Monster Hunter Rise: Sunbreak – La Recensione

Affilate le armi, si torna a caccia con Monster Hunter Rise: Sunbreak!

Lo scorso anno con Monster Hunter Rise, Capcom tornava in casa Nintendo con un nuovo episodio in esclusiva su Nintendo Switch. Un capitolo che a tutti gli effetti era una “prova del nove” e che come abbiamo visto ha saputo mantenere alto il trend positivo piazzando ben 9 milioni di copie fra la console Nintendo e l’edizione PC uscita a Gennaio.

Noi avevamo letteralmente amato Monster Hunter Rise, e con lungimiranza lo avevamo premiato come uno dei capitoli migliori della serie, ben consci di due fattori: l’arrivo della classica espansione “G-Rank” che ne avrebbe migliorato ulteriormente la qualità finale e l’incognita della road map degli aggiornamenti gratuiti del gioco.

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Specie quest’ultimo fattore è stato determinante, andando ad inficiare sull’efficacia dell’end game nel lungo periodo. Come ben sappiamo gli ultimi 2 anni sono stati per il mondo videolugico una vera e propria sfida, costringendo molte software house a rivedere i propri progetti e le deadline dei titoli in uscita.

E Monster Hunter Rise, per quanto ben confezionato ha subito tutte le problematiche del caso, che si sono tradotte in un post game frastagliato e carente di una vera e propria attività, nonostante i content update siano arrivati come promesso.

Sebbene ci sia stato questo scivolone imprevisto, Yasunori Ichinose e il suo team si sono rimboccati le maniche per confezionare un’espansione degna di questo nome, capace di riportare su Monster Hunter tutti quei giocatori persi nel corso dell’anno e delusi dai “pochi” contenuti.

Monster Hunter Rise: Sunbreak è arrivato lo scorso 30 Giugno, e dopo quasi 150 ore passate ad Elgado siamo pronti a parlarvi del nuovo Grado Maestro e di tutte le novità di questo corposo DLC.

VERSIONE TESTATA: NINTENDO SWITCH

Uno degli aspetti del nuovo corso di Monster Hunter che ha ricevuto più attenzioni di tutte è sicuramente il comparto narrativo.

Release Date
30 Giugno 2022
Sviluppato da
Capcom
Distribuito da
Nintendo
Piattaforme
Nintendo Switch, PC
Versione Testata
Nintendo Switch
Our Score
9.4
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Già da Monster Hunter World: Iceborne, passando per Rise, il team di Ichinose ha posto molta enfasi nel costruire una storia che facesse da contorno alle cacce dei mostri e al tempo stesso coinvolgesse maggiormente i giocatori, accompagnandoli man mano verso l’epico scontro conclusivo. Dopo aver fermato la furia che minacciava il villaggio di Kamura, un nuovo pericolo sembra pronto ad abbattersi nel mondo di Monster Hunter, più precisamente ad Elgado, uno dei tanti avamposti del regno.

Contattati da Fiorayne, un cavaliere dell’Ordine, partiremo alla volta di Elgado con il compito di sventare l’avanzata del misterioso e potentissimo Malzeno, una creatura in grado di nutrirsi dell’energia vitale degli altri esseri come una specie di vampiro. Ma il Malzeno sarà soltanto una delle tante creature che abitano le terre nei pressi di Elgado, e insieme al possente Garangolm e allo zannuto Lunagaron forma il temibile trio dei Tre Signori che minaccia il territorio del regno.

Monster Hunter Rise: Sunbreak segna anche il ritorno di alcuni dei mostri più amati dai fan e richiesti a gran voce già dai tempi di World Iceborne, come lo Shogun Cenataur e il Daimyo Hermitaus, due grandi carapaceon introdotti originariamente in Monster Hunter 2, il Gore Magala, così come la sua forma finale, lo Shagaru Magala e il Seregios (per gli amici Steve) da Monster Hunter 4 Ultimate o l’Astalos, da Generations.

