamo deciso di prendere il suo impulso distruttivo, che non vediamo in altri protagonisti di Final Fantasy, come concetto centrale e tradurlo in vari elementi d’azione” aggiungendo, “Il primo concept che abbiamo realizzato è stato “Soul Burst”. Inizialmente avevamo considerato una presentazione più cruenta, ma alla fine abbiamo optato per un’immagine di cristallizzazione, per unire quella presentazione stimolante alla bellezza tipica di Final Fantasy.” “Inoltre, Garland nella serie DISSIDIA ha un’abilità chiamata “Soul of Chaos”, che lo rende più forte mentre continua a combattere.”
Ovviamente oltre a questo, Team Ninja e Square Enix hanno lavorato a stretto contatto anche per ricreare il collegamento al mondo di Final Fantasy I, come la citta di Cornelia ricostruita completamente da zero o come il Ponte Settentrionale e alcuni personaggi che ritroveremo.
“La scena originale del ponte settentrionale ha lasciato un’impressione duratura, quindi per questa ricreazione abbiamo lavorato a stretto contatto con Square Enix sul processo di creazione, dagli storyboard alla condivisione di riferimenti durante le fasi di lavoro, dall’illuminazione alla grafica finale. Modellare il ponte settentrionale è stata una vera sfida poiché non era completamente raffigurato nell’originale. Anche la composizione complessiva della scena per il montaggio finale ha richiesto parecchio lavoro” ha aggiunto Hiroya Usada, director di Koei Tecmo.
“Poiché nessuno aveva mai creato un modello del ponte, il team di Square Enix ci ha fornito un’idea approssimativa di come dovrebbero apparire il castello e Cornelia in questo titolo. Così abbiamo realizzato uno schizzo di progettazione del modello e poi siamo passati alla progettazione del ponte. Per rendere la composizione più vicina alla versione 2D originale, abbiamo posizionato alcuni modelli in un modo in cui non sarebbero apparsi realistici in 3D. Tuttavia, dato che la telecamera si sarebbe effettivamente mossa nella versione finale, ci siamo presi qualche libertà creativa e abbiamo spostato gli elementi in modo che le cose non sembrassero fuori posto, anche con quei movimenti 3D.”
“Mi auguro che siamo riusciti a farla apparire una versione moderna di Final Fantasy I!”
Invece qui di seguito ecco il pensiero di Daisuke Inoue, director di Square Enix:
“Questa scena è molto importante, poiché ha segnato l’inizio dell’avventura in Final Fantasy I. Volevamo assolutamente incorporarla anche in Stranger of Paradise Final Fantasy Origin. Ascoltare la musica di Final Fantasy mi emoziona e mi dà la sensazione che stia per iniziare qualcosa di grande. Mi sono sentito così anche quando l’ho sentita suonare quest’anno alle Olimpiadi! Volevo instillare la stessa sensazione anche in chi gioca a Stranger of Paradise Final Fantasy Origin.”
“Ogni volta che gioco a Final Fantasy I, non posso fare a meno di sentire l’impulso di andare a Pravoka non appena ho attraversato il ponte settentrionale. Per l’inizio della storia di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, ho cercato di seguire il flusso del gioco originale e ho deciso di incorporare il tema chiave dei pirati per quest’area. Ad esempio, pensando a come i personaggi si sarebbero spostati da Cornelia alla tappa successiva, abbiamo deciso di usare una nave pirata, proprio come nell’originale. Tuttavia, non stavamo cercando di ricreare fedelmente Final Fantasy I in tutto e per tutto. Ad esempio, in Final Fantasy I, i protagonisti affrontano Bikke e i suoi pirati in città, ma per qualche strana ragione, sembra che i pirati in Stranger of Paradise abbiano un nascondiglio in una grotta…”
In chiusura Nobuhiro Goto, direttore artistico di Square Enix ha aggiunto:
“Come prevedibile, progettare la famiglia reale è stato difficile perché dovevamo creare versioni 3D a partire da zero. Dopo aver raccolto tutte le informazioni possibili, abbiamo iniettato la nostra storia di Stranger of Paradise, ma non è stato facile dare forma al concetto generale. Poiché miravamo a un gioco Final Fantasy più maturo, non volevamo puntare completamente sull’aspetto fantasy. Inoltre, volevo assicurarmi di avere una giustificazione e una spiegazione per ogni elemento di questi personaggi. Pur trattandosi di una rivisitazione alternativa, volevamo che i personaggi fossero progettati in modo tale che nulla sembrasse strano o incredibile.”
“Ad esempio, Sarah è più simile a sua madre, mentre Mia assomiglia a suo padre in Stranger of Paradise Final Fantasy Origin. Avevamo anche un dilemma su quanto attenuare i toni fantasy: poiché immaginavamo che questa storia si svolgesse nel mondo reale, in un futuro non troppo lontano, abbiamo cercato di mantenere le proporzioni corporee dei personaggi più vicine agli umani moderni e abbiamo anche realizzato dettagliatamente altri elementi, come la texture della pelle e le rughe, per un effetto finale più realistico. Oltre agli elementi fotorealistici, volevamo far risaltare la sensazione di “super-tecnologia” e i toni dark, quindi ci siamo ispirati ad alcuni stili, come il Lolita dark e il punk. Inoltre, poiché il bianco è il colore di base per il Castello di Cornelia, abbiamo detto al progettista Roberto Ferrari che volevamo incorporarlo anche nei costumi della famiglia reale.”
L’aspetto dei quattro demoni era particolarmente importante per Stranger of Paradise Final Fantasy Origin, quindi abbiamo chiesto a Takayuki Takeya di occuparsi della loro creazione. Ha una grande reputazione per il suo design di creature e persino Tetsuya Nomura ha il massimo rispetto per il suo lavoro! Ovviamente, se avessimo interpretato i quattro demoni del gioco originale in modo standard, mancherebbe qualcosa di speciale. Quindi, pur avendo mantenuto alcuni elementi importanti del design di Tiamat (ad esempio, il numero di teste), abbiamo anche incorporato i nostri elementi di Final Fantasy Origin: per esempio, i demoni bestiali hanno forme umanoidi!”
“Non voglio rivelare chi è intrappolato nel forziere di Tiamat (spoiler!) ma la rappresentazione del corpo incastonato è stata il risultato della nostra considerazione su come rappresentare l’effetto in modo più realistico. Takayuki Takeya è anche uno scultore e i suoi disegni erano molto precisi: si sono tradotti molto bene nella grafica computerizzata.”
Vi ricordiamo che il gioco uscirà il 18 marzo 2022 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC. Inoltre chiunque effettui il pre-ordine delle edizioni Digital Standard o Digital Deluxe di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin tramite il PlayStation Store riceverà 72 ore di accesso anticipato alla versione completa del gioco, un tema originale per PS4, l’arma Braveheart, lo scudo Lustrous Shield e l’arma Rebellion come bonus d’acquisto anticipato!