The Witcher: la guida alla serie Netflix 

Ecco tutto (o quasi) quello che dovete sapere prima di guardare The Witcher 2

The Witcher: la guida alla serie Netflix 

La seconda stagione di The Witcher è ormai alle porte. Il 17 dicembre debutteranno su Netflix i nuovi episodi dell’attesissima seconda stagione di The Witcher. Dopo due anni dal lancio di The Witcher Henry Cavill torna a vestire i panni di Geralt di Rivia nell’universo fantasy tratto della saga letteraria di Andrzej Sapkowski. La prima stagione è stata apprezzata dai fan dei romanzi e non, la seconda sarà all’altezza delle aspettative e avrà migliorato i difetti di CGI che caratterizzavano e rendevano imperfetta la prima stagione? Non ci resta che attendere ma nel frattempo ecco tutto quello che dovete sapere per arrivare preparati a The Witcher 2.

The Witcher:

Numero di Stagioni: 2 (confermata per la terza stagione)

Numero di Episodi: 16

Genere: fantasy

Showrunner: Lauren Schmidt Hissrich

Cast: Geralt di Rivia (Henry Cavill); Principessa Ciri (Freya Allan); Yennefer di Vengerberg (Anya Chalotra); Ranuncolo (Joey Batey); Regina Calanthe (Jodhi May); Tissaia de Vries (MyAnna Buring); Renfri (Emma Appleton); Saccoditopo (Adam Levy); Anna Shaffer (Triss Merigold) e Vilgefortz (Mahesh Jadu).

Disponibile su Netflix

The Witcher: la prima stagione

La prima stagione di The Witcher è stata molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica. Dopo il finale di stagione di Game of Thrones i fan della serie HBO desideravo trovare una degna erede. The Witcher per atmosfere e genere richiama a più riprese l’opera tratta dei romanzi di Martin, nonostante le avventure di Geralt siano completamente diverse. Purtroppo il difetto principale riscontrato in maniera diffusa negli episodi della prima stagione concerne la non eccellente CGI: il budget investito negli effetti visivi e speciali non è stato sufficiente a costruire un universo magico credibile e privo di difetti dal punto di vista estetico. 

La trama di The Witcher non segue uno schema narrativo lineare ma le avventure dei protagonisti si suddividono in tre diverse linee temporali, destinate ad intrecciarsi e fondersi man a mano che la storia prosegue. La scelta di impostare la storia seguendo uno stile narrativo complesso e intrigante è stata presa direttamente dalla showrunner (Lauren Schmidt Hissrich), per sua stessa ammissione, al fine di rispettare l’animo frammentato dei primi due libri di Sapkowski: Il Guardiano degli Innocenti e La Spada del Destino, raccolte di racconti e non storie uniche. Inizialmente chi non ha mai letto i testi potrebbe trovarsi disorientato dinanzi ad un simile intreccio temporale, per tale motivo Netflix ha pubblicato sui suoi account social una timeline chiara che indica agli utenti la collocazione esatta degli eventi dei vari episodi. 

I romanzi di The Witcher

La serie Netflix The Witcher, contrariamente a quello che molti continuano a pensare, è tratta a piene mani della saga letteraria di Andrzej Sapkowski. I videogiochi non vengono considerati la fonte d’ispirazione principale per l’adattamento dei romanzi, anche se sicuramente la vesta grafica di The Witcher è stata senza dubbio molto influenzata dal famoso omonimo videogioco. 

La saga letteraria si compone di 8 volumi, tutti disponibili in italiano nelle comode edizioni flessibili di recente ripubblicate da Editrice Nord. I testi originariamente furono pubblicati non seguendo l’ordine cronologico degli eventi, aspetto che destò parecchia confusione nei lettori. Attualmente i romanzi sono stati numerati dalle case editrici seguendo l’ordine considerato il migliore per comprendere a pieno gli eventi della storia. 

Ecco l’ordine cronologico dei libri di The Witcher: 

  1. Il Guardiano degli innocenti
  2. La spada del destino
  3. Il sangue degli elfi
  4. Il tempo della guerra
  5. Il battesimo del fuoco
  6. La Torre della Rondine
  7. La Signora del Lago
  8. La stagione delle tempeste

Il prequel e la serie animata di The Witcher

I fan della serie Netflix saranno felici di sapere che l’universo di The Witcher è destinato ad espandersi: Blood Origin, uno spin-off live action è già in lavorazione. La storia sarà ambientata 1200 anni prima degli eventi narrati in The Witcher. In Blood Origin verrà affrontata l’affascinante e quanto mai misteriosa fase della Congiunzione delle sfere, ossia la fusione dei mondi dei mostri, degli uomini e degli elfi.

Declan de Barra e Lauren Schmidt Hissrich saranno gli showrunner mentre Andrzej Sapkowski riprenderà il suo ruolo di consulente creativo.

La sinossi di Blood Origin:

The Witcher: Blood Origin racconterà la storia della civiltà elfica prima della sua caduta e, soprattutto, rivelerà la storia del primissimo witcher – ha dichiarato Barra -. Quando ho letto i libri di The Witcher, mi è sorta una domanda: com’era veramente il mondo elfico prima dell’arrivo cataclismico degli umani? Sono sempre stato affascinato dall’ascesa e dalla caduta delle civiltà; dal modo in cui la scienza, le nuove scoperte e la cultura siano fiorite proprio prima di quella caduta. Come vaste aree di conoscenza si perdono per sempre in così poco tempo, spesso aggravate da una riscrittura della storia e dalla colonizzazione, lasciando indietro solo frammenti della vera storia di una civiltà.

Come accennato poco fa l’universo di The Witcher è destinato ad ampliarsi ulteriormente ed i fan dei prodotti animati saranno entusiasti di sapere che è già disponibile su Netflix il primo film animato ambientato nell’universo Netflix di The Witcher: The Witcher: Nightmare of the Wolf. Il protagonista del film d’animazione è Vesemir, Witcher di Kaer Morhen a guida della congrega. Vesemir è il più anziano Witcher ancora in circolazione e ricopre il ruolo paterno per Geralt. Nella seconda stagione di The Witcher Kim Bodnia vestirà i panni dell’anziano esperto di mostri introducendo così il personaggio nell’universo live action. The Witcher: Nightmare of the Wolf, perciò, è ancora una volta un prequel della serie d’origine che narra le avventure di Vesemir prima di diventare il mentore di Geralt. Gli showrunner del film sono Beau DeMayo e, l’ormai consolidata, Lauren Schmidt Hissrich.

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