Un totale di 17 mostri, che comprende anche alcune varianti elementali dei mostri introdotti in Monster Hunter Rise, che ne riscrivono abilità e pattern d’attacco. Ma l’introduzione più interessante di tutte è sicuramente il debutto nella serie principale di Monster Hunter dell’Espinas, creatura fino ad oggi rimasta ad appannaggio di Monster Hunter Frontiers, spin-off mai arrivato in occidente e lascia aperta la porta a tutti quei mostri esclusivi di Frontiers che potrebbero arrivare con i futuri aggiornamenti e i nuovi capitoli.

Ma non è tutto. Se il cast iniziale al netto dei futuri title update comprende 63 mostri unici, una volta completata la storia e messo piede nell’end game, si avrà accesso ad una nuova serie di missioni legate agli “Infetti” una variante più pericolosa dei classici mostri, a metà strada fra gli Apex di Rise e i Deviant di World Iceborne, più difficili da abbattere e ben più letali, allungando la lista di altri 31 bestie.

Gli infetti poi sono legati agli upgrade del nostro equipaggiamento, i cui pezzi serviranno per potenziare le armi al grado più alto disponibile e le armature, con una nuova meccanica che verrà introdotta con il primo aggiornamento di Agosto.

Monster Hunter Rise: Sunbreak è un’espansione a tutto tondo e le novità non mancano nemmeno sul fronte del gameplay.

Se gli insetti filo e le abilità scambio sono state per Rise una delle meccaniche più incisive e game changer all’interno della serie di Monster Hunter, Sunbreak gioca al rialzo introducendo i set di abilità. Infatti in Monster Hunter Rise: Sunbreak potremo sfruttare i Rotoli Inversione, due set di versi di abilità scambio che possono essere personalizzati a piacere e alternati al volo durante le cacce, espandendo così le possibilità offerte dalle abilità scambio.

Non solo il numero di abilità equipaggiabili passa da 3 a 5, ma in totale potremo avere 10 abilità diverse suddivise in due set diversi. Se sulla carta tutta questa libertà sulla personalizzazione rischia di spaventare sovraccaricando il gameplay di troppe azioni, basterà invece qualche partita per prendere mano con questo nuovo sistema e assaporarne tutto il potenziale. Il playstyle delle 14 armi cambia profondamente a seconda dei set usati, obbligando i giocatori (anche a causa di un forte bilanciamento dei danni che molte armi hanno subito) a reimparare a giocare, o adattarsi ai nuovi stili pur di massimizzare il danno massimo.

Alle nuove meccaniche si aggiungono anche dei buff inediti presenti sui pezzi armatura dei set ottenibili sconfiggendo i vari mostri e che aggiungono al gameplay un ulteriore strato strategico che vi spingerà a studiare pezzo per pezzo per creare il “set” perfetto per sfruttare al meglio la vostra arma, come Sfacelo, un’abilità che vedrà la vostra salute prosciugarsi progressivamente ma al tempo stesso vi fornirà un boost in attacco fisico o elementale in base a quale Rotolo Inversione avrete attivo al momento.

Le cacce poi si arricchiscono di diversi quality of life, dalla possibilità di esplorare le varie mappe di gioco con azioni parkour senza necessariamente usare gli insetti filo, a tutta una nuova fauna endemica che se sfruttata a dovere ci permetterà di infliggere una manciata di danni in più durante lo scontro utilizzando l’ambiente circostante.

A proposito delle aree di gioco, in Monster Hunter Rise: Sunbreak debutta anche una nuova mappa inedita, la Cittadella, un ampia zona composta da vari biomi che si sviluppano intorno alle rovine di un antico castello abbandonato, teatro degli scontri con i Tre Signori. Com’è stato per Rise con il revamp di alcune mappe delle passate generazioni, anche Sunbreak porta con sé una vecchia conoscenza, la Giungla, una delle mappe più iconiche di Monster Hunter 2, qua rivista ed espansa per adattarsi alle possibilità offerte del RE Engine.

Con il primo aggiornamento arriverà poi anche l’Arena Desolata, mappa già vista in Monster Hunter Freedom Unite nel quale faranno la loro comparsa il Nargacuga iridescente e il Bazelgeuse vulcanico, due dei nuovi mostri che si uniranno nel primo aggiornamento.

Nonostante Monster Hunter Rise sia stato apprezzato ed amato dal pubblico, una delle nuove meccaniche introdotte con questo capitolo non è riuscita a far breccia nel cuore dei fan. Stiamo parlando delle Missioni Furia. Pur variando notevolmente la formula di gioco, queste missioni dal sapore tower defense si sono dimostrate nel tempo uno degli aspetti più deboli di Rise, venendo abbandonate non appena il gioco ne fornisse l’occasione.

Ichinose & Co. hanno quindi dato un colpo di spugna, eliminandole in toto dal gioco grazie ad un escamotage narrativo, e rimpiazzandole con le Missioni di collaborazione seguaci, una collezione di missioni single player nelle quali dovremo fornire aiuto ai vari protagonisti del gioco accompagnandoli nelle cacce di mostri sempre più agguerriti e letali, ricevendo come ricompense set armatura unici ottenibili solamente completando determinate quest.

Anche la progressione della storia viene scandita ed alternata da missioni chiave ed urgenti, portando avanti i vari sviluppi di trama ed introducendo man mano tutta la nuova “fauna” di Sunbreak, con i vari paletti imposti dalla salita del nuovo Grado Maestro, che obbligherà a raggiungere determinati step di livello prima di affrontare i mostri più forti.

Come per Rise, anche Sunbreak si dimostra un titolo che spinge al limite le possibilità tecniche di Nintendo Switch. I nuovi mostri aggiungono al gioco tutta una nuova serie di effetti visivi senza intaccare minimamente la fluidità dell’azione, mentre le nuove mappe mostrano una qualità elevata di dettagli e una buona costruzione poligonale. Monster Hunter Rise: Sunbreak si riconferma uno dei titoli di punta per la console Nintendo, non solo da giocare ma anche semplicemente da ammirare mentre si va a caccia di mostri.


Monster Hunter Rise: Sunbreak è un’espansione degna di questo nome. La mole di contenuti presenti surclassa quella del gioco originale, così come la nuova struttura dell’end game garantisce un buon numero di attività una volta completata la storia principale. Anche la gestione dei futuri aggiornamenti sembra più consistente rispetto alla roadmap di Rise, che di base ha solo introdotto quello che a tutti gli effetti era cut content che non era riuscito ad arrivare nel gioco finale a causa di tutte le complicazioni dello sviluppo dovute al Covid.
Le aggiunte al gameplay delle nuove abilità, i Rotoli Inversione e i bilanciamenti delle armi stravolgono l’esperienza di gioco, così tanto da alterare il playstyle di molte delle armi, valorizzando quelle che in Rise erano finite nei tier più bassi a causa dello scarso damage output.
Se avete amato Rise, con Sunbreak andrete decisamente oltre, con un’espansione capace di tenervi nuovamente incollati sul gioco per i prossimi mesi, in attesa di scoprire quali saranno i piani futuri della serie di Monster Hunter e quello che sarà il nuovo capitolo di prossima generazione.

Monster Hunter Rise: Sunbreak è disponibile su Nintendo Switch e PC.

Monster Hunter Rise: Sunbreak – La Recensione
Pro
Mole di contenuti veramente alta
Le nuove aggiunte al gameplay si sentono
Attività endgame che si prospetta corposa
Contro
I title update accontenteranno tutti?
Chi ancora non riesce ad apprezzare Monster Hunter difficilmente cederà con questo
9.4
Voto