Cyrano – La recensione del film di Joe Wright con Peter Dinklage

Il nuovo adattamento dell'opera di Edmond Rostand

Cyrano è un film del 2021 diretto da Joe Wright. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Erica Schmidt, a sua volta tratto dalla celebre commedia Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Che il regista londinese ami gli adattamenti cinematografici non è un segreto per nessuno, basta spulciare il suo curriculum di regista per accorgersene. La pellicola, girata interamente in Sicilia durante la pandemia, ha ricevuto diverse nomination in vari premi tra cui la candidatura all’oscar per i migliori costumi. I protagonisti del film sono Peter Dinklage e Haley Bennett che riprendono i rispettivi ruoli dello spettacolo teatrale.

La storia del Cyrano de Bergerac è ben nota. Uomo di grande avanguardia per i suoi tempi, dall’immensa abilità con la spada e ancora più abile con la parola, Cyrano è un esempio di coraggio e valore. Ma quando si tratta di sentimenti e amore, le sue incredibili qualità sembrano completamente svanire. Così l’immenso amore che prova per la bella Roxanne rimane taciuto, segregato nella convinzione che il suo aspetto fisico non lo renda degno delle attenzione dell’amica.  Lei, però, si è innamorata a prima vista del giovane e affascinante cadetto Christian (Kelvin Harrison Jr.) al punto da chiedere all’amico di convincere il suo interesse amoroso a scriverle delle lettere. Il cadetto si dimostra disastroso nelle parole e nei modi. Sarà quindi Cyrano a scrivere e suggerire le parole giuste per far innamorare Roxanne.

 

Quello che stupisce delle opere di Joe Wright è la grande intelligenza nel mantenere le ambientazioni e i costumi il più fedele possibile al periodo e all’opera originale inserendo, però, delle innovazioni che rendono l’opera non una semplice copia. In questa nuova versione di Cyrano, il difetto estetico è di gran lunga più impattante ed evidente che nelle sue canoniche versioni. Questo cambio dell’iconografia del personaggio, può apparire irrilevante ai fini della narrazione ma cambia sostanzialmente il modo di vedere e fruire questa storia.  Già a partire dallo spettacolo Off Broadway, che ha visto già i volti di Dinklage e la Bennett, tale dettaglio rendeva il racconto più moderno, ma anche più fresco e dinamico. Questo cambiamento avvicina la figura dell’elegante artista e letterato al nostro mondo, lo fa diventare più umano e permette di vivere con più pathos la sua storia di insicurezza. Quando si parla di scontro ideologico tra essere e apparire l’opera del Cyrano è una delle più famose e note che tratta la tematica. In questo adattamento Schmidt e Wright portano l’opera ad una modernità necessaria, con una costruzione solida e ispirata tra sceneggiatura e estetica dell’opera. Il film nella sua composizione è nettamente diviso in due parti, una quasi fantastica data da costumi e location e l’altra, quella che rende la pellicola viva è la cruda rappresentazione dei sentimenti, dall’amore travolgente alla disperazione di un amore non corrisposto, fino ad una rappresentazione brutale della guerra.

Il comparto tecnico della pellicola è davvero di pregevole fattura. La scelta di girare interamente il film nelle splendide location della Sicilia, di scegliere luoghi sempre diversi ma che rimangono perfettamente coerenti gli uni con gli altri, ha permesso di creare un micro mondo sospeso nello spazio e nel tempo che si permea di fascino. I giochi di luce, le scelte di inquadratura sono sempre eleganti e posati, mai fuori dal contesto del momento. E se le città sono sempre ricche di dettagli, colorate e vive senza mai essere eccessive, nel momento in cui ci si sposta al fronte la scena diventa completamente vuota, fredda, grigia, rappresentando un fronte duro e fatto di caverne scure e claustrofobiche che non lasciano spazio se non alla tristezza. Anche il paesaggio innevato, girato nel parco dell’Etna, ricorda più una pioggia di cenere, una neve grigia e sporca che incupisce. Ogni location è studiata per rappresentare i momenti e i sentimenti dei personaggi, in un delicato tentativo di creare l’atmosfera perfetta. Inutile elogiare i costumi, davvero calzanti, sempre curati e perfetti per ogni singolo momento.

Non dimentichiamoci però che il Cyrano di Wright è un musical, con coreografie e canzoni che incalzano scena dopo scena. La musica è il punto chiave del film, delicata e elegante si alterna alle parti recitate senza mai essere preponderante. I brani sono realizzati dal gruppo The National, sono studiati per esaltare i messaggi e i contenuti in modo preciso. Quello che però colpisce, più delle musiche egregie, è la qualità con cui sono stati scritti i testi. Curati nella scrittura esaltano il lato poetico dell’opera, l’importanza delle parole e dei loro effetti sulle persone. Quello che però manca, è l’iconicità delle canzoni. Nonostante gli elogi che si possono fare mancano melodie e canzoni che rimangano impresse nello spettatore, che gli permettano di esaltare Cyrano come un musical di assoluta qualità.

Quello che emerge in tutto questo è l’assoluta qualità con cui sono stati scritti i personaggi. La scrittura di Erica Schmidt è particolarmente curata, una scrittura che esalta i personaggi dandogli profondità e ampio spazio. Il cast è assolutamente eccellente, Dinklage è perfetto nella parte, regalando una prova attoriale davvero memorabile, una delle più riuscite. Chi stupisce è Ben Mendelsohn nel ruolo di De Guiche, che dona in pochi minuti un personaggio complesso e pieno di sfaccettature. Anche Haley Bennett mette in mostra tutte le sue doti recitative, oltre che una grande qualità canora. La scelta di sospendere nel tempo e nello spazio la vicenda risulta completamente vincente, il sottotesto è creato solamente dal non detto. Noi non sappiamo dove si svolgono le vicende, dove si combatterà e contro chi. Tutte queste informazioni sono superflue ai fini della narrazione, non dando nessuno spunto si permette di non sovraccaricare lo spettatore di notizie che non porterebbero a nulla lasciandolo così concentrato sul reparto emotivo ed emozionale.

Cyrano è una pellicola sorprendentemente piacevole, che da una versione moderna all’opera di Edmond Rostand. Joe Wright realizza un film di grande eleganza che non scade mai nel superficiale e nell’eccesso. A livello estetico Cyrano è davvero apprezzabile, meritata la candidatura agli Oscar 2022 per i costumi. Nel complesso la pellicola è davvero un prodotto di qualità, che fa delle emozioni il suo caposaldo assoluto, giocandoci in modo sapiente e misurato